12-08-2009
HOLTZMAN ENGINE
"Music For Abandoned Harbours"
(Deserted Factory)
Time: (29:55)
Rating : 6.5
Intenti assai particolari caratterizzano questo nuovo progetto italiano, qui al debutto assoluto: utilizzando esclusivamente registrazioni dirette, mixate poi in modo intelligente e senza l'ausilio di sintetizzatori e software, il nostro Holtzman Engine costruisce ambienti che evocano l'esplorazione di navi abbandonate, come ben spiega il titolo stesso del lavoro. L'assemblaggio dei reperti audio non è affatto causale, anzi, i rumori metallici e i clangori si uniscono a riverberi naturali dando vita ad un'oscurità che supera i limiti della musica concreta, creando una sorta di requiem per immani relitti meccanici cullati dalla natura circostante all'interno di una grigia area portuale. L'esperimento ricorda assai da vicino quanto già fatto dagli audaci Olhon, in particolar modo nel loro subacqueo album "Underwater Passage", ma la tipologia ferrosa di buona parte delle field recordings rimanda anche al classico Lustmord, pur non sposandone la verve esageratamente catacombale. La durata contenuta del disco permette di penetrare in pieno nello spirito complesso dell'opera, che vede una chiusa anomala per mano della Corazzata Valdemone: l'ormai noto progetto siciliano firma infatti un brano eccellente che si distacca dal solito noise, optando per ritmiche marziali in linea col genere di rumori usati nel resto dell'album, salvo poi inserire il campionamento di un pezzo d'epoca in tipico stile Les Joyaux De La Princesse. Di certo non siamo dinnanzi ad un ascolto facile, ma Holtzman Engine mostra idee chiare sia dal punto di vista tecnico che da quello concettuale, riuscendo a dar forma ad un rumore vivo e vero che non esce in modo frettoloso dai soliti computer, ma viene scelto ed estratto direttamente dalla 'fonte'. Edizione limitatissima di sole 100 copie.
Michele Viali
http://www.myspace.com/holtzengine
http://www.desertedfactory.com/