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LiveReport
01-03-2010 : ATARAXIA
"Felice chi possiede, fra gli uomini, la visione di questi Mysteria; chi non è iniziato ai santi riti non avrà lo stesso destino quando soggiornerà, da morto, nelle umide tenebre." (Inno omerico a Demetra 480-482) Non è azzardato equiparare un concerto degli Ataraxia, questi Ataraxia, ad un mistero eleusino: Francesca Nicoli sacerdotessa che introduce, tramite la sua voce, il pubblico nei misteri sonori celebrati da Vittorio Vandelli, Riccardo Spaggiari, Giovanni Pagliari. Tutti validi motivi per essere ancora una volta sotto il palco della band emiliana, mai paghi del loro voler guardare ancora...
 
LiveReport
01-03-2010 : ULVER + Void Ov Voices
Gli Ulver, una delle più coraggiose band in circolazione, approdano per la prima volta nella loro carriera in Italia, e più precisamente a Torino e Ravenna. Sono molto curioso di valutare quale tipo di spettacolo propinino attualmente i norvegesi, dopo aver sperimentato negli anni numerosi stili e contaminazioni, per un sound in costante evoluzione. Si dice che abbiano completamente accantonato i suoni black metal che li avevano caratterizzati agli esordi, quando col debut "Bergtatt" erano giunti, a detta di molti, all'apice della composizione e allo zenit del suddetto genere. L'abbandono in fase live di queste...
 
Recensione
01-03-2010 : WAVES UNDER WATER
Nel maggio dello scorso anno abbiamo fatto la conoscenza dei Waves Under Water attraverso un promo a tre tracce atto a presentare agli addetti ai lavori il sound di questo giovane act (la cui nascita, lo ricordiamo, risale all'ottobre del 2007), in vista di un debut-album previsto per inizio agosto 2009. L'album d'esordio del trio di Stoccolma (Angelica Segerbäck alla voce, Johan Svärdshammar al basso, synth e seconda voce e Rickard Kretschmer alla batteria per i live, cui va aggiunto l'apporto di Ursula Ewrelius, addetta ai synth nei concerti) è infine uscito due mesi più tardi del previsto, ma a parte questo, quel...
 
Recensione
01-03-2010 : HALO MANASH
Nelle scorse settimane ci siamo addentrati nel misterioso mondo della finnica Aural Hypnox e del suo progetto di punta, Halo Manash, ripescando un paio di lavori del 2008 del combo guidato da Antti Haapapuro (titolare dell'etichetta stessa); ora chiudiamo idealmente il cerchio con "Taiwaskivi", ultima uscita firmata dall'act scandinavo rilasciata in due edizioni differenti, limitate a 500 copie ciascuna ed entrambe racchiuse nel pregiato formato cardbord rifinito a mano (vero trademark delle uscite su Aural Hypnox): una 'standard' ed una dove, oltre al CD, sono inclusi due begli inserti grafici ed un DVD. Fortunatamente possiamo in...
 
Recensione
01-03-2010 : ISOMER
'Pochi ma buoni' potrebbe essere un motto adatto alla modalità produttiva della Tesco Organisation. L'etichetta di Mannheim non si lascia andare al mito della quantità, preferendo dare spazio a uscite di progetti cresciuti in seno, 'ospiti' di nota fama e pubblicazioni dei padroni di casa (leggi Genocide Organ). Isomer appartiene alla prima categoria e sigla la sua terza presenza presso l'etichetta teutonica. Da circa dieci anni a questa parte l'australiano David Tonkin (titolare del progetto) ne ha fatta di strada, ma le evoluzioni continuano a farsi sentire anche nel nuovo "Face Toward The Sun", qualitativamente...
 
Recensione
01-03-2010 : ENGELSSTAUB
Il ritorno del trio tedesco è oramai imminente: un nuovo full-lenght è quasi pronto (dovrebbe contenere sei tracce tutte inedite, ma ancora il condizionale è d'obbligo) e la Apollyon prepara il terreno ristampando "Ignis Fatuus: Irrlichter" in una confezione digipack nel formato DVD molto elegante. Un ritorno atteso, anche se il trio teutonico non ha mai pienamente ricevuto gli onori meritati, relegato a quel limbo speciale di chi della propria musica ne fa un'espressione 'aperta' in un mercato che spesso vuole etichette e generi ben definiti. Apollyon poteva scegliere di ristampare l'ultimo full-lenght...
 
Recensione
01-03-2010 : DER BLUTHARSCH
Terzo capitolo nella nuova era di Der Blutharsch, da tempo alla ricerca di un'identità nei meandri della rock music. E con questo album possiamo dire che l'identità è stata finalmente trovata: rispetto al passato "Flying High!" presenta tracce dalla definizione chiara, laddove i precedenti lavori si perdevano in un blocco uniforme di suoni segnato da una paradigmatica assenza di titoli. Il filo conduttore del disco è una nera base strumentale spesso battuta da percussioni soffocate nell'oscurità, la cui incisività emerge soprattutto nelle tracce 2 e 4. Le chitarre, che agiscono in...
 
Recensione
01-03-2010 : AERE AETERNUS
Il progetto Aere Aeternus è attivo sin dal lontano 1996, ma definire frammentata la sua carriera è dire poco: dall'anno della formazione al 2008, infatti, le uniche presenze sul mercato sono state il demotape "Lammoth" (edito nel '97 dall'italiana Black Tears), uno split-CD a tre in compagnia di Hollowing e Metanemfrost ("The Obsolete View", rilasciato dall'americana The Rectrix nel 2003) e, infine, l'esordio sulla lunga distanza "Humanity Needs No Funeral" del 2008, oggetto della nostra recensione, il cui recupero a posteriori è volto ad approfondire la conoscenza della valida etichetta...
 
Recensione
01-03-2010 : IRON FIST OF THE SUN
Debutto in CD per il progetto di Lee Howard, nuova leva della power-electro più ruvida proveniente da Birmingham, UK. "Behavioural Decline" trova linfa vitale in alcuni grandi nomi della scena inglese come Grey Wolves e Con-Dom, ripercorrendone almeno in parte le direttive di base. La struttura dei brani è alquanto semplice, basata su un generatore elettronico di rumore lineare distorto, a cui si aggiungono in alcuni frangenti ulteriori assalti sonori che rimpolpano e amplificano la violenza dell'album. Ruoli importanti vengono ricoperti sia dalla voce, anch'essa distorta e brutalizzata come tradizione comanda, che dai...
 
Recensione
01-03-2010 : AD INFERNA
Un debutto oramai perso nelle nebbie dei ricordi (era il 2002 quando "L'Empire Des Sense" uscì per la piccola e da tempo defunta Last Episode), e dopo sette anni l'act francese torna in studio per riproporsi con una veste ristrutturata ed ambizioni ben riposte. Di certo non con l'opener: la cover di "Fade To Grey", tormentone pop-wave di Steve Strange, passato da troppe mani senza mai che quell'atmosfera eros-dance venisse più, anche solo in parte, ricreata. Perdonati per la cover, le undici tracce successive sono frutto di un buon crossover tra Electro Body Music, metal e synth-wave oscura. L'alone che...
 
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