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29-09-2009 : ALESSANDRA CELLETTI/HANS JOACHIM ROEDELIUS |
Due mondi apparentemente inconciliabili si coniugano e contaminano per dare vita a questo dischetto. Il classicismo tra i tasti del piano di Alessandra Celletti e le visioni elettroniche e minimali di Joachim Roedelius, il calore italico nella passione romantica di un'artista visionaria e le algie minimali di provenienza teutonica. Complici anche il profumo malinconico dei sentimenti espressi dall'interpretazione negli anni di Satie e Debussy per Alessandra, le sperimentazioni fin dal cuore degli anni '60 incontrando nel suo cammino geni del contemporaneo come Klaus Schulze o Brian Eno per herr Roedelius. Attenzione però: se da una.... |
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22-09-2009 : GREGORIO BARDINI and THIERRY JOLIF |
Collaborazione di gran livello nata sotto il segno dell'interesse comune per la tradizione celtica, fonte d'ispirazione per due nomi importanti del panorama sperimentale: il nostro Gregorio Bardini e il francese Thierry Jolif, meglio noto col nome del suo progetto principale Lonsai Maikov. I due mettono in musica sei liriche tradizionali di origine britannica e tre melodie della medesima provenienza: nove brani che danno corpo a "Kantalon", ovvero "canto" in antico gaelico, ma anche lezione impartita dai druidi. Il tentativo, fatto già in passato da altri autori, è quello di riprendere la musica e i testi del.... |
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31-08-2009 : SUNSET WINGS |
Esordisce per la polacca Wrotycz questo promettente sestetto, proveniente dalla Russia ma localizzato dal profilo myspace tra Königsberg, Kaliningrad e... Torino! Curiosità geografiche a parte, il corposo ensemble (che tocca le dieci unità se si sommano le partecipazioni esterne in studio) si pone nel solco delle dolci e incantate sonorità di compatrioti ben più affermati come Flëur e Caprice, basando il proprio sound su soffici strati di chitarre acustiche che fungono da base ideale per gli interventi di violino, violoncello, flauto etc., in un contesto piacevolmente arioso e mite. Per i testi vengono.... |
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31-08-2009 : ARTESIA |
"Llydaw" è l'antico nome gaelico della Britannia, fosca regione della Francia occidentale celebre in tutto il mondo per i suoi secolari misteri e le sue foreste incantate. Dalle luci e dalle ombre di questi luoghi senza tempo prende vita la musica di Agathe, fondatrice dell'ensemble transalpino Artesia. Il duo originario ha recentemente assunto le forme di un terzetto, grazie all'arrivo della giovane violinista Coralie (chiamata a sostituire la defezionista Gaëlle) e del chitarrista/corista Loïc Cellier, portatori di nuova linfa vitale all'interno di una band che, malgrado gli sforzi e l'assiduo impegno dell'ottima.... |
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05-08-2009 : NEBELHEXË |
Comincia da lontano la lenta evoluzione di Andrea Haugen: dai Cradle Of Filth al monicker attuale un costante cammino verso la sua odierna identità, fatta di sperimentazioni anche nell'ambito ambient, passando per il neofolk di Hagalaz' Runedance fino al primo dei tre album usciti a nome Nebelhexë. Se "Laguz - Within The Lake" risentiva ancora dell'influenza folk, già in "Essensual" la virata verso un suo personale modo di interpretare la darkwave la porta verso territori in cui l'intimo manifestarsi diventa prerogativa artistica. "Dead Waters" è il livello successivo: niente riferimenti.... |
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28-07-2009 : O QUAM TRISTIS... |
Il nuovo full-length degli O Quam Tristis... è un autentico vilipendio nei confronti della tradizione medievale e dell'operato di svariate realtà musicali tedesche che da circa due decenni danno lustro ai secoli più oscuri della storia europea ed alla loro ricchissima ed inesauribile eredità artistica. "Les Chants Funestes", questo il nome della quarta fatica dell'ancor poco noto ensemble transalpino, tenta di sviluppare un discorso riconducibile agli inappuntabili Qntal, unendo sonorità acustiche dal sentore folk e tre voci (due femminili ed una maschile), che hanno la pretesa di apparire solenni.... |
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17-07-2009 : ELANE |
Ripetiamo di continuo come il terzo album di una band debba quasi doverosamente coincidere col conseguimento della piena maturità artistica, ed i tedeschi Elane, a meno di due anni dai buoni responsi ottenuti col valido "Lore Of Nén", tornano con un terzo capitolo che tiene fede alle aspettative, sempre guidati dalla carismatica e capace frontwoman/valchiria Jorane Elane. Il folk epico e solenne tipico del quintetto si tinge di nuovi colori, abbracciando vigorose sferzate rock ed ampliando la gamma delle influenze grazie ad un accuratissimo lavoro in fase di arrangiamento, senza per questo tradire lo spirito delle.... |
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17-07-2009 : VV.AA. |
La label francese definisce 'bolle' le sue produzioni: un termine migliore non esiste per quantificare la fragilità della musica espressa in questo sampler. Se la Prikosnovénie ha accantonato le produzioni più marcatamente goth, non gliene vogliate: il mondo friabile ed etereo che ci offre è così perfetto nelle sue morbidezze che vale la pena seguire con amore questa virata. Bolle dai mille colori dell'iride, ma su toni pastello e neoclassici che abbracciano l'Europa nel suo complesso, esaltando più progetti che sigillano la loro musica nei suoni di soffici ballate o lievi canzoni. Anche l'Italia in.... |
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10-07-2009 : THE MOON AND THE NIGHTSPIRIT |
La grande diffusione del celtic-sound ha le stesse caratteristiche di quella, antica e storicamente nebulosa, del popolo ispiratore. Come i Celti nei secoli civilizzarono a macchia d'olio una vasta superficie europea, così la musica odierna, nel recupero identitario della propria tradizione autoctona, tra le nebbie delle proprie leggende, trova in varie zone geografiche artisti propensi al recupero. La Spagna dei Narsilion, il Portogallo dei Sangre Cavallum, l'Italia degli Ataraxia, la Grecia dei Daemonia Nymphe... Questo solo per citare il bacino mediterraneo: Europa centrale e nordica sono ricche di band che esaltano i suoni antichi,.... |
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03-07-2009 : ROME |
Conforta la conferma che la sensazione di aria nuova percepita in sede di recensione di "To Die Among Strangers", EP di quattro tracce - di cui due inedite - che ha preceduto l'uscita di questo nuovo full-lenght, si palesi subito nell'ascolto di "Flowers From Exile". I detrattori di Jérôme Reuter, che già ipotizzavano dopo i primi album un trend lineare e poco innovativo, seppur di qualità raffinata, debbono ricredersi con gran sollievo nostro, che sulla qualità del progetto Rome non abbiamo mai avuto dubbi. L'album non stravolge ciò che è la modalità artistica di.... |
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