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Recensione
17-05-2022 : THE BLACK VEILS
THE BLACK VEILS
Attivi da ormai otto anni, i bolognesi The Black Veils ritornano con un terzo lavoro sulla lunga distanza, freschi di collaborazione con la francese Icy Cold Records, prolifica label dedita al sound post-punk e new wave più nostalgico. Formati come trio dalle menti del cantante Gregor Samsa, il chitarrista Filippo Scalzo e il bassista Mario D'Anelli, la formazione ha trovato poi la sua completezza con l'ingresso nel 2018 in pianta stabile del batterista Leonardo Cannatella. Considerati i precedenti lavori ("Blossom" del 2015 e "Dealing With Demons" due anni dopo) e tour che hanno toccato i centri nevralgici della....
 
Recensione
10-04-2022 : DANA PLATO
DANA PLATO
I Dana Plato prendono il nome dall'omonima attrice televisiva statunitense famosa in Italia soprattutto per la sua parte ne "Il mio amico Arnold". La storia della donna si conclude con una morte improvvisa, dopo anni di abusi di sostanze e alcool. Uno dei tanti angeli caduti, all'apparenza luccicanti, da un altro lato invece portatori di oscurità estrema. E questa sarebbe anche la perfetta descrizione della prima prova in studio di questo trio italiano dai brillanti componenti sparsi per il meridione, questo connubio eccezionale tra perfezione e poetica decadente, tra luce e ombra, emozione e tecnica. La band nasce per mano....
 
Recensione
10-04-2022 : MOUTH OF INDIFFERENCE
MOUTH OF INDIFFERENCE
Sono trascorsi quasi vent'anni dalla loro seconda e ultima pubblicazione in studio ("Steps To An Ecology Of Mind" nel 2003, preceduto dal debutto "Atari Age" del 2000), e con entusiasmo assistiamo al ritorno di una piccola grande realtà italiana che ha portato alto il nome del Bel Paese in ambito electro/experimental. I romani MOI nascono dalla collaborazione dei due brillanti musicisti Alessandro "Lontraki" Gamba e Riccardo "Rikk" Chiaretti, che realizzano un paio di cassette a metà degli anni '90, per poi solcare svariati palchi per tutto il paese, aprendo per veri nomi del gotha del....
 
Recensione
21-03-2022 : ESTETICA NOIR
ESTETICA NOIR
Tempo di rientrare in pista anche per i torinesi EN, attesi alla seconda prova sulla lunga distanza dopo gli ampi consensi meritatamente riscossi col buon debut album di fine 2016 "Purity". Bene hanno fatto i quattro a prendersi tutto il tempo necessario per il rientro, onde trovare le modalità giuste per compiere quel passo avanti che la fretta di stare sul mercato avrebbe potuto ostacolare. E la missione può dirsi pienamente compiuta, alla luce di un lavoro molto più maturo che vede la band trovare la giusta sinergia con grande equilibrio, integrando meglio ogni singola componente e bilanciando a dovere i....
 
Recensione
21-03-2022 : SILICON RELIC
SILICON RELIC
Disco di debutto per il duo italiano composto da Moreno Padoan (già in vari progetti, tra cui Otur Boyd, di cui abbiamo parlato su Darkroom) e Cristian Luise, anch'esso già attivo in molte band. Il concept dell'album fa leva sulle manifestazioni ufologiche di "ultima generazione", ovvero quelle apparizioni basate su fonti di energia intangibili, il tutto a contrasto con un'era in cui l'uomo cerca sempre più di legarsi alla materia tecnologica e meccanizzata. Per tradurre in suoni questo tema si parte dalla scena post-industriale, rivista anche alla luce dell'esperienza elettronica degli albori (Tangerine Dream,....
 
Recensione
21-03-2022 : MAGAZZINO CDF
MAGAZZINO CDF
Disco d'esordio per questo collettivo italiano, fautore di un'elettronica sperimentale e rugginosa a cui viene unita a più riprese una batteria suonata. Il disco si dipana attraverso sei tracce, alcune delle quali veramente lunghe, strutturate su un noise riflessivo che tende a "graffiare" senza scadere in un'aggressività troppo diretta. Le due tracce di inizio e di chiusura, speculari sin dai titoli, sono le uniche che cercano una vena minimamente ambientale con basi che si lasciano andare a loop dalle fattezze quasi ritmiche, contornati da percussioni "vive" e suonate. Il corpo del disco si risolve, invece,....
 
Recensione
13-03-2022 : FRANK FEAR
FRANK FEAR
Dopo il debut "Satan Domination" del 2018 ed il follow-up della primavera 2020 "Criminal Experiment", il duo savonese torna col terzo album, rilasciato sul finire del 2021 dalla Hellbones. Frank Fear, al secolo Claudio Laratta, nasce come DJ e fa molta pratica in tale veste, accumulando un bagaglio d'esperienza poi confluito in questo suo progetto musicale, che infatti si è sempre mosso nelle aree grigioscure della techno, strizzando l'occhio più ad un'elettronica retrò - figlia dei seminali Kraftwerk come di certa scuola 80s - che non alle tendenze del momento. Di certo lontano dai lidi luminosi della....
 
Recensione
27-02-2022 : ARCTIC PLATEAU
ARCTIC PLATEAU
Dopo otto anni di silenzio ed un digiuno discografico durato quasi un decennio, lo scorso dicembre il progetto di Gianluca Divirgilio ha fatto il suo atteso ritorno sulle scene col terzo album, rilasciato dalla Shunu nelle 600 copie del CD nella bella e pregiata confezione intagliata a sei pannelli. Ormai passati gli anni in seno alla Prophecy, il cantante, musicista e compositore riprende - in un percorso intimo e catartico - da dove aveva lasciato, ossia dalla maggior maturità e raffinatezza mostrata col secondo full-length "The Enemy Inside", adeguatamente spalleggiato da una band abile e pienamente funzionale alla causa.....
 
Recensione
09-02-2022 : TOURDEFORCE
TOURDEFORCE
Per un'uscita particolare come questa, che vede il progetto di Christian Ryder riprendere con devozione, rispetto ed il consueto eclettismo sei brani del primo periodo di un nome storico come Death In June, l'approdo naturale non poteva che essere la SPQR, che produce il dischetto nelle 200 copie dell'edizione in digipack. Le avvisaglie si erano avute ad inizio 2021 con l'ultimo album firmato TdF a titolo "Vargtimmar", nel quale figurava "Nowhere Street", granitica e rabbiosa rilettura di "Heaven Street", ed ora il musicista/cantante lombardo rilancia, affiancando a quella cover - qui riproposta nella versione....
 
Recensione
09-02-2022 : INDASTRIA 2020
INDASTRIA 2020
Quartetto nostrano dalla concettualità altamente intrigante, gli Indastria 2020 fissano su vinile 7" il brano eponimo rilasciato circa un anno fa sulle maggiori piattaforme digitali, aggiungendo un remix del medesimo sul lato B. Realizzato dalla romana Wolf Age nelle 121 copie numerate a mano della bella confezione con inserto letterario dai contenuti potenti, il dischetto mette in risalto la solidità della carismatica title-track, tra electro-rock e new wave, con un testo in madre lingua coinvolgente ("un manifesto di ribellione culturale", come recitano le note ufficiali) ed un refrain efficace che dimostrano....
 
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