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Recensione
18-05-2015 : SIMON BALESTRAZZI
SIMON BALESTRAZZI
Difficile se non impossibile definire in modo univoco l'opera di Simon Balestrazzi, soprattutto se si prendono in esame le sue ultime produzioni che, di proposito e in maniera del tutto riuscita, si collocano nel limbo indefinito del suono sperimentale oltre le tante barriere dei generi e delle catalogazioni. Attualmente il compositore parmense ha dato vita in più occasioni ad un melange elettronico che si avvale anche di field recordings, strumenti usuali ed altri preparati o modificati all'uopo, coniato con alle spalle un background compositivo ultratrentennale. "Ultrasonic Bathing Apparatus" è la punta di un iceberg....
 
Recensione
18-05-2015 : INTO THE MIST
INTO THE MIST
Questo trio gothic rock/darkwave romano nasce solo nel 2013, ma basta un ascolto al sound proposto per capire che i suoi membri (MassAnder alla voce, LilAngel alla chitarra e SaintAngel al basso e programming) sono gente con un background - sia in fatto di ascolti che di esperienza sul campo - ben radicato nella musica goth degli anni '80 e '90. Del resto influenze dichiarate come Fields Of The Nephilim, Sisters Of Mercy, Mission, Love Like Blood, Joy Division e Nosferatu non lasciano spazio a grandi dubbi, ma va riconosciuta al trio una certa abilità nell'evitare il puro anacronismo, nonché una buona padronanza degli strumenti....
 
Recensione
09-05-2015 : CORAZZATA VALDEMONE
CORAZZATA VALDEMONE
Gabriele Fagnani ricorda con questo nuovo album la cosiddetta Grande Guerra (1915-1918) nell'anno del suo centenario, e lo fa con uno stile che amplifica la svolta 'pop' già sottolineata nel precedente "Avanguardia Rumorista" del 2013, qui trasformata in un sound ancor più affabile grazie a inserimenti melodici, ritmiche guerresche dal fascino immediato e alcune puntate rock/black. Il totalitarian-noise crudo, sgangherato e diretto (ma senz'altro originale) degli albori viene quindi riposto nel cassetto, salvo recuperare alcune venature di stampo più che altro post-industriale per arricchire qualche sottofondo....
 
Recensione
09-05-2015 : A HAPPY DEATH./SHIVER
A HAPPY DEATH./SHIVER
Nastro split realizzato dai rispettivi gestori delle etichette coinvolte nella produzione: da una parte A Happy Death., capitanato da Antonio Olivieri, titolare della romana Angst, e dall'altra Shiver, al secolo Mauro Sciaccaluga, proprietario dell'ottima Diazepam di stanza a Genova. Entrambi producono e realizzano materiale di stampo post-industrial e noise, rozzo quanto basta per attrarre, da vari anni a questa parte, le attenzioni del pubblico più esigente della grey area. Un lato a testa dedicato a sentori mortiferi evidenti, prima che nei suoni, nei titoli lugubri e duri. A Happy Death. rappresenta l'aspetto più ferino del....
 
Recensione
25-04-2015 : THE LAST HOUR
THE LAST HOUR
L'atteso secondo album del progetto di Roberto Del Vecchio - ex Gothica e membro del duo Les Jumeaux Discordants - è l'ennesima conferma della costante crescita artistica dell'autore di Vasto, che si ripresenta con molta più sicurezza nei propri intenti ed una rinnovata maturità di scrittura a ben sei anni dal debut eponimo. Se l'esordio sulla lunga distanza usciva per la russa Intuition, stavolta è la francese Seventh Crow ad occuparsi dell'edizione fisica del nuovo album, mentre quella digitale è curata come di consueto dalla netlabel nostrana The White Room. A livello sonoro l'act prosegue un discorso....
 
Recensione
25-04-2015 : KLONAVENUS
KLONAVENUS
Bene ha fatto il duo romano Klonavenus a prendersi più di due anni prima di tornare con la nuova fatica sulla lunga distanza (la seconda su CD, nuovamente nel formato digipack), poiché il tempo e l'esperienza hanno permesso di limare alcuni aspetti rivedibili del precedente "KlonaWelt". Si può davvero parlare di una crescita globale, dal momento che migliora non soltanto la costruzione dei brani (anche vocale, soprattutto sui refrain), ma pure la qualità della produzione e l'incisività dei suoni, proprio come auspicato. Ciò che non cambia è una formula consolidata nel tempo da Paolo....
 
Recensione
25-04-2015 : DEVIATE DAMAEN
DEVIATE DAMAEN
Band romana dall'approccio tanto rock quanto teatrale, i Deviate Damaen iniziano la loro carriera sul finire degli anni '90 all'insegna della provocazione e del politically uncorrect. Questo "Retro-Marsch Kiss" segna probabilmente il loro massimo sforzo artistico, profuso in quasi due ore di suoni alternando momenti di musica vera e propria a passaggi di natura parlata e para-industriale, con finalità di provocatoria "castigatio mores" sviluppata con piglio tutto personale. L'obiettivo del progetto sembra essere globalmente una fagocitazione totale di materiale audio destrutturato e rimanipolato con intenti....
 
Recensione
25-04-2015 : HIMMEL
HIMMEL
Interessante esordio per il progetto del chitarrista e polistrumentista italiano Luca Bluefire, che proviene da esperienze rock/metal ed ha già inciso e suonato in tour con act quali Black Rainbows ed A Blue Fire. Sedotto dalle sonorità eteree, dream-pop, shoegaze e darkwave, il Nostro mette in piedi il suo progetto per dare sfogo alla propria creatività strumentale, avvalendosi del prezioso contributo di svariate voci - oltre che della propria - per completare i brani. Luca non intende stravolgere le linee-guida dei generi abbracciati, preferendo tessere con raffinatezza trame dirette ed efficaci, come denota....
 
Recensione
25-04-2015 : URNA
URNA
Il progetto di Gianluca Martucci torna a farsi sentire con un piccolo lavoro edito esclusivamente su nastro in una tiratura esigua, limitata a soli 50 esemplari. Sebbene diviso in due tracce, l'album alterna registri diversi sfruttando (come sempre nel caso di questo autore) sia strumenti percussivi folclorici più o meno ricercati (piatti, gong, daf, darbouka), sia marchingegni elettronici (distorsioni, rumori). Il tema, stando alle immagini proposte, ruota attorno a miti ancestrali e oscuri, immersi in un'antichità occulta. Sul piano sonoro l'imprinting sembra provenire soprattutto da quella scena post-industriale che ha saputo....
 
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13-04-2015 : ORGHANON
ORGHANON
Album di debutto per il nuovo progetto di Sergio Calzoni, già membro dello storico act Colloquio nonché di interessanti band quali Act Noir e Alma Mater. I dieci notturni metropolitani su cui è costruito l'album vanno ad incarnare lo smarrimento contemporaneo, fotografando città deserte immerse in luci artificiali percorse da strade polverose ed insegne al neon. Colonna sonora di una solitudine cercata e voluta, "Figures In Slow Motion" trova la sua spina dorsale in melodie soffici che si stendono su tappeti elettro-orchestrali velati da voci laconiche e sibilline. Ritmiche glitch e bassi plastici (mix....
 
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