Pagina precedente |
Intervista |
02-03-2009 : ZEROMANCER |
Ci sono voluti praticamente cinque anni per dare alla luce "Sinners International", nuovissimo lavoro per gli Zeromancer dopo l'acclamato ma ormai lontano "Zzyzx". Il combo norvegese non ha deluso le attese ed è tornato con un album frizzante, energico e ricco di sfumature, che riassume alla perfezione il vario background musicale di una band che oggi piace sia a chi ama le chitarre di derivazione nu-metal, sia a chi è cresciuto con una certa musica elettronica alternativa dal forte approccio rock. "Sinners International" è un disco oscuro e complesso (anche nelle tematiche trattate), ma allo... |
|
Intervista |
02-03-2009 : AT THE FUNERAL OF MY VIOLET RABBIT |
La scena musicale oscura nazionale continua a trascinarsi stancamente in attesa di quei riscontri di pubblico che, per motivi dei quali abbiamo parlato sino alla nausea, continuano a non arrivare. Ma un dato positivo c'è: dal sottobosco dell'underground di casa nostra continuano a nascere progetti qualitativamente importanti, anche se spesso e volentieri rivolti a selezionate nicchie di pubblico. Si tratta quindi di un panorama che, nonostante tutto, vive di buona salute sul piano squisitamente artistico, e nel quale le belle sorprese non mancano mai. E per noi della redazione di DARKROOM Magazine scoprire (e di conseguenza portare... |
|
Intervista |
02-03-2009 : THE LAST HOUR |
Siepi altissime che delimitano il labirinto oscuro della mente artistica di Roberto Del Vecchio. Raramente spunta la luce, accecante e radiosa come se l'incombere costante delle tenebre, per una sorta di contrappasso, si irradiasse potente di bagliori vitali. Il dischetto eponimo, uscito da qualche mese, è stato un dono di apertura da parte di un animo sensibilissimo verso frange di pubblico attente a captare, nelle sonorità squisitamente ambientali, segnali psichici di estrema spaccatura verso il proprio passato. Un trascorso che portava il nome di Gothica e che ora vive in due fasi diverse ed opposte: gli Hexperos e The Last... |
|
Recensione |
02-03-2009 : GENCAB |
L'act genCAB (ovvero generation CABLE) è il progetto solista di David Dutton, artista del New Jersey che ribadisce come la scena nord americana sia fondamentale per lo sviluppo di sperimentazioni a cavallo tra electro ed industrial. "II TransMuter" (dove 'II' sta a significare il segno dei Gemelli) è un debut album sorprendente ed eclettico che cita in un sol colpo i vari Nine Inch Nails, Skinny Puppy e FrontLine Assembly in chiave ancora più sperimentale, fondendo queste sonorità con un certo substrato IDM/industrial di assoluto spessore creativo: è il caso della sincopata "FrozenPause",... |
|
Recensione |
02-03-2009 : JÄNNERWEIN |
L'etichetta austriaca Heimatfolk, sub-label della famosa Steinklang Industries, continua la sua opera di promozione di nuove leve del panorama neofolk germanico; così, dopo la recente uscita di "Urdarbrunnen" di Falkenstein, ecco un altro interessante nome all'esordio assoluto: Jännerwein, talentuoso trio proveniente da Salisburgo. I nostri mescolano la lezione neofolk con i retaggi di estrazione folk popolare, accostandosi in parte, e con molta meno ironia, ai cugini Sturmpercht. Echi del retroterra alpestre, oltre ad un inusitato interesse per il cristianesimo delle origini, vanno a segnare i testi, rigorosamente in... |
|
Recensione |
02-03-2009 : THE DEEP EYNDE |
L'imminente ritorno (previsto per la metà del 2009) della band californiana con un nuovo full-lenght è precorso dalla loro label con un 'best of' che ripercorre una oramai sostanziosa carriera. Non dal punto di vista numerico, però: la nuova release sarà infatti la sesta ufficiale e, considerando che la nascita della band di Fate Fatal (voce e frontman fondatore) risale ai primi anni novanta, è palese che lo studio di registrazione non è stato frequentato assiduamente. Ma i palchi sì: i Deep Eynde sono la tipica band da palcoscenico e da sempre i loro tour sono interminabili e generosi,... |
|
Recensione |
02-03-2009 : WACH |
Il duo austriaco Wach giunge al suo secondo full-lentgh, dopo il singolo "The Fear"; finalmente i nostri propendono per un'edizione a tiratura più ampia (il primo album fu stampato in sole 30 copie e se ne attende ancora una ristampa), divisa tra un digipak di formato A5 in 100 copie ed il case standard in 200 esemplari. Come d'abitudine la proposta si basa su un death industrial ambientale, fatto di caliginosi rumori campionati e densi suoni stratificati: le atmosfere nere imperano in tutti i brani, i clangori di catene e ordigni metallici scatenano ritmiche rotte e orrorifiche, sottofondi ideali per luoghi umidi invasi da... |
|
Recensione |
02-03-2009 : VV.AA. |
La Caustic è una label di appartenenza iberica votata, in linea di massima, alla diffusione e produzione di artisti spagnoli. Il buon successo del primo volume della compilation in esame ha generato la volontà di suggerire una selezione di brani prodotti da artisti votati per lo più ai suoni industriali, con propensione verso il sound marziale, l'ethereal o il dark-folk in genere. Delle dodici tracce selezionate (più una piccola intro ed un momento finale oscuro ed industriale) ben dieci sono di natalità iberica, con l'eccezione di due ospiti voluti: gli argentini Kutna Hora (quindi cugini d'idioma) e i... |
|
Recensione |
02-03-2009 : LUX ANODYCA |
I parmensi Lux Anodyca sono un quartetto nato nel 2006 per mano di Redux (amico del buon Angelo Bergamini e collaboratore dei Kirlian Camera dal 2007) e della moglie Claudia Morel, e l'autoprodotto "Alienica" rappresenta il primissimo parto ufficiale per questa nuova creatura del sottobosco nazionale. Gli stessi membri della band citano fra le proprie influenze gli amici Kirlian Camera (e le SPECTRA*paris di Elena Alice Fossi), assieme a nomi quali Current 93, Kraftwerk, Angelo Badalamenti, Swans, Sol Invictus, Massive Attack, Nick Cave etc., ed il sound di Lux Anodyca si rivela in effetti piuttosto vicino a certe cose dello storico... |
|
Recensione |
02-03-2009 : BIONIC ANGEL |
Negli ultimi tempi la commistione tra cadenze metal e sonorità sintetiche sembra andare parecchio di moda, ma i risultati fino ad oggi raggiunti da questo giovane trend e dai suoi innumerevoli discepoli, da un punto di vista meramente artistico, risultano tutt'altro che soddisfacenti. Non bastavano, tra l'altro, le ultime prove (tutte mediamente insufficienti) di Jesus On Extasy, Artifact, Deathstars e soci vari... dovevano arrivare pure questi Bionic Angel a guastarci le feste! Tamarro e sconclusionato quando basta per farsi detestare già durante lo scorrere dei primissimi brani, "Digital Violence" rappresenta... |
|
Pagina precedente |