Pagina precedente |
Recensione |
12-02-2015 : ALIO DIE & LORENZO MONTANÀ |
Lavoro a quattro mani tra due musicisti-compositori di vecchia data: Stefano Musso, gestore di Alio Die, ha alle spalle 25 anni di onorata carriera, da sempre anticipatore ed esploratore dei toni ambient, capace di ricreare atmosfere che viaggiano nel tempo e nello spazio, nonché negli sperduti angoli della mente; Lorenzo Montanà, attivo sin dagli anni '90, ha per contro attraversato generi diversi ed è riuscito a costruire melodie incrociando elettronica e toni strumentali, alternando lavori solisti ad eccellenti collaborazioni. "Holographic Codex" si accosta in pieno a quelle che sono le ultime produzioni di.... |
|
Recensione |
12-02-2015 : SILENT CARNIVAL |
Nasce dalla collaborazione tra le etichette nostrane Old Bicycle e Viceversa il debut di Silent Carnival, one-man-band gestita dal siciliano Marco Giambrone, artista poliedrico già attivo nelle band Marlowe e Nazarin. L'album, registrato nelle campagne natìe, gode del supporto di un ampio numero di strumentisti, oltre che del sostegno tecnico e artistico del conterraneo Carlo Natoli. A dispetto delle sue radici, il sound proposto ha un sapore tutt'altro che locale, orientato verso un art-rock raffinato concepibile soltanto da chi mastica musica a 360 gradi. L'opera si basa sui contrasti e gli opposti, a partire dal carnevale.... |
|
Recensione |
10-01-2015 : SECRET SIGHT |
Prima di qualsiasi altra considerazione, va fatta una doverosa premessa: proporre nel 2014 (ormai 2015...) il post-punk degli anni '80 significa proporre qualcosa che può sì essere piacevole all'ascolto, ma che non può avere i crismi della novità e dell'originalità, tanto questo genere è ormai codificato in stilemi ben precisi. Sta alle band che lo propongono individuare il riff giusto, la linea di basso più avvolgente o la ritmica più intrigante. Nel novero degli artisti affini a questo genere si aggiungono gli anconetani Secret Sight, che propongono il lavoro.... |
|
Recensione |
10-01-2015 : DEPRIVATION/AUTOCANCRENA |
Split-tape all'insegna dell'elettronica rozza e sporca come tradizione insegna. A metterla a punto sono due giovani progetti nostrani con alle spalle una piccola lista di nastri che ogni appassionato del genere dovrebbe possedere. Gli argomenti toccati sono classici del genere: morte, crudeltà e sofferenza perpetrate attraverso i rumori. Entrambi gli autori calcano la mano sul lo-fi e su una resa audio povera, peculiarità che rende i suoni ancor più aggressivi e sapidi. Deprivation ci presenta una fiera di crude atrocità audio giocate su graffi disturbanti, distorsioni, righe nervose incise su uno sfondo nero e.... |
|
Intervista |
29-12-2014 : SIMON BALESTRAZZI |
É sempre stimolante entrare in contatto con un decano della musica elettronica come Simon Balestrazzi. L'incontro nasce dalla necessità di far luce sul piccolo gioiello perduto "Chaosphere", uscito a firma Tomografia Assiale Computerizzata. Un album rimasto 'nel cassetto' e rispolverato dopo circa 15 anni grazie all'interessamento della Old Europa Café. L'occasione è stata ghiotta per scandagliare il passato e il futuro di un musicista dotato di forte personalità, sempre alla ricerca di un percorso nuovo che sia il più possibile unico. Ancora una volta l'esperienza e la versatilità ci.... |
|
Intervista |
11-12-2014 : TOURDEFORCE |
"Jedem Das Seine", ultima fatica firmata TourdeForce, si è fatta attendere per più di quattro anni: un lungo periodo nel quale Christian Ryder, fondatore e mastermind dell'act lombardo, si è ritrovato solo a gestire la propria creatura, come egli stesso spiegherà più avanti. Una sorta di 'giro di boa' che ci ha stimolati ad approfondire la cosa in sede d'intervista, vista anche e soprattutto la mole di contenuti 'forti' racchiusi nella nuova fatica, ricca di provocazioni ardite e pronta a mettere in discussione le 'versioni ufficiali' dei temi più controversi, quelli che agitano gli animi e.... |
|
Recensione |
11-12-2014 : ATARAXIA |
Appena il tempo di digerire l'ottimo "Spasms", che già gli Ataraxia tornano sul mercato con una delle opere più complesse e ambiziose della loro lunga carriera. "Wind At Mount Elo" rappresenta un passo in avanti nella loro ricerca musicale, ma al contempo getta un occhio compiaciuto e nostalgico ai loro inizi. Un parziale ritorno a casa, già evidente nel booklet, ricco di paesaggi autunnali dell'Appennino tosco-emiliano (almeno così sembra), da cui provengono. Già l'iniziale "I Am" mette in chiaro che nel disco non c'è spazio per cose immediate, e che ogni brano va.... |
|
Recensione |
11-12-2014 : UNCODIFIED |
Disco in certo qual modo riassuntivo per Uncodified, a.k.a. Corrado Altieri, che nelle vesti del suo monicker principale ripercorre soluzioni che hanno segnato il proprio percorso artistico sia relativamente al progetto principale che ad incarnazioni laterali come TH26 e Candor Chasma. I 15 brevi brani, spesso incentrati su un singolo spunto, vengono organizzati in modo da evocare la gestazione tecnica di un film hard da cui derivano i vari titoli. Forte di un audio poderoso e di special guest di primo livello quali Marco Deplano, Gianluca Favaron, Paolo Bandera, Simon Balestrazzi e Nicola Manzan, "Hardcore Methodology" trova linfa.... |
|
Recensione |
11-12-2014 : LUNUS |
Nato come progetto principale di Devis Granziera, Lunus è passato successivamente in secondo piano rispetto alle attenzioni riscosse dall'allora side-project Teatro Satanico Charles Manson, toccando anche una possibile fine intorno alla metà degli anni '90. Il ritorno di un album di lunga durata è comunque la continuazione di una rinascita cominciata qualche anno fa, tra il 2012 e il 2013, con una serie di recuperi di tracce perse ed alcune collaborazioni con noisiers italici. "Nihil" riprende un discorso antico, sebbene sviscerato adesso con mezzi moderni. Tematiche oscure e torbide si intrecciano con.... |
|
Recensione |
02-12-2014 : L.C.B. |
Testamento artistico per un progetto che ha saputo interpretare il noise del passato con personalità e sincera passione. "Ferox Forcipe" racchiude l'essenza di L.C.B. in due nastri: uno comprende dodici brani editi durante il 2013 e l'altro è composto da cinque pezzi inediti. Giò cerca di mantenere un filo conduttore più che evidente sia a livello stilistico che tematico, evitando le affabulazioni di un tempo e concentrandosi su un suono rude che assume le fattezze di un fossile raro e prezioso, in grado di riportarci alla mente un tempo perduto. La crudezza dei synth analogici domina incontrastata.... |
|
Pagina precedente |