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Room 103

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Recensione
31-08-2009 : MONOZID
MONOZID
Sembra che un po' tutto il sottobosco post-punk tedesco, o comunque il frutto di quella wave che attinge al sound ricco di colpi di plettro in chiave goth, abbia ben usufruito di alcune situazioni createsi negli ultimi anni, soprattutto nell'area che gravita tra l'ex-DDR ed il Nord del paese. Il trasferimento berlinese degli americani Frank The Baptist ha messo molte band locali a stretto contatto con musicisti che tra death-rock e punk-wave dirigono il loro mordente artistico. Non che sia fondamentale la nuova patria di Frank Vollman dopo la sua dipartita dalla natale San Diego, però è sintomo di nuovi interessi che da....
 
Recensione
12-08-2009 : MANTUS
MANTUS
Devono il proprio nome ad una delle divinità dell'otretomba etrusco, i Mantus: Manth (da lui e dalla consorte Mania si deve anche l'etimologia di Mantova), infatti, regnava nell'ade villanoviana agli ordini di Tinia, un po' come gli Zeus ed Ade ellenici. Così la loro musica: sepolcrale ed epica, funerea ed eterea, seppur pregna di maestose e definitive plettrate di chitarra. Al loro quinto album, dopo delle prime prove tutt'altro che esaltanti, mantengono la fedeltà verso la Trisol, che nelle doti del duo ha sempre investito. "Königreich Der Angst" esce a distanza di tre anni dalla doppia raccolta....
 
Recensione
28-07-2009 : FAQ
FAQ
Non era il quartiere ideale per vivere Whitechapel, nei malfamati sobborghi di Londra di fine '800. Proprio lì Jack 'The Ripper', il noto squartatore, commetteva i suoi omicidi entrando nella storia nera delle cronache di fine secolo. Prostitute trovate con petto e gola squarciati, organi asportati, brutalità di un'indole che va oltre la bestialità umana. È la cornice dell'album dei FAQ, e qualcuno potrebbe supporre di incontrare un sound degno della miglior harsh-electro di Johan Van Roy, ma il commando dei Nostri mira ad altri suoni, donandoci quattordici tracce di squisito goth elettronico in sintonia con i....
 
Recensione
17-07-2009 : THE HOUSE OF USHER
THE HOUSE OF USHER
Ci sono sonorità che rimangono indelebili nella memoria di almeno una generazione: "Angst", uscito da poco sotto l'egida della Equinoxe Records (stessa casa degli australiani Ikon), ha tutti i sapori necessari per generare nostalgie mai sopite, in quella fascia d'età che nell'ultima parte degli anni '80 ha vissuto la sterzata della new wave verso i più ruggenti prototipi del goth-rock. Tedeschi ma con caratteri albionici, i The House Of Usher sono una band che può solo rammaricarsi di non avere vissuto la propria carriera in quegli anni, poiché oggi sarebbero mito come lo sono le band che li....
 
Recensione
03-07-2009 : DIARY OF DREAMS
DIARY OF DREAMS
Il decimo studio-album della band tedesca, che giunge a due anni dall'ottimo "Nekrolog 43", è la testimonianza di uno stile ormai perfettamente affinato col tempo, soprattutto dopo l'eccellenza raggiunta con "Nigredo". Tutte le caratteristiche del suono cesellato negli anni dal frontman e leader indiscusso Adrian Hates trovano in "(if)" la miglior vetrina possibile: il grande pathos, il forte senso di drammaticità e le trame strumentali sempre più squisitamente organiche sono la piattaforma perfetta per un lotto di canzoni ancor più raffinate negli arrangiamenti, esaltate da una....
 
Recensione
03-07-2009 : BRILLIG
BRILLIG
Un semplice ma funzionale accordo di banjo e inizia il viaggio musicale a ritroso nel tempo in cui i Brillig vi condurranno. La forza evocativa è immediata e senza mediazioni: la pianura e la sua durezza o l'outback, vista la provenienza australiana dei quattro. In questa transumanza suggestiva le due voci, maschile di Matt Swayne e femminile di Elizabeth Reid, sono il tramite diretto per aprirvi alle visioni di rocce e cespugli, paesaggi infiniti come in noi e nel nostro immaginario possono manifestarsi, cresciuti tra film di John Ford o Sergio Leone. Fin dalle prime note di banjo - suonato dallo stesso Wayne - di "Death At The....
 
Recensione
03-06-2009 : ATTRITION
ATTRITION
All'interno della grande opera di ristampa del vecchio catalogo degli Attrition trovano spazio alcune ghiottonerie per i tanti supporter della band albionica. Ne è un esempio questo "Across The Divide", ristampa di sei tracce incluse in origine nello split "Terminal Kaleidoscope" realizzato nel 1985 coi Legendary Pink Dots e qui arricchito di due brani ("Pendulum Turns" e "The Outer Edge") registrati durante quella sessione, e ad onor del vero all'altezza degli altri. Tutti gli otto pezzi provengono da un concerto che i nostri tennero in Olanda nel lontano 1984 insieme alla band di Edward....
 
Recensione
19-05-2009 : BLIND BEFORE DAWN
BLIND BEFORE DAWN
I Blind Before Dawn celebrano i primi dieci anni insieme con questa raccolta che 'dovrebbe' (condizionale d'obbligo) precedere il nuovo full-lenght in produzione. Dieci anni trascorsi tra luci ed ombre dal momento in cui Davi Lovatt, uscendo dai Sorrows Of Isis, ha deciso di tentare nuove soluzioni con i BBD. Il valore di questa formazione (allo stato attuale composta di due elementi) è quello che riveste uno dei pochi fari che dall'Inghilterra 'illumina' la scena goth europea, sostenuta fondamentalmente dall'armata teutone. Ne parlammo già in occasione dell'ultima testimonianza discografica, l'EP "Breaking The....
 
Intervista
13-05-2009 : FEEDING FINGERS
FEEDING FINGERS
Justin Curfman in the mirror: è questa la parafrasi con la nota Piggy 'cureiana'. Come allo specchio, il frontman e creatore del progetto americano Feeding Fingers si apre con noi a 360 gradi. Già in sede di recensione abbiamo lodato "Baby Teeth", il nuovo full-lenght che ha ridato smalto al concept darkwave old-school raccogliendo pareri positivi in tutta Europa; ora, insieme al creatore, vogliamo entrare all'interno della genesi tecnica ed emotiva dell'album. Uno specchio argentato in cui l'artista riflette sé stesso: un poliedrico intreccio di volontà artistiche, voglia di comunicare un'intensa....
 
Recensione
13-05-2009 : THE BEAUTIFUL DISEASE
THE BEAUTIFUL DISEASE
Settimo album inedito per questo trio tedesco, "Hallucination Picturebook" è la testimonianza di come band simili rimangano ingiustamente nell'ombra. Il motivo principale può essere unicamente ricondotto alla complessità di un suono che pochi estimatori apprezzano nella sua bellezza estetica: Einstürzende Neubauten, Tuxedomoon, ma su tutti Legendary Pink Dots è il nome/suono che per dare un'idea vaga si vela nel sound dei Beautiful Disease. Opera che risale al 2008 e che precede il nuovo impegno già in produzione, e nel recuperare un disco dello scorso anno la nostra volontà è....
 
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