25-04-2015
KLONAVENUS
"Angst"
(Space Race Records)
Time: (53:26)
Rating : 7.5
Bene ha fatto il duo romano Klonavenus a prendersi più di due anni prima di tornare con la nuova fatica sulla lunga distanza (la seconda su CD, nuovamente nel formato digipack), poiché il tempo e l'esperienza hanno permesso di limare alcuni aspetti rivedibili del precedente "KlonaWelt". Si può davvero parlare di una crescita globale, dal momento che migliora non soltanto la costruzione dei brani (anche vocale, soprattutto sui refrain), ma pure la qualità della produzione e l'incisività dei suoni, proprio come auspicato. Ciò che non cambia è una formula consolidata nel tempo da Paolo Chemnitz (voce, testi e samples) e Saffio (musiche e programming), sempre a cavallo tra future-pop, synthpop, EBM ed electro-goth, oggi con ancora più attenzione ai dancefloor. "Hide" chiarisce subito quale tipo di groove animi il songwriting, così come ben ritmate si rivelano "Guilty Of Romance" e la più lineare (e se vogliamo leggera) "The Alternative Model", anche se non mancano movenze differenti, come ad esempio quelle synthpop della più dimessa "Song Of The Dead" e quelle sempre agili ma più cinematiche della pregevole "This Growing Madness". Esula un po' dal contesto globale - tranne che per il background legato alla darkwave del duo - la buona cover di "Frozen" dei Lycia, apportando però un pathos superiore, mentre i momenti più convincenti sono quelli votati ai club, a testimonianza della maggior solidità conseguita: svettano infatti sia "A Stream Of Black" che la più scura "Lock The Door", e non è da meno il 'Dystopia mix 2015' della più datata "Social Psychosis" (ripresa dal CDr del 2006 "The Shining Process"), aggiornata come si deve e pronta a furoreggiare sulle piste. In chiusura troviamo tre remix: se Spektralized e Cygnosic riprendono in ottica da club due episodi di "KlonaWelt" (rispettivamente "Hopeless", ben pompata rispetto all'originale, e la title-track, che già godeva di un buon piglio ballabile), tocca agli italiani Blank offrire la prova migliore con una scattante ed acida rilettura di "Song Of The Dead". Il duo capitolino ha tenuto fede alle aspettative in termini di crescita complessiva, innestando una marcia superiore che potrebbe condurre a più alte vette di maturità (da ricercarsi nel perfezionamento della fase di arrangiamento ed in certe malizie che devono essere acquisite), specie se Paolo e Saffio sapranno non essere mai 'sazi' di quanto sin qui meritatamente conseguito.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/Klonavenus