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LiveReport
20-06-2009 : NERORCHESTRA FOLK FESTIVAL
NERORCHESTRA FOLK FESTIVAL
È tradizione di fine stagione che il Decadence (organizzatore delle serate oscure bolognesi) si sposti come anche quest'anno dalla location del Millennium verso il Kindergarten, più contenuto ma azzeccato per questi mini-festival estemporanei. Memore delle critiche passate, il NerOrchestra è stato idealizzato con procedura diversa: meno band, orario consono a quattro live da proporre, dj-set presenti ma non invasivi. In questo assetto la serata è stata piacevole senza scadere nel tour de force di inizi inoltrati nel cuore della notte, con troppi live da proporre in un lasso di tempo esiguo. Soundcheck e settaggi al....
 
Recensione
20-06-2009 : SOLANACEAE
SOLANACEAE
Le rune di Kim Larsen tornano nella loro danza antica e pagana: i temi del passato dell'artista danese si rinnovano nei 13 brani di "Solanaceae". La natura della sua terra, l'energia dei suoi boschi, l'amore pagano per la Terra si esaltano nelle tracce di questo suo nuovo progetto, di cui è il fondamentale catalizzatore. "...O deep woods and trembling air...", ovvero: oh profondi boschi e tremolanti brezze...; "O Deep Woods", nel suo omaggiare la profondità e l'essenza degli elementi, complice la voce di Robb Chelsea (presente in altri due piccoli ed interessanti progetti come Novemthree ed....
 
Recensione
20-06-2009 : ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO
ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO
Svolta pop(olare) per questo quotato duo della Cold Meat Industry. "ONANI" porta avanti le tematiche sessuali tanto care agli Ordo Rosarius Equilibrio, andando ad esplorare in maniera curiosamente poetica l'universo della masturbazione, trattandolo con la solita carica isolazionista e malinconica. Sul piano prettamente sonoro le pulsioni post-industriali che caratterizzavano i precedenti - e stilisticamente più ricchi - "Apocalips" e "C.C.C.P." vengono cancellate lasciando spazio ad undici accattivanti ballate, sempre più distanti dalla matrice neofolk e sempre più figlie di un gusto....
 
Recensione
20-06-2009 : LOUISA JOHN-KROL
LOUISA JOHN-KROL
A tre anni di distanza da "Apple Pentacle" la biondissima artista australiana torna col suo sesto album, rompendo fra l'altro la tradizione che prevedeva che il titolo di ogni suo lavoro iniziasse con la lettera 'A'. Nuovamente coadiuvata dal collaudatissimo team dei lavori precedenti, comprendente Harry Williamson, Brett Taylor ed ovviamente il marito/songwriter Mark Krol, cui si aggiungono tutta una serie di abili musicisti (fra cui anche due terzi dei Dandelion Wine e Frédérique Henrottin, collaboratore di Keltia) alle prese coi più disparati strumenti, la Nostra ci regala 15 nuove canzoni nel suo tipico....
 
Recensione
20-06-2009 : BACIO DI TOSCA
BACIO DI TOSCA
Di Bacio Di Tosca vi avevamo parlato giusto un annetto e mezzo fa, in occasione dell'uscita di "Der Tod Und Das Mädchen". A discapito della sufficienza scarsa guadagnata dall'album d'esordio, l'affascinante e talentuosa mezzosoprano Dörthe Flemming, unica titolare del progetto, è riuscita a riscattarsi, bussando gentilmente alla nostra porta e regalandoci questo nuovo disco, "...Und Wenn Das Hertz Auch Bricht!", indiscutibilmente più curato, eterogeneo ed emozionante rispetto al suo predecessore. Un disco che, innanzitutto, si fa notare grazie ad una copertina fortunatamente svincolata dai....
 
Intervista
12-06-2009 : UNTO ASHES
UNTO ASHES
Esaltare la bellezza dell'ultimo album degli Unto Ashes è stato un atto immediato e doveroso: Michael Laird, dopo i recenti abbandoni di Natalia e Mariko (mossesi verso la corte europea di Michael Popp), rimane l'anima del progetto, lo spirito, l'essenza più pura della band che lui stesso ha creato. Decidere di virare verso suoni diversi, chiamando a sé Sonne Hagal e Kim Larsen e scavando nei suoi più intimi strati lirici e sonori, ha generato "The Blood Of My Lady", album che farà a lungo parlare di sé per mille motivi. Innanzitutto la classe musicale, la ricerca storica nell'utilizzo di....
 
Recensione
19-05-2009 : UNTO ASHES
UNTO ASHES
A volte mutare completamente una squadra allestendo un 'team delle meraviglie' non paga; in questo caso i tre anni di fermo artistico di Michael Laird e la rivoluzione attuata nel suo progetto Unto Ashes rendono lo stesso di una caratura ancor più preziosa rispetto al passato. Tante perle discografiche sono arrivate da quella parte degli States: album incantevoli tra suoni medieval, eterei e fairy, ma riportati al 'goth' tradizionale, eterogenei anche all'interno di sé stessi. Gioielli come "Saturn Return", "Empty Into White" o "Moon Oppose Moon", firmati proprio dagli Unto Ashes, e bello ed....
 
Recensione
13-05-2009 : HELIUM VOLA
HELIUM VOLA
Ci sono voluti cinque lunghi anni per dare un successore a "Liod", ma alla fine anche il terzo lavoro sulla lunga distanza per gli Helium Vola di Ernst Horn è giunto a compimento. E il simpatico decano dell'elettronica tedesca ha fatto le cose in grande, tornando sulle scene assieme alla fidata Sabine Lutzenberger addirittura con un doppio album, per oltre 110 minuti di memorabile Arte musicale. Probabilmente una simile mole di materiale è stata concepita non soltanto durante la pausa che i Deine Lakaien (di cui Ernst è l'anima assieme al cantante Alexander Veljanov) devono essersi presi a seguito delle....
 
Recensione
13-05-2009 : ROME
ROME
Jérôme Reuter è consapevole dell'attenzione mediatica intorno al suo giovane progetto: tre anni e quattro lavori pubblicati, concerti in ogni parte d'Europa, critiche sempre entusiaste. L'uscita del nuovo full-length è imminente, ma due scelte importanti caratterizzano questa parte di carriera: il passaggio da Cold Meat Industry a Trisol e la definitiva conferma di Patrick Damiani nelle tessiture strumentali della composizione. Damiani è entrato nella sfera sensibile di Reuter con "Confessions D'Un Voleur D'Ames", e le conferme successive determinano stabilità al progetto: un'evidente....
 
Recensione
26-04-2009 : QNTAL
QNTAL
Riassumere l'operato dei Qntal in un doppio 'best of' celebrativo non deve essere stata un'impresa facile, vista l'altissima qualità dei sei capitoli che compongono la loro discografia; una sfida che la Drakkar ha voluto lanciare a sé stessa e a tutti coloro che ancora non hanno scoperto l'illustre formazione teutonica, tentando di consolidarne il successo sulla scia dell'ultimo, bellissimo studio-album "Translucida", elogiato a dovere sulle nostre pagine e quelle di altre testate di settore. Tra i primi ad avere rispolverato gli antichi canti tradizionali di mezza Europa rivestendoli di una patina di sintetizzatori e....
 
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