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Room 108

11-12-2014

TOURDEFORCE

Il coraggio dell'impopolarità

TOURDEFORCE

di Roberto Alessandro Filippozzi

"Jedem Das Seine", ultima fatica firmata TourdeForce, si è fatta attendere per più di quattro anni: un lungo periodo nel quale Christian Ryder, fondatore e mastermind dell'act lombardo, si è ritrovato solo a gestire la propria creatura, come egli stesso spiegherà più avanti. Una sorta di 'giro di boa' che ci ha stimolati ad approfondire la cosa in sede d'intervista, vista anche e soprattutto la mole di contenuti 'forti' racchiusi nella nuova fatica, ricca di provocazioni ardite e pronta a mettere in discussione le 'versioni ufficiali' dei temi più controversi, quelli che agitano gli animi e che il potere mediatico ha propagandato alla stregua di dogmi per l'unico tornaconto di quei vincitori che, come è noto, hanno scritto la Storia. Mettere in discussione punti di vista così enormemente viziati e parziali è un qualcosa che ogni individuo senziente dovrebbe per lo meno considerare: c'è grande coraggio nelle scelte di Christian, che senza dubbio non ha paura di risultare impopolare, ed anzi, di certo aveva messo in preventivo qualche reazione scomposta (come puntualmente è accaduto). Ma anche stavolta chi si affretterà ad affibbiare etichette spropositate e patenti da 'revisionista' finirà per sbagliarsi di grosso, trovandosi di fronte invece una persona che non ha paura di pensare oltre gli steccati ideologici(zzati), come invece rifiutano di fare le masse manipolate e indottrinate. Non esiste questione che non possa essere messa in discussione, e se è così per quanto attiene alla sfera divina, figuriamoci quando invece la mano è quella corruttibile e opportunista dell'uomo! Questo lo sa bene Christian, che approfondisce assieme a noi i contenuti 'scomodi' di un album che ha saputo creare il giusto scompiglio e sottolineare con estrema lucidità le falle di un sistema mediatico distorto ad arte...

TOURDEFORCE

"La massa si riversa 'incanalata' in una precisa direzione perché è schiava di preconcetti e stereotipi programmati e imposti sin dalla culla. Se la gente riuscisse a ragionare con la propria testa e ad ascoltare la classica 'altra versione dei fatti', potrebbe uscire da questo stato di torpore. Ma la paura, la vergogna, un'inconscia avversione dalle remore biologiche rendono gli utenti mal disposti d'animo, assopiti e fedeli alla versione 'ufficiale' che hanno già (ri)masticato e assimilato..."
(Christian Ryder)

 

TOURDEFORCE

"Esistono leggi che puniscono con la reclusione coloro che osano compiere studi storici in merito alla Seconda Guerra Mondiale e all'Olocausto. Nelle cosiddette moderne democrazie occidentali, stabili realtà all'insegna della libertà di pensiero, il rispetto dei diritti ecc., un'imposizione tanto ambigua rasenta l'Orwelliano psicoreato. A rigor di logica, il fatto di creare leggi ad hoc per far sì che la gente non possa aprir bocca su determinati argomenti storici pena la reclusione, potrebbe far venire almeno uno straccio di dubbio sul fatto che le verità storiche che ci sono state imposte abbiano qualche falla..."
(Christian Ryder)

 

TOURDEFORCE

"La terzomondializzazione dell'Europa si identifica oggi con il piano degli "Stati Uniti d'Europa", progettato dal politico Richard Kalergi: la necessità di incrociare i popoli europei con le razze asiatiche e negroidi a seguito dell'immigrazione allogena di massa sarebbe indotta e favorita allo scopo di creare un gregge multietnico debole, incapace, imbastardito, e quindi facilmente controllabile e dominabile da un'unica elìte. Ma sostenere una tesi del genere significa essere accusati di 'razzismo', la parola più abusata e ipocritamente strumentalizzata al giorno d'oggi..."
(Christian Ryder)

 

 

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