Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

23-02-2009

FALKENSTEIN

"Urdarbrunnen"

Cover FALKENSTEIN

(Heimatfolk)

Time: (60:15)

Rating : 7

A brevissima distanza di tempo dall'album di debutto "Heiliger Wald", Falkenstein torna ad essere produttivo, questa volta per i tipi della Heimatfolk, interessante sotto-etichetta della Steinklang Industries. Il tedesco Tobias Franke, mente unica del progetto, assembla un lavoro di classico neofolk germanico: le 14 ballate fanno perno sull'immancabile chitarra acustica e su una voce intensa e possente, e vengono rifinite da percussioni divise tra sporadici sentori tribali e molte movenze militareggianti, fiati, violini e qualche arrangiamento di tastiera. I temi guardano alle divinità pagane di origine teutonica, agli ambienti naturali germanici e ai riti più antichi. Tra i momenti migliori vanno indicati il pezzo d'apertura "Funkenfeuer" (che riassume il succo dell'intero album), le ritmiche pop di "Unter Der Welde" e i suggestivi motivi di flauto dal sapore alpestre. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti, e Tobias riesce a dosarli bene, mostrando di conoscere a menadito la ricetta: ne viene fuori un prodotto senza pecche, ma anche senza troppa originalità. La lezione di gente come Sonne Hagal o Forseti viene ripetuta con esattezza, e le melodie accattivanti non mancano, tanto che il disco scorre via piacevole, seppur prevedibile. Ovviamente indicato al popolo dei neofolkers e ai completisti del genere.

Michele Viali

 

http://www.falkenstein-musik.de/

http://www.steinklang-records.at/