10-04-2022
MOUTH OF INDIFFERENCE
"Counterpoles"
(MOI Records)
Time: CD (68:52)
Rating : 7
Sono trascorsi quasi vent'anni dalla loro seconda e ultima pubblicazione in studio ("Steps To An Ecology Of Mind" nel 2003, preceduto dal debutto "Atari Age" del 2000), e con entusiasmo assistiamo al ritorno di una piccola grande realtà italiana che ha portato alto il nome del Bel Paese in ambito electro/experimental. I romani MOI nascono dalla collaborazione dei due brillanti musicisti Alessandro "Lontraki" Gamba e Riccardo "Rikk" Chiaretti, che realizzano un paio di cassette a metà degli anni '90, per poi solcare svariati palchi per tutto il paese, aprendo per veri nomi del gotha del genere, come Pankow, Client, Coder 23 (costola dei Front 242); tutti artisti da cui il duo riconosce pienamente la maggior parte delle proprie influenze. Questo nuovo "Counterpoles" risalta ancora della stessa magia a cui il duo capitolino ci aveva abituato. La proposta dell'act può venir descritta come un infuso di EBM classica e ricercatissimi elementi industrial, sperimentali e d'ambiente (si sfocia anche nell'IDM e nel trip-hop), su un canovaccio di complessità e ricercatezza sonora parecchio intimista, un po' incupita, filosofica. Davvero non un lavoro da niente o per novizi. Capitoli come "Affect As Information", "The Thing", "Brutal People" o la favolosa collaborazione con Alex Spalck dei Pankow "The Nazi In Me" sono dei gioiellini in fatto di atmosfera, melodia e ritmo gustosamente retro-EBM, sporco di quella vena techno-punk darkeggiante che rende il tutto nostalgico, ma anche intellettualmente superiore. I due artisti romani però mostrano anche acuta personalità negli episodi più ricercati, tipo la magnifica "New Moon", astratto tappeto IDM che si sviluppa minaccioso ma aggraziato in un trip-hop industrialeggiante, o anche la riuscitissima opener "Horsehead Nebula", inaspettata ma avvincente sinfonia elettronica. L'album contiene inoltre ben cinque remix, per un titolo sicuramente da annotare tra gli acquisti a venire. Non è un album così immediato, soprattutto per le generazione più giovani, cresciute ad aggrotech o electro/industrial di stampo rock/metal, ma vale davvero la pena lasciarsi immergere dall'affascinante complessità dei MOI. Un tuffo nel passato, un balzo nel futuro per la nostra scena.
Max Firinu
https://mouthofindifference.com/
https://mouthofindifference.bandcamp.com/