02-02-2009
:BAHNTIER//
"Venal"
(Rustblade/Masterpiece)
Time: (34:18)
Rating : 8
Presentato dalla splendida copertina disegnata dal Maestro Saturno Buttò, "Venal" si pone stilisticamente come l'ennesima evoluzione del mai statico sound di :Bahntier//, creatura di Stefano Rossello ormai giunta alla consacrazione definitiva. Proprio 'evoluzione' è il termine che più si addice alla band veneta: dopo gli aspri esordi più legati al noise e alle sperimentazioni, un mutamento che in quasi dieci anni ha toccato ed inglobato nuove sonorità e, soprattutto, nuovi musicisti (importanti come sempre i contributi di Filippo Corradin e di Justin Bennett, quest'ultimo già live drummer degli Skinny Puppy e da tempo coinvolto nel progetto Ketvector, sempre con Stefano). Rispetto al cupo tribalismo dell'ottimo predecessore "Blindoom", "Venal" si concentra su una sorta di post-industrial sound macchiato qua e là da influenze più 'rock' sempre di sponda americana, forse più vicine a certi Nine Inch Nails che agli Skinny Puppy veri e propri ("Roots" ne è l'esempio più lampante, così come "Loud"). Resta comunque inalterata la componente cyber-punk, che ben si accompagna ad altre influenze al limite dell'elettronica più acida, che emergono come bombe ad orologeria nelle portentose "Neurosickness" ed "Overblown", due momenti a dir poco esaltanti del lavoro; bene anche gli episodi più 'psichedelici' e convulsi, che trovano in "Diviner" qualcosa di assolutamente imperdibile. In poche parole, "Venal" rinuncia al groove ma guadagna in aggressività, una componente che permetterà ai Nostri di esibirsi dal vivo con una maggiore carica, visto che un album del genere si presta perfettamente per la trasposizione live. I :Bahntier// non si sono ripetuti, ma sono andati avanti riuscendo ancora una volta a colpire il bersaglio. Adrenalina allo stato puro.
Chemnitz