Pagina precedente |
Recensione |
26-04-2009 : RISING SHADOWS |
A poco più di un anno e mezzo dal debut "Falling Deep Within", da noi positivamente accolto, tornano quei Rising Shadows che abbiamo avuto l'onore di intervistare per la prima volta in assoluto, ennesima creatura dell'attivissimo artista svedese Fredrik Klingwall. Il duo composto dallo stesso Fredrik e da Linda-li Dahlin si allarga a trio con l'ingresso in formazione dell'ex-bassista dei Katatonia Guillaume Le Huche, il quale fornisce l'apporto del proprio strumento in forma distorta stando ben attento a non irrompere mai in maniera invasiva e/o eccessiva, bensì rendendo quel tanto che basta più ruvido ed oscuro.... |
|
Recensione |
15-04-2009 : FREDRIK KLINGWALL |
Vi abbiamo parlato per l'ennesima volta dell'attivissimo musicista svedese Fredrik Klingwall solo pochi giorni fa, in occasione del singolo di debutto del suo nuovo progetto ChansoNoir (che si va ad aggiungere ai molti altri act nei quali milita il Nostro, assieme a Rising Shadows, Anima Morte etc...), ed oggi ritroviamo questo talentuoso artista alle prese col terzo lavoro ufficiale come solista. "Works Of Woe" conclude una trilogia iniziata nel 2007 con "Chronicles In Decay" e continuata lo scorso anno con "The Resilience" (entrambi ben accolti su queste pagine), aspettando quell'atteso "Entrance" del.... |
|
Recensione |
06-04-2009 : WARDRUNA |
Wardruna è un progetto musicale nato nel 2003 dalla mente di Einar 'Kvitrafn' Selvik, con l'intento di dare voce alla propria passione per la simbologia runica ed il paganesimo nordico. Attraverso "Runaljod - Gap Var Ginnuga", primo sigillo (registrato quasi interamente all'aperto, nel pieno delle fredde lande norvegesi) di una già elaborata trilogia di dischi, l'ex-batterista dei Gorgoroth mira ad affrancarsi definitivamente dai cliché della scena black metal, travalicando, allo stesso tempo, i confini dell'ambient, del neofolk e della world music, anche se, ad onor del vero, i territori nei quali la musica di.... |
|
Recensione |
31-03-2009 : CHANSONOIR |
ChansoNoir è il nuovissimo progetto del talentuoso artista svedese Fredrik Klingwall, nome che i nostri lettori avranno già imparato a conoscere, visto che ci siamo diffusamente occupati sia del suo solo-project omonimo che dei suoi Rising Shadows (dei quali torneremo a parlare molto presto), nonché degli Anima Morte (una delle molte band nelle quali il Nostro milita). In questa nuova avventura il Nostro è accompagnato da Elena La Vie, avvenente modella/attrice e cantante in ambiti prettamente oscuri (sia metal che dark) ammirabile sul sito gothness.net, ed in questa prima uscita ufficiale il duo ci presenta un.... |
|
Recensione |
31-03-2009 : DUNKELSCHÖN |
I successi internazionali di Corvus Corax e Faun hanno indubbiamente contribuito al proliferare di ensemble tedeschi che del recupero delle tradizioni medievali mitteleuropee hanno fatto il proprio marchio di fabbrica. Tra le etichette più quotate ed influenti in quest'ambito troviamo la Curzweyhl, la quale, salvo rare cadute di stile delle quali preferiamo non parlare in questa sede, ci ha sempre regalato prodotti di qualità: non fa eccezione il terzo lavoro degli ancora poco conosciuti (almeno in terra italica) Dunkelschön, recentemente pubblicato dalla nota label teutonica. Figli dei Faun più acustici ed.... |
|
Recensione |
16-03-2009 : SVARROGH |
Dopo due lavori decisamente neofolk-oriented, entrambi usciti per la Ahnstern, Dimo Dimov, titolare di Svarrogh, gioca, in larga parte del nuovo album, la rischiosa carta della sperimentazione, in un settore che di norma tende a rigettare i cambiamenti troppo radicali. "Yer Su" è un lavoro composto con una strumentazione ricercata che guarda alla tradizione balcanica e bulgara (zona da cui proviene l'autore, ora residente in Germania), accostata ad altre classiche presenze del repertorio neofolk, come la chitarra acustica e le percussioni roboanti, e a curiosi fiati di contorno come il clarinetto e l'ocarina. Ad assistere.... |
|
Recensione |
02-03-2009 : JÄNNERWEIN |
L'etichetta austriaca Heimatfolk, sub-label della famosa Steinklang Industries, continua la sua opera di promozione di nuove leve del panorama neofolk germanico; così, dopo la recente uscita di "Urdarbrunnen" di Falkenstein, ecco un altro interessante nome all'esordio assoluto: Jännerwein, talentuoso trio proveniente da Salisburgo. I nostri mescolano la lezione neofolk con i retaggi di estrazione folk popolare, accostandosi in parte, e con molta meno ironia, ai cugini Sturmpercht. Echi del retroterra alpestre, oltre ad un inusitato interesse per il cristianesimo delle origini, vanno a segnare i testi, rigorosamente in.... |
|
Recensione |
02-03-2009 : VV.AA. |
La Caustic è una label di appartenenza iberica votata, in linea di massima, alla diffusione e produzione di artisti spagnoli. Il buon successo del primo volume della compilation in esame ha generato la volontà di suggerire una selezione di brani prodotti da artisti votati per lo più ai suoni industriali, con propensione verso il sound marziale, l'ethereal o il dark-folk in genere. Delle dodici tracce selezionate (più una piccola intro ed un momento finale oscuro ed industriale) ben dieci sono di natalità iberica, con l'eccezione di due ospiti voluti: gli argentini Kutna Hora (quindi cugini d'idioma) e i.... |
|
Recensione |
23-02-2009 : FALKENSTEIN |
A brevissima distanza di tempo dall'album di debutto "Heiliger Wald", Falkenstein torna ad essere produttivo, questa volta per i tipi della Heimatfolk, interessante sotto-etichetta della Steinklang Industries. Il tedesco Tobias Franke, mente unica del progetto, assembla un lavoro di classico neofolk germanico: le 14 ballate fanno perno sull'immancabile chitarra acustica e su una voce intensa e possente, e vengono rifinite da percussioni divise tra sporadici sentori tribali e molte movenze militareggianti, fiati, violini e qualche arrangiamento di tastiera. I temi guardano alle divinità pagane di origine teutonica, agli.... |
|
Recensione |
16-02-2009 : STURMPERCHT |
"A Wilde Zeit" fu pubblicato in origine nel 2007 in un'edizione minima di 100 copie in CDr, con l'intento di fissare su formato digitale le uscite di Sturmpercht stampate solo su vinile e mai ripubblicate in seguito. La medesima compilation viene ora riproposta in CD a tiratura larga, con non pochi cambiamenti formali rispetto all'edizione precedente: se da una parte vengono ripresi tutti i brani editi sui 7" "Der Tanz Des Tatzelwurms", "Der Marsch Der Wampelerreiter" e lo split con Jägerblut, oltre all'inedito "Schnaderhüpfelska", dall'altra sono incluse soltanto cinque tracce recuperate.... |
|
Pagina precedente |