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Recensione
23-02-2009 : D.B.P.I.T./XXENA
D.B.P.I.T./XXENA
Arriva una nuova folle produzione del trombettista post-industriale Flavio Rivabella, questa volta affiancato dalla sperimentatrice romana Xxena, attiva soprattutto nel campo delle arti visive (pittura, fotografia, video installazioni), ed ora per la prima volta alle prese con i suoni. "Alien Symbiosis" è limitato a sole 100 copie, prodotte dalla label giapponese Deserted Factory, e confezionato in una custodia circolare violacea. Le quattro lunghe tracce del dischetto sono costruite tramite accumulo e rielaborazione di rumori, segnando un evidente distacco dai precedenti lavori di Flavio, di norma più incentrati sui....
 
Intervista
16-02-2009 : WERTHAM
WERTHAM
Marco Deplano, alias Wertham, è ad oggi una delle personalità di spicco del settore industrial italico, ciò grazie a produzioni, varie partecipazioni ai lavori di altri autori e contributi notevoli nell'ambito dell'informazione (a tal proposito non va dimenticata l'esauriente intervista a Michael Moynihan dei Blood Axis, apparsa nel recente volume "Day Of Blood" di Max Ribaric). Mancava solo un album di lunga durata, e così, dopo il debutto su CD, nel 2003, della super-band Foresta Di Ferro, dove Marco è affiancato da John Murphy e Richard Leviathan, ecco arrivare "Memories From The....
 
Recensione
16-02-2009 : CALLE DELLA MORTE
CALLE DELLA MORTE
Pubblicato nel 2005 e finito fuori catalogo in breve tempo, l'unico album del defunto progetto Calle Della Morte viene ora ristampato con allegato un secondo CD di rarità e inediti. Nato con Venezia nel cuore, il lavoro di Johnny e Vinz è stilisticamente figlio legittimo degli Ain Soph di "Aurora", di cui viene ripreso il maledettismo dei testi, la malinconia e la verve folk-rock e nazionalpopolare, ampliata e aggiornata ai tempi moderni. Indubbiamente alcuni brani risentono di un'approssimazione esecutiva, ma la grande capacità di questo duo italico fu quella di assemblare melodie seducenti con una....
 
Recensione
09-02-2009 : OUROBOROS
OUROBOROS
Ouroboros, il più prolifico dei progetti di Marco Grosso, ha sempre avuto il suo centro focale nell'esoterismo e nella magia; non sorprende, quindi, che questo anomalo singolo abbia come titolo "Ars Regia", definizione che ci rimanda anche all'omonimo, ultimo album degli Ain Soph più alchemici, le cui finalità non erano così distanti da quello che propone oggi Marco. La presente pubblicazione è stata realizzata solo su nastro, formato assai caro alla label Invisible Eye e alla vecchia scena industrial; le due tracce (una per lato), intitolate "Ars Regia" e "Sepulchretum", sono....
 
Recensione
09-02-2009 : PERMAFROST
PERMAFROST
Mini-lavoro di ampia durata per Permafrost, una delle tante incarnazioni di Marco Grosso. "Sub Zero Resistance" contiene tre tracce fissate su un CDr di formato 3", confezionato in una custodia per DVD di formato slim, per un'edizione esigua di sole 30 copie. Peccato, perché nella sua brevità questo EP segna il momento migliore del progetto, nonché, a tratti, una crescita rispetto ai soliti suoni che caratterizzano molte delle creazioni di Marco. Di base tutta l'opera prende vita dai soliti droni e sintetizzatori che sfociano nella musica d'atmosfera macchiata di noise, ma alcuni inserimenti percussivi e....
 
Recensione
02-02-2009 : :BAHNTIER//
:BAHNTIER//
Presentato dalla splendida copertina disegnata dal Maestro Saturno Buttò, "Venal" si pone stilisticamente come l'ennesima evoluzione del mai statico sound di :Bahntier//, creatura di Stefano Rossello ormai giunta alla consacrazione definitiva. Proprio 'evoluzione' è il termine che più si addice alla band veneta: dopo gli aspri esordi più legati al noise e alle sperimentazioni, un mutamento che in quasi dieci anni ha toccato ed inglobato nuove sonorità e, soprattutto, nuovi musicisti (importanti come sempre i contributi di Filippo Corradin e di Justin Bennett, quest'ultimo già live drummer....
 
Recensione
02-02-2009 : BALLO DELLE CASTAGNE
BALLO DELLE CASTAGNE
Stando ai fatti, il cosiddetto 'ballo delle castagne' fu una sorta di sabba satanico ideato dai Borgia e avvenuto all'inizio del XVI secolo. Questo nome è oggi ripreso da una nuova band italiana che ha fatto la sua prima apparizione lo scorso sabato 24 gennaio a Vienna, in sede live, insieme ai progetti The Green Man e Upon Ruins. Proprio in occasione di questo concerto è stato licenziato il qui presente CDr , contenente due tracce e limitato a sole 29 copie numerate: in pratica un biglietto da visita per questa nuova realtà, che a breve darà alle stampe un album di lunga durata. Il Ballo Delle Castagne è....
 
Recensione
02-02-2009 : METAL MUSIC MACHINE
METAL MUSIC MACHINE
Pietro Zanetti e Rudy Dalla Mora, un tempo impegnati nei Templebeat (così come Giorgio Ricci, oggi attivo coi RAN e produttore del disco in esame), tornano con un nuovo lavoro sotto il monicker Metal Music Machine, dopo l'EP del 2007 "In Cold Blood", la partecipazione estiva allo 'Schlagstrom' di Berlino ed una serie di feedback positivi ricevuti su alcuni magazine del settore. "Angels Of Destruction" sottolinea come il duo italico sia ancora effettivamente legato ad un approccio 'cyber-punk', con riferimenti che spaziano tra Pankow, Skinny Puppy e KMFDM riletti comunque in chiave essenzialmente industrial, con la....
 
Recensione
02-02-2009 : MAV
MAV
Parafrasando Guccini e il suo percorso dalla via Emilia al West, la sintesi dei Nostri potrebbe nascere sotto l'egida del motto "dalla via Emilia al goth". Tra Modena e Bologna i quattro s'incontrano, complice un quotidiano ed un annuncio inserito da Deneb, bassista e voce dei Mav con una vita parallela nel progetto Anima Virus. Legati dalla comune passione per la wave più o meno oscura, iniziano così il lavoro di progettazione del suono, collettivo e non influenzato da un leader ben preciso. Ciò si fa sentire nel computo del dischetto, sicuramente variegato ma a volte slegato. È pur sempre l'opera prima....
 
Recensione
02-02-2009 : PERMAFROST
PERMAFROST
Marco Grosso dà un seguito a "Cold Vision I", primo lavoro uscito lo scorso anno per il progetto Permafrost, e lo fa tramite un'unica lunghissima traccia che si dipana nell'arco di quasi un'ora. Il vortice infinito del titolo trova un corrispettivo nei suoni che risucchiano l'ascoltatore all'interno di un gelido tornado, costruito tramite droni e vari rumori campionati. Rispetto alla precedente esperienza si avverte meno la sensazione glaciale e artificiale: l'ambient di "Cold Vision II" rimane un po' arida e ripetitiva, perdendosi spesso in un casuale noise di fondo che sembra fungere solo da riempimento. Per....
 
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