12-02-2015
ALIO DIE & LORENZO MONTANÀ
"Holographic Codex"
(Projekt)
Time: (63:51)
Rating : 8
Lavoro a quattro mani tra due musicisti-compositori di vecchia data: Stefano Musso, gestore di Alio Die, ha alle spalle 25 anni di onorata carriera, da sempre anticipatore ed esploratore dei toni ambient, capace di ricreare atmosfere che viaggiano nel tempo e nello spazio, nonché negli sperduti angoli della mente; Lorenzo Montanà, attivo sin dagli anni '90, ha per contro attraversato generi diversi ed è riuscito a costruire melodie incrociando elettronica e toni strumentali, alternando lavori solisti ad eccellenti collaborazioni. "Holographic Codex" si accosta in pieno a quelle che sono le ultime produzioni di Alio Die, in linea con autori quali Steve Reich, ma forte di una personalità che è da sempre marchio di fabbrica del progetto, ora arricchito sia da puntate nei suoni del passato che dalle mirate iniezioni strumentali firmate da Montanà. Il lavoro è basato principalmente su drones liquidi dallo scorrimento costante e continuo, forieri di un relax tranquillizzante che tocca a più riprese gli effetti di certa musica new age con richiami di matrice orientale e meditativa. Interessanti incroci stilistici emergono un po' ovunque a cominciare dall'iniziale "Muns De Etrah", dove una secca base IDM picchetta il mantra esotico di fondo. Nel medesimo brano e in "Silent Rumon" diventa evidente il riferimento alla space-music degli anni '70 (Tangerine Dream, primi Kraftwerk) con giochi di synth a planare in contrasto con la radice moderna del suono. Le atmosfere sacrali, costruite su coralità distorte e fluenti, albergano in più passaggi toccando l'acme in "Hydra E Vers", brano oscuro e mistico in grado di aprire le porte di un tempio mentale sconfinato, ripreso in tutta la sua carica ascetico-spirituale nella conclusiva "Eternal Wisdom". In generale le sottili intromissioni strumentali si uniscono alle field recordings, generando una pace riflessiva che scavalca le facili divisioni di genere per approdare ad un magnetismo unico che conferma la superiorità compositiva dei due nomi coinvolti. Edizione limitata a 500 copie e confezione in digipak essenziale, adornato da un efficace artwork a metà tra il naturalistico e l'impalpabile firmato dal label-manager Sam Rosenthal.
Michele Viali