21-03-2022
ESTETICA NOIR
"This Dream In Monochrome"
(Red Cat Records)
Time: CD (44:32)
Rating : 7.5
Tempo di rientrare in pista anche per i torinesi EN, attesi alla seconda prova sulla lunga distanza dopo gli ampi consensi meritatamente riscossi col buon debut album di fine 2016 "Purity". Bene hanno fatto i quattro a prendersi tutto il tempo necessario per il rientro, onde trovare le modalità giuste per compiere quel passo avanti che la fretta di stare sul mercato avrebbe potuto ostacolare. E la missione può dirsi pienamente compiuta, alla luce di un lavoro molto più maturo che vede la band trovare la giusta sinergia con grande equilibrio, integrando meglio ogni singola componente e bilanciando a dovere i synth di Marco con la chitarra del frontman Silvio, sulla scorta di una sezione ritmica (il basso di Rik e la batteria di Paolo) funzionale ed efficace. Proprio Silvio, principale compositore, è l'emblema della crescita collettiva della band, osando di più con buonissimi risultati in una prova che offre un'ampia gamma di valide soluzioni vocali, indispensabili per supportare degnamente un lotto di canzoni molto ben assortito. È una darkwave il cui termine di paragone più facile e immediato non possono che essere i Clan Of Xymox, ma gli EN affrontano la materia con competenza e, soprattutto, con la giusta dose di personalità, elevandosi ben al di sopra della media del settore già dall'iniziale "Room Of Masks", le cui lente cadenze sprigionano un magnetismo che evidenzia carisma e sicurezza nei propri mezzi. Arrangiamenti agili e refrain ben curati sono alla base di ogni brano, che si tratti di potenziali hit da dancefloor oscuri quali la ritmata "Sweeper" e la groovy "Nyctophilia" o di un frangente più guitar-driven e vibrante come "Dawn Of Pluto". Sempre attenti a non scadere nel revivalismo ottantiano, sulle ali di una produzione di livello che sottolinea la portata internazionale dell'intero album, i quattro danno il meglio di sé con l'altra potenziale hit "X", efficace, impeccabile nella costruzione e ritmata al punto giusto, ma soprattutto con i momenti di maggior pathos e carisma: anzitutto la seducente "N.U.", in cui Silvio si dimostra singer di reale valore, e poi la suadente "Climbing Up The Loneliness", le cui lente pulsioni ritmiche chiudono l'opera all'insegna della pura eleganza. Un salto di qualità significativo che proietta l'act torinese fra i nomi più interessanti dell'intero panorama darkwave, lasciando intendere chiaramente come EN abbia capacità, abilità e potenzialità superiori rispetto alla media della concorrenza di settore.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://esteticanoir.wordpress.com/