09-05-2015
A HAPPY DEATH./SHIVER
"split"
(Diazepam/Angst)
Time: (40:00)
Rating : 7
Nastro split realizzato dai rispettivi gestori delle etichette coinvolte nella produzione: da una parte A Happy Death., capitanato da Antonio Olivieri, titolare della romana Angst, e dall'altra Shiver, al secolo Mauro Sciaccaluga, proprietario dell'ottima Diazepam di stanza a Genova. Entrambi producono e realizzano materiale di stampo post-industrial e noise, rozzo quanto basta per attrarre, da vari anni a questa parte, le attenzioni del pubblico più esigente della grey area. Un lato a testa dedicato a sentori mortiferi evidenti, prima che nei suoni, nei titoli lugubri e duri. A Happy Death. rappresenta l'aspetto più ferino del disco, con due brani introdotti da campane a morte e da un eloquente sample filmico. I pezzi si dipanano attraverso esplosioni di cacofonie esemplate in toni che mimano una raspa intenta a limare l'asfalto con sadica lentezza, o su gorghi rumoristici che interessano sia frequenze basse che stridenti venature alte. Una sorta di concerto per motori in piena attività accostati a urticanti graffi audio e urla lancinanti, il tutto registrato con il gusto di voler saturare ogni spazio tonale. Shiver appare più artistico e meno truce del suo degno compare. Se l'avvio si attesta su coordinate power-electro che sembrano uscire dal collo di una bottiglia ("Waiting"), successivamente si opta per il contrasto tra melodie nervose e noise distruttivo ("You Are Already Ashes"), basi lineari e monocordi con voci ovattate in stile primi Genocide Organ ("Wandering") e sferzate elettrificate, ancora con puntate semi-melodiche, ma condite da un'eco retrò dal sapore 70s ("I Want To Die Alone"). Se un progetto appare maggiormente uniforme e diretto, l'altro sembra essere più attento alle sfumature rumoristico-ambientali, mentre il filo conduttore dell'opera rimane la passione per il noise malsano, strutturato per evocare immagini di sofferenza ben trasposte nei martoriati timpani dell'ascoltatore. Confezione deliziosa corredata di J-card essenziale e busta cartonata apribile di formato A5, in linea con lo stile grafico che fu già di etichette come Slaughter e Old Europa Cafe. Edizione limitata a 100 copie.
Michele Viali
http://angstrecords.blogspot.it/