10-07-2009
THE MOON AND THE NIGHTSPIRIT
"Ösforrás"
(Equilibrium/Audioglobe)
Time: (45:00)
Rating : 8
La grande diffusione del celtic-sound ha le stesse caratteristiche di quella, antica e storicamente nebulosa, del popolo ispiratore. Come i Celti nei secoli civilizzarono a macchia d'olio una vasta superficie europea, così la musica odierna, nel recupero identitario della propria tradizione autoctona, tra le nebbie delle proprie leggende, trova in varie zone geografiche artisti propensi al recupero. La Spagna dei Narsilion, il Portogallo dei Sangre Cavallum, l'Italia degli Ataraxia, la Grecia dei Daemonia Nymphe... Questo solo per citare il bacino mediterraneo: Europa centrale e nordica sono ricche di band che esaltano i suoni antichi, dando loro contemporaneità e nuovo vigore. L'Oriente sta affacciandosi timidamente ma inesorabile nel panorama musicale medieval o folk/celtico: Svarrogh in Bulgaria e proprio i nostri The Moon And The Nightspirit sono la punta di un iceberg che audacemente apporta la propria visione del suono nel contesto descritto. Ágnes e Mihàly sono un duo ungherese che affonda la propria matrice culturale e musicale nelle foreste magiare, zona misteriosa e ricca di una storia a noi in parte sconosciuta, ma forte di echi di tradizione guerriera e, perché no, fascinosamente gotica nelle leggende legate al vampirismo. Non è però il nostro caso: "Ösforrás" è l'apoteosi dell'antico mondo ungherese, primevio come ricerche attuali hanno comprovato. Una comunità antica che nomade espande i propri domini, guerriera e leggendaria: di questi messaggi è ricca ogni singola traccia dell'album. Affascinante come le storie che narra, misterioso nei suoi echi sonori, ricchi di concertazioni nonostante i Nostri siano solo in due, ma capaci comunque di costruire trame preziose e fascinose attraverso l'uso di chitarra, basso e zither da parte di Mihàly e violino, percussioni, morin khuur (ennesimo strumento a corde di antica tradizione mongola) e tanti altri strumenti da parte di Ágnes, voce femminile narrante di tutto il disco. La musica è ricca di tutto ciò che ricorda le sonorità orientali, e chi conosce Rajna ed Arcana troverà lo stesso ipnotico fascino, unito alla stessa pagana religiosità solare di progetti come Ordo Equitum Solis, mantrici e cerimoniali, sciamanici nei lunghi fiati delle voci. Veri e propri inni al sole, agli elementi, alle creature che essi accolgono, dalle foreste più buie alle radure assolate, dal mistero della notte e dei suoi pleniluni alla magia potente dei solstizi. Proprio su queste basi si apre l'album: "Álomidö", "Tüzben Születö", così come la title-track, sono ricche di coralità tribali, quasi cerimoniali come nel Nord continentale lo sono i Garmarna. Canzoni ricche di strumentazioni, mai eccessive ma create per far sì che gli strumenti 'cantino' insieme alla voce di Ágnes, ricca di sfumature ed acuta nei momenti in cui, come un'antica sciamana, usa il canto per modulare le sue grida. Contrapposta alla nitidezza virtuosa, in alcune tracce compare invece la voce di Mihàly, roca e greve, potente come un guerriero che intende intimidire; nel gioco di rimando creato dai due l'effetto è sublime. Nove tracce create per incantare, che diventano dieci nell'edizione limitata a 1000 copie, dove nella bonus-track "Csillag-Ös" compaiono anche le voci di Alessandra Santovito (Hexperos ed ex-Gothica), Catarina Raposo (Dwelling) e Saskia Dommisse (Poets To Their Beloved). Quarantacinque minuti di musica che trovano proprio nell'ultima traccia, "Csillag-Ös", l'epilogo ideale, misterioso ed oscuro nel lunare proporsi del suono del woodwinds (simile al flauto di Pan), con la voce che si cala nel ruolo dello strumento a fiato creando una perla di neoclassicismo musicale. Chi già conosce Faun, Corvus Corax, Omnia etc. non può esimersi dal far suo questo album, in sintonia con le band citate ma con il sapore magico che l'Oriente da sempre esercita nell'ascoltare i suoi suoni. Nota finale: i dipinti dell'artwork sono della stessa Ágnes; complimenti anche per questo, la bellezza evocativa ed il sapore di leggenda rappresentano idealmente già dalla copertina il sapore di tutto l'album.
Nicola Tenani
http://www.themoon.equilibriummusic.com/
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