Pagina precedente |
Intervista |
10-11-2009 : ALESSANDRA CELLETTI |
L'abbiamo fortemente voluta Alessandra Celletti: non ci siamo accontentati di recensire il suo ultimo lavoro con Joachim Roedelius "Sustanza Di Cose Sperata", piccolo gioiello di minimalismo elettronico e pianistico. Con le domande che le abbiamo rivolto intendiamo di capire se esiste un ponte, un filo che lega la nostra musica con il mondo classico contemporaneo, convinti che questo collegamento sia più forte, nonostante invisibile, di ciò che apparentemente potrebbe sembrare. Una parte importante del goth, anche giornalistico, guarda con occhi riverenti le contaminazioni metal che nel centro dell'Europa chiamano.... |
|
Recensione |
03-11-2009 : LEVIS HOSTEL |
Abbiamo conosciuto Ezio Piermattei (il nostro Levis Hostel) in occasione dell'EP d'esordio "A Minor Quarrel", e l'impatto è stato subito piacevole. Rock sanguigno con venature psichedeliche sulla scia emozionale di ciò che furono gli Smiths. Lo ritroviamo oggi col follow-up, e qualche traccia d'amaro ci confonde nel giudizio di "Star Bell Jar". La band è indubbiamente rodata, ma la linea iniziale si sposta verso suoni che compiono un passo indietro rispetto al lavoro precedente. Gli equilibri tra glam-rock di rimando Bowie della fine '70 e la psichedelia si spezzano, spostando il baricentro verso la.... |
|
Recensione |
20-10-2009 : LUPERCALIA |
Negli ultimi quattro anni abbiamo apprezzato l'artista partenopeo Riccardo Prencipe ed il suo celebrato progetto Corde Oblique nell'arco di tre ottimi album, ma prima di essi, e precisamente fino al 2004, il Nostro ci ha deliziati sotto il monicker Lupercalia, col quale ha realizzato due full-lenght: "Soehrimnir" nel 2000 (per l'inglese World Serpent) e "Florilegium" nel 2004 (per la portoghese Equilibrium). Il debut "Soehrimnir" all'epoca andò presto esaurito, ed oggi l'italiana Ark Records, che nel 2005 si premurò di stampare il bel debut di Corde Oblique "Respiri", ce lo ripropone in.... |
|
Recensione |
13-10-2009 : JANARA |
Un po' più di coraggio ed introspezione e Janara potrebbe diventare in futuro un progetto da guardare con rispetto. Per questi motivi il voto non vuole essere punitivo ma sprone nell'osare di più, rompendo gli equilibri alla ricerca di nuovi orizzonti da visionare. L'ottima voce di Francesca si manifesta in tutte le sette tracce, ma la sensazione di eccessiva tecnica strumentale cozza con l'esiguo impiego di cuore, o per meglio dire, di onirica follia. Proprio il nome, Janara, ha origini antiche nel sud Italia: leggende legate a streghe dedite al culto di Diana, triplice divinità lunare. Francesca non lesina affatto.... |
|
Recensione |
06-10-2009 : LVCVS |
Poco meno di un paio d'anni fa, ad inizio 2008, vi abbiamo parlato in termini più che positivi del debutto dei lombardi Lilium Aeris, sottolineando come alcuni dei suoi membri fossero anche coinvolti in progetti differenti quali Sepulcrum Spei e Lvcvs. Proprio questi ultimi, oggetto della nostra recensione, nascono un anno prima degli stessi Lilium Aeris (coi quali condividono praticamente tutta la line-up, con la sola eccezione della cantante Nicoletta Petrus) e debuttano nel 2006 per la Twilight con "Cantiones Filicatae". Se il suono di Lilium Aeris si rifà più propriamente alla tradizione medievale, andando a.... |
|
Recensione |
29-09-2009 : MEDUSA'S SPELL |
Avevamo accolto positivamente l'esordio del duo sardo "Mercurial Behaviour", uscito a metà del 2006 per la titolata Cold Meat Industry, e sul finire dello scorso anno Daniele Serra e Mara Lasi sono finalmente tornati sulle scene con l'atteso follow-up, sul quale giungiamo in ritardo, ma con estremo piacere. "Last X Hours", così come il debut, è un concept-album, stavolta basato sulle ultime dieci ore di vita di una donna ingiustamente condannata a morte per stregoneria: un tema suggestivo che si presta ottimamente per le sonorità di un progetto capace di fondere alla perfezione un'elegante e.... |
|
Recensione |
29-09-2009 : SELL SYSTEM |
Formatosi nell'ottobre del 2007, il trio torinese composto da Rikux, Simon e D@x approda in soli due anni al debutto discografico, tenuto a battesimo dalla neonata - e anch'essa torinese -Breakdown Records. Il sound, come giustamente recitano le note ufficiali, guarda agli 80s ed a certa darkwave, ponendosi a metà fra synthpop (in prevalenza) e future-pop (in minima parte) e guardando a modelli stilistici di differente peso specifico quali gli immortali Depeche Mode e quei Frozen Plasma che ben hanno figurato fra le nuove leve. In due anni la band piemontese ha fatto esperienza sia a livello compositivo che live, riversando quanto.... |
|
Intervista |
22-09-2009 : DJINN |
L'avventura di Alex Vintras nelle vesti di Djinn iniziava nel 1999, tenuta a battesimo, di lì a poco, da quel Marco Corbelli che ha saputo scoprire e valorizzare una quantità immane di progetti industrial, e che anche in questo caso aveva avuto buon fiuto. Incontriamo adesso, a distanza di dieci anni dalla nascita del progetto, il misterioso Alex, che di questi tempi ci consegna un nuovo piccolo lavoro ("Mind Evolution", uscito per la svizzera Show Me Your Wounds Prod.), in concomitanza con la pubblicazione del bel lavoro retrospettivo "Suicide Box": un vero e proprio tuffo nel nero totale. L'aspetto.... |
|
Recensione |
31-08-2009 : DJINN |
Nato nel 1999 dalla mente dell'enigmatico Vintras e scoperto da Marco Corbelli, che ne produsse dal 2002 al 2006 gli unici tre album finora stampati, Djinn rivede ora la luce grazie all'interessamento della Old Europa Cafe, la quale, tramite un box riassuntivo, ne propone quasi l'opera omnia (all'appello manca infatti solo il CDr 3" "Multiple Personality Distorted", autoprodotto nel 2002), includendo i tre suddetti full-lentgh, oltre ad un mini di formato 3" contenente quattro tracce inedite. L'essenza del progetto è racchiusa in un death-industrial nerissimo, genere che è stato nutrito in primis, e forse.... |
|
Recensione |
12-08-2009 : HOLTZMAN ENGINE |
Intenti assai particolari caratterizzano questo nuovo progetto italiano, qui al debutto assoluto: utilizzando esclusivamente registrazioni dirette, mixate poi in modo intelligente e senza l'ausilio di sintetizzatori e software, il nostro Holtzman Engine costruisce ambienti che evocano l'esplorazione di navi abbandonate, come ben spiega il titolo stesso del lavoro. L'assemblaggio dei reperti audio non è affatto causale, anzi, i rumori metallici e i clangori si uniscono a riverberi naturali dando vita ad un'oscurità che supera i limiti della musica concreta, creando una sorta di requiem per immani relitti meccanici cullati dalla.... |
|
Pagina precedente |