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Recensione |
31-08-2021 : I GIARDINI DI BOSCH |
Il roster della nostrana Industrial Ölocaust è sempre stato costellato di autentici sperimentatori sonori, in un senso o nell'altro, e non è un caso vedere due di essi, nella fattispecie il genovese Stefano Bertoli ed il milanese Luca Ferro, unire le proprie forze in uno sforzo artistico comune, per l'occasione assieme al sassofonista milanese Alberto Macciola. Con un monicker ispirato all'opera del grande pittore olandese Hieronymus Bosch ed un artwork sobrio ma intrigante che va oltre la mera riproposizione di qualche sua opera, i tre danno vita ad una lunga e multiforme traccia della durata di quasi un'ora, "tra new.... |
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Recensione |
29-07-2021 : AUGUSTINE |
Chiunque abbia prestato la giusta attenzione ed i dovuti ascolti a "Grief And Desire", primo album firmato dalla cantante e polistrumentista Sara Baggini col nome d'arte Augustine nel 2018, si sarà di certo accorto delle evidenti potenzialità dell'artista e compositrice nostrana, espletate in un lavoro dal taglio etereo, intimo e dream-pop. Era chiaro che, con simili capacità compositive e vocali, il fatidico cambio di passo avrebbe potuto significare per Sara uno scatto decisivo verso l'eccellenza, e senza dubbio l'apporto di un vero e proprio studio, di abili musicisti e di un adeguato team tecnico - laddove.... |
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Recensione |
29-07-2021 : EDNA FRAU |
Nato per volere di membri dei The Doormen e dei Postvorta, il progetto ravennate a nome Edna Frau si colloca a metà strada tra il post-punk di derivazione moderna ed il rock alternativo animato da diversi accenni di natura onirica e sognante: da questo nasce quindi il loro debutto discografico, "My Ego Is Bigger Than Yours". L' album, caratterizzato da nove canzoni, offre un sound fatto su misura per coloro che amano le sonorità di cui sopra, con conseguente ausilio di filtri vocali riverberati come appoggio sul cantato principale, ravvisabile ad esempio nell'eterea e sospesa "Day One", o accordi di chitarra.... |
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Intervista |
27-06-2021 : CORAZZATA VALDEMONE |
Se avessimo voluto aderire alle sterili e puerili dispute "ideologiche" dei nostri tempi, basate su termini e definizioni che non hanno praticamente più alcuna ragion d'essere, non ci saremmo certo occupati di fare divulgazione musicale in ambito "dark". Già, perché sebbene un certo ex-fenomeno della scena nazionale (le cui sparate non mancano a nessuno) sia riuscito ad appiopparci l'etichetta di "sito d'area" per il solo fatto di aver recensito, nel 2008, un album di SottoFasciaSemplice, nei fatti non abbiamo mai operato alcuna selezione che andasse oltre l'attinenza del genere musicale.... |
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Recensione |
27-06-2021 : ATARAXIA |
Lo scorso ottobre, nel trentesimo anno di attività discografica, la band emiliana ha dato alle stampe "Quasar", successore di quel "Synchronicity Embraced" che due anni prima aveva incantato per la sua audacia, ridefinendo i confini stessi del suono dello storico quartetto. Passati sotto l'egida della fiorentina AnnapurnA, che pubblica la nuova fatica in CD digipack (completo di booklet), in formato digibook e nelle 277 copie del vinile, i Cavalieri Erranti dell'Emilia proseguono nel viaggio artistico e sonoro della vita, soffermandosi su sette archetipi arcangelici in sintonia vibrazionale con lo spazio-tempo. Non.... |
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Recensione |
27-06-2021 : A DISTANT SHORE |
Chi segue un canale di divulgazione musicale come il nostro conoscerà Riccardo Spaggiari principalmente in qualità di percussionista degli Ataraxia, ma egli ha militato anche nel quartetto indie/post-rock strumentale Amp Rive, assieme fra gli altri al chitarrista Gualtiero Venturelli, che lo affianca anche nella nuova avventura A Distant Shore assieme alla cantante Giovanna Dazzi. Tre artisti di comprovata esperienza (anche in formazioni quali Lampo, John De Farga, Cosmos In Collision e Mojo Workin' Band) che riuniscono forze ed abilità in un nuovo progetto definito electronic dream-gaze, patrocinato dall'americana.... |
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Recensione |
27-06-2021 : ALAN+ |
Dall'unione tra Tony Vivona ed Alessandro Casini, entrambi già precedentemente impegnati con progetti indie, sono nati gli Alan+, duo musicale dedito ad un particolare connubio tra post-rock e poesia in cui le parole recitate (i versetti di ogni singolo brano non presentano parti cantate in maniera tradizionale), ispirate ai reading della beat generation, si uniscono a momenti dal vago sapore sperimentale ed elettronico. In "Anamorfosi", secondo lavoro sulla lunga distanza dopo "Suono Di Soho" del 2010, queste due anime contrapposte danno come risultato dieci brani di dignitosa varietà compositiva, in cui gli.... |
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Recensione |
05-06-2021 : CORAZZATA VALDEMONE |
Avevamo lasciato la Corazzata Valdemone tre anni fa, allorquando, con l'ottavo album "Canzoniere Strafottente", il progetto di Gabriele Fagnani passava tra le fila della nostrana SPQR, lasciandosi in buona parte alle spalle i trascorsi industrial (confluiti nell'altro valido progetto Solco Chiuso) per sviluppare - parallelamente ai brani autografi - un percorso di recupero dei canti di guerra relativi alle due Guerre Mondiali. Una scelta coincisa con una nuova e definitiva maturità per un act cresciuto di album in album, ed infine giunto ad una formula in grado di coniugare grande efficacia, impatto, personalità, forza.... |
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Intervista |
14-05-2021 : TOURDEFORCE |
Con "Vargtimmar", uscito lo scorso gennaio, il navigato musicista lombardo Christian Ryder ha ultimato quella "Anger Trilogy" (la "trilogia della rabbia") iniziata nel 2014 con "Jedem Das Seine" e proseguita nel 2018 con "Very Industrial People". Solo ormai da tempo al comando della sua creatura TourdeForce, ma come sempre coadiuvato da un buon numero di preziosi ospiti, il Nostro prosegue spedito nel suo discorso artistico, che se sul piano strumentale vive di un'intrigante dualismo ad ampio respiro fra brani synth/future-pop e momenti decisamente più vicini a certo industrial.... |
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Recensione |
14-05-2021 : LACITTÀDOLENTE |
"Sales People", ovvero "Venditori". Questo è il titolo del disco dei LaCittàDolente, quartetto proveniente da Milano che, già dall'emblematica copertina, chiarisce fin da subito e senza mezzi termini cosa l'incauto ascoltare andrà ad ascoltare. La proposta del gruppo è infatti un magmatico e tellurico metalcore, suonato in maniera abrasiva e cantato con estrema e sentita rabbia interpretativa, caratteristiche che si materializzano in brani corti (eccetto la title-track) e dai titoli tanto semplici quanto efficaci. Il fiume in piena sonoro travolge letteralmente il fruitore già.... |
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