31-03-2009
DUNKELSCHÖN
"Nemeton"
(Curzweyhl/Masterpiece)
Time: (45:04)
Rating : 7
I successi internazionali di Corvus Corax e Faun hanno indubbiamente contribuito al proliferare di ensemble tedeschi che del recupero delle tradizioni medievali mitteleuropee hanno fatto il proprio marchio di fabbrica. Tra le etichette più quotate ed influenti in quest'ambito troviamo la Curzweyhl, la quale, salvo rare cadute di stile delle quali preferiamo non parlare in questa sede, ci ha sempre regalato prodotti di qualità: non fa eccezione il terzo lavoro degli ancora poco conosciuti (almeno in terra italica) Dunkelschön, recentemente pubblicato dalla nota label teutonica. Figli dei Faun più acustici ed intimisti, i Nostri ci propongono sonorità folk che ben si dividono tra brani tipici della tradizione medioevale e melodie composte dallo stesso quintetto, quasi sempre sulla base di antichi versi poetici. Sorrette da svariati strumenti tradizionali, nonché dalle immancabili vocals maschili e femminili, sgargianti o eteree a seconda dei casi, le dieci canzoni che compongono "Nemeton" scivolano piacevoli all'ascolto, tra numerosi e non troppo celati tributi nei confronti dei 'padri' musicali e compagni di etichetta Faun e qualche più vago rimando ai Qntal, soprattutto per quanto riguarda l'impostazione vocale di Vanessa Istvan, che in alcuni momenti s'avvicina incredibilmente alla sempreverde Syrah. In un tripudio di percussioni, flauti, cornamuse, hurdy-gurdy, arpe e chitarre acustiche, i Dunkelschön ci fanno immergere in un'atmosfera senza tempo, tra il verde di lande infinite e i giochi di luce di una foresta incantata. L'energia travolgente di "Ros Maris" e "Liebster" e la calma celestiale di "Es Ist Ein Schnee" trasformano l'ascolto in esperienza catartica, mentre qua e là, tra i vari episodi, emergono dei passaggi che necessiterebbero di qualche piccola levigata, anche se nel complesso risultano piuttosto trascurabili. Non avranno il carisma dei Faun, né tanto meno raggiungeranno le vette espressive degli Estampie, ma gli amanti del genere sapranno sicuramente apprezzare la loro Arte. D'altronde, il folk medioevale è un genere che guarda al passato con malinconia e devozione: un avanguardismo di qualunque sorta difficilmente vi troverebbe spazio.
Marco Belafatti
http://www.dunkelschoen-musik.de