10-04-2022
DANA PLATO
"Wrong Quotes"
(SubTerra)
Time: CD (57:16)
Rating : 8
I Dana Plato prendono il nome dall'omonima attrice televisiva statunitense famosa in Italia soprattutto per la sua parte ne "Il mio amico Arnold". La storia della donna si conclude con una morte improvvisa, dopo anni di abusi di sostanze e alcool. Uno dei tanti angeli caduti, all'apparenza luccicanti, da un altro lato invece portatori di oscurità estrema. E questa sarebbe anche la perfetta descrizione della prima prova in studio di questo trio italiano dai brillanti componenti sparsi per il meridione, questo connubio eccezionale tra perfezione e poetica decadente, tra luce e ombra, emozione e tecnica. La band nasce per mano del messinese Alessandro "Humpty Dumpty" Calzavara (voce, chitarre e synth), il foggiano Giovanni "Monster Joe" Mastrangelo (basso) e il napoletano Gianluca "Fixx" Ficca (voce e chitarre); il loro curriculum è prolifico di esperienza, ma "Wrong Quotes" è il debutto per questa nuova band new-wave mediterranea, che ha davvero saputo mescolare i propri sottogeneri, le sfumature, le influenze più magiche del proprio territorio, e ha regalato un disco fiammeggiante. Decisamente unico e imperdibile. "Wrong Quotes" non è la fotocopia dei Cure all'italiana, e nemmeno di altro. I Dana Plato spaziano e calibrano un goth-rock/post-punk decadente che ammalia ad ogni pezzo. Tutti i brani sono così variegati da essere una sorpresa. E non manca nemmeno il pathos. Come non desiderare di lanciarsi sulla pista di un club sulle note di "The Vibrator Play", "The Prettiest Girl Of All Time" o "Shout Of The Wolf"? Già dal carezzevole darkwave/rock dell'opener "Thrill" e dai brani seguenti si viene sedotti da una venatura più classica del genere (anche se in momenti come "Little Genius" o "Parachutes" si chiama in causa la grande psichedelia di scuola barrettiana), ma il trio dimostra anche una preparazione compositiva erudita e una tecnica immensa (che direbbe Tony Pettitt di "Majesty"!). Un nuovo punto di riferimento in Italia, e anche all'estero, soprattutto per un genere classico che troppo spesso viene sì ben eseguito, ma difetta in personalità, cosa che i Dana Plato han da vendere e insegnare. Il magnifico artwork del digipack a firma Giulia Merlino è una delle innumerevoli ragioni per cui va aggiunto questo lavoro alla propria collezione.
Max Firinu
https://danaplato.bandcamp.com/
https://www.subterralabel.com/