02-02-2009
METAL MUSIC MACHINE
"Angels Of Destruction"
(Rustblade/Masterpiece)
Time: (43:26)
Rating : 6.5
Pietro Zanetti e Rudy Dalla Mora, un tempo impegnati nei Templebeat (così come Giorgio Ricci, oggi attivo coi RAN e produttore del disco in esame), tornano con un nuovo lavoro sotto il monicker Metal Music Machine, dopo l'EP del 2007 "In Cold Blood", la partecipazione estiva allo 'Schlagstrom' di Berlino ed una serie di feedback positivi ricevuti su alcuni magazine del settore. "Angels Of Destruction" sottolinea come il duo italico sia ancora effettivamente legato ad un approccio 'cyber-punk', con riferimenti che spaziano tra Pankow, Skinny Puppy e KMFDM riletti comunque in chiave essenzialmente industrial, con la giusta personalità e con la voglia di ampliare gli orizzonti già dal prossimo lavoro. Tutto questo si avverte soprattutto nella parte finale del lavoro, con l'oscurità elettronica di brani come "Here She Comes" e "Love Kills" (due song di assoluto spessore), mentre convincono un po' meno altri passaggi, che denotano una vena creativa ancora non del tutto sviluppata ("Teen Distortion" denota questi limiti, così come "Remote", dove le chitarre smorzano l'energia invece di innescarla). Restano comunque da sottolineare le positive "Now Or Never", "The Dark Side Of The Spoon" (miglior brano del lotto) e "Can Your Pussy Do The Dog", probabilmente l'episodio che meglio descrive le sonorità dei MMM, band indissolubilmente legata ad una tradizione electro-industrial di lunga data che però in futuro meriterebbe ulteriori sviluppi, alla luce di potenzialità ancora inespresse che si possono intuire per tutto l'arco del lavoro. Un disco di sicuro interesse, che pone le basi per qualcosa di importante: basterà non sedersi sugli allori e lavorare sodo in fase di 'ricerca' e di produzione.
Chemnitz
http://www.myspace.com/metalmusicmachine