19-05-2009
BLIND BEFORE DAWN
"Regress/Progress"
(Mandrax Industries)
Time: (59:07)
Rating : 7.5
I Blind Before Dawn celebrano i primi dieci anni insieme con questa raccolta che 'dovrebbe' (condizionale d'obbligo) precedere il nuovo full-lenght in produzione. Dieci anni trascorsi tra luci ed ombre dal momento in cui Davi Lovatt, uscendo dai Sorrows Of Isis, ha deciso di tentare nuove soluzioni con i BBD. Il valore di questa formazione (allo stato attuale composta di due elementi) è quello che riveste uno dei pochi fari che dall'Inghilterra 'illumina' la scena goth europea, sostenuta fondamentalmente dall'armata teutone. Ne parlammo già in occasione dell'ultima testimonianza discografica, l'EP "Breaking The Haloes", ed in quell'occasione formulammo l'augurio che la produzione di Lovatt e Novan divenisse più sostanziosa (tutt'ora un solo album è poca cosa, soprattutto nel momento in cui si celebrano due lustri di attività). Nondimeno il nuovo album nel 2009 sarà quasi sicuramente immesso sul mercato; nel frattempo merita un recupero della memoria chi nei confronti di questo combo non ne avesse. Il sound dei Blind Before Dawn si sviluppa all'interno di un triangolo sonoro virtuale che giostra tra gothic rock, electro-goth e synthpop: ogni brano giostra nel crossover combinato tra i generi. Così i riferimenti possono lambire gruppi come soprattutto Clan Of Xymox e The Last Dance, ma anche Deine Lakaien o The Beauty Of Gemina (nuovi alfieri di una scena purtroppo sempre più marginale). È fondamentale che questo retaggio che mescola languori di matrice darkwave a palpitazioni più industrial non si perda, pena l'omologazione di un settore, quello del dancefloor, e che non smarrisca quel tipo di sound coniugabile in più soluzioni, cosa di cui i dj dovrebbero tenere conto. Già dalla opener "Drown" (uscita nel demo di debutto del 1999 "Powers And The Filth") la locuzione goth-rock-dance è sintomatica sui riff di chitarra potente di David Novan nell'insediare la bilanciatura ritmica dei synth, e lo stesso vale per "Futurist". Insieme al debut sono ben rappresentati i due EP storici della band di Manchester, "Breaking The Haloes" e "Distant", oltre all'unico vero full-lenght prodotto: "Distance". Le tredici tracce nel complesso seguono la loro logica, e se un difetto si può attribuire al gruppo è proprio una certa 'stasi' sonica nei dieci anni d'appartenenza alla scena dark. Apprezzabile in tal senso è la versione di "Breaking The Haloes" nel remix di TO 11: i dettami sono quelli dell'elettronica 'easy' e sognata che resero grandi (altro riferimento da non sottovalutare) gli Apoptygma Berzerk di "Kathy's Song" o "Unicorn". La prerogativa è la stessa, il synthpop si 'macchia' ancor di più fino a rasentare l'eurodance ed il binomio tra le due voci, maschile e femminile, danno quel pizzico di malinconia, visto il ritmo rallentato rispetto l'originale. Inutile soffermarsi su "Samui", brano che ha avuto soprattutto nell'Europa del nord un momento di celebrità sui dancefloor. Semplice nei ritmi, sfruttando il richiamo femminile delle backing vocals, l'immediatezza di questo brano merita di tornare valorizzata sui lettori CD, oltre che tra le consolle. "Regress/Progress" non è solo un'antologia commemorativa: alcuni inediti, di cui non abbiamo ancora notizie fondate, figureranno forse sul nuovo full-lenght, anticipando velatamente quali tipi di sonorità apparterranno ai Blind Before Dawn di domani. Tendenzialmente il suono non sarà rivoluzionato, ma già in "Echelon" chitarra e campionature danno ad intendere una virata più industriale ed un sound più 'ruffiano' in odore di certa EBM non troppo 'power' ma di carattere più robusto nel suono, e lo stesso vale per "One Bullet", ricca di spunti e di rimandi verso quel famoso 'triangolo' di cui sopra. È incantevole osservare quanto languida sia la voce di Lovatt, e pensando alla provenienza (Manchester), il nostro augurio è che una carriera lunga ma sterile, seppur di buon livello, possa d'ora in avanti affiancare la storia che, dopo un doloroso lutto, quattro concittadini dei Nostri 'inventarono' per un modo di proporre la wave scura in costante evoluzione. I New Order rimarranno per sempre su un piedistallo altissimo, ma i BBD hanno la possibilità concreta di avvicinarli, senza la pretesa di eguagliarne le gesta ed il successo, ma propagando nel futuro un discorso che ha l'amaro sapore di un bacio perfetto...
Nicola Tenani
http://www.blindbeforedawn.tk/
http://www.myspace.com/436741241