Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

20-06-2009

ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO

"ONANI - [Practice Makes Perfect]"

Cover ORDO ROSARIUS EQUILIBRIO

(Cold Meat Industry/Audioglobe)

Time: (48:23)

Rating : 9

Svolta pop(olare) per questo quotato duo della Cold Meat Industry. "ONANI" porta avanti le tematiche sessuali tanto care agli Ordo Rosarius Equilibrio, andando ad esplorare in maniera curiosamente poetica l'universo della masturbazione, trattandolo con la solita carica isolazionista e malinconica. Sul piano prettamente sonoro le pulsioni post-industriali che caratterizzavano i precedenti - e stilisticamente più ricchi - "Apocalips" e "C.C.C.P." vengono cancellate lasciando spazio ad undici accattivanti ballate, sempre più distanti dalla matrice neofolk e sempre più figlie di un gusto personale ormai assurto a marchio di fabbrica del progetto di Tomas Pettersson. "ONANI" si lascia quindi alle spalle gli arrangiamenti più underground virando verso un nero pop d'autore potenzialmente capace di mantenere vivo il legame con la vecchia guardia, e al tempo stesso in grado di attirare un pubblico nuovo e più largo senza scadere in ammiccamenti di bassa lega. A testimonianza di ciò basta ascoltare brani come "The Love And Defiance Of Being Alive" o "Glory To Thee My Beloved Masturbator", papabili successi di una cupa hit parade. Il tocco marziale rimane qua e là nelle ritmiche e in certi arrangiamenti in stile Death In June, ma il grosso dell'opera staziona in un quieto relax masturbatorio fatto di tastiere enfatiche e avvolgenti percussioni elettroniche, tanto che a tratti l'esempio di Björk non sembra così distante. Il tutto viene arricchito dalla incisiva e accorata partecipazione del nostro Marco Deplano, vocalist ne "Il Waltzer Del Lupo Mannaro". A conti fatti appare giustificato sia il martellamento mediatico iniziato circa un anno prima dell'uscita, così come le ben quattro versioni diverse dell'album, tutte segnate da una ottima cura della confezione: dal CD al vinile bianco, dal picture disc indicato per i fanatici dell'oggettistica, fino al box con set fotografico e DVD contenente il (discutibile) video di un brano. Successo tanto annunciato quanto meritato per questo fratello algido e solitario dell' "Armageddon Gigolo" di Spiritual Front.

Michele Viali

 

http://www.ordo-rosarius-equilibrio.net/

http://www.coldmeat.se/