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Reception

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Intervista
22-02-2010 : DEUTSCH NEPAL
Parlando con Lina Baby Doll (al secolo Peter Andersson) svettano subito due parametri con cui confrontarsi: l'industrial e l'alcool. Se il primo tema è in fin dei conti la ragione della nostra intervista, l'altro è un divertimento costante che sembra scorrere a fiumi nella vita del buon Peter. Così, tra una massiccia dose di goliardia ad alto tasso etilico, emergono considerazioni importanti sulla scena post-industrial, provenienti dalla voce di uno che ha contribuito a gettarne le basi e che non nega - tra modestia e risate - qualche perplessità per il futuro. Un futuro sempre più pieno di produzioni che...
 
Recensione
22-02-2010 : BIRCH BOOK
Smessi (si spera solo momentaneamente) i panni di In Gowan Ring, B'eirth ha dato vita ad un nuovo progetto che ha preso forma ormai da ben cinque anni. Da allora di strada ne è stata fatta, ma Birch Book giunge a questa sua terza fatica mantenendo intatte le peculiarità di partenza, solo segnate adesso da una strumentazione più ricca. Lo stile del menestrello statunitense punta ancora una volta alla rivisitazione di un folk ancestrale, fatto di semplici e magnetici giri di chitarra acustica efficacemente enfatizzati da una voce calda e morbida. All'impianto di base vengono aggiunti la classica armonica a bocca, già...
 
Recensione
22-02-2010 : DIORAMA
In attesa di pubblicare a marzo il sesto studio-album "Cubed", il quartetto tedesco capitanato da Torben Wendt rilascia un singolo apripista a sette tracce che interrompe un silenzio durato tre anni. La band di Reutlingen si ripresenta al pubblico in forma smagliante: "Child Of Entertainment", qui presentato in ben cinque differenti letture, è un eccellente singolo che nella versione album (definita 'cubed') si presenta ritmato con stile, piacevolmente melodico, perfetto nei cantati e nel superlativo refrain ed impeccabile negli arrangiamenti: l'ennesima dimostrazione della classe del quartetto e della grandezza del...
 
Recensione
22-02-2010 : STUPRE
La francese Cortex Records, già nota per aver dato asilo a connazionali come Wired Brain, Neon Cage Experiment e Skoyz, gioca nuovamente in casa pescando dal nulla questi Stupre, duo di Strasburgo (nato da una costola dei F.Y.D.) che sta già mietendo parecchi consensi a livello di recensioni in giro per il mondo. E si tratta di consensi meritati, perché Narcisse (voce) e la sua controparte femminile Verge (macchine), pur senza inventare e/o rivoluzionare alcunché, nel loro disegno perverso recuperano come si conviene la lezione dei più inquietanti Skinny Puppy e quella del più malato Velvet Acid...
 
Recensione
22-02-2010 : GREGORIO BARDINI & GERSTEIN
Quando parliamo di Maurizio Pustianaz (titolare unico del progetto Gerstein dal lontano 1984) e di Gregorio Bardini (attivo musicalmente sin dalla metà degli anni '80, quando militava nei Thelema), ci riferiamo ad artisti che definire navigati appare persino riduttivo. E chi segue la scena anche e soprattutto sul web saprà sicuramente che il torinese Maurizio è stato uno dei fondatori - assieme a quel Marc Urselli da noi recentemente intervistato - della storica rivista Chain D.L.K., ancor oggi attiva. Proprio una recensione per tale magazine è stata l'occasione per Maurizio di ricontattare a distanza di vent'anni...
 
Recensione
22-02-2010 : FRANCIS AND THE PHANTOMS
I Francis And The Phantoms sono un progetto parallelo del gruppo punk Soglia Del Dolore, allorché il cantante Francis Tami, dopo aver collaborato con un pezzo in friulano al disco "Lingua" degli In The Nursery, decide di intraprendere una nuova avventura basata sull'uso esclusivo del suddetto linguaggio. Una scommessa dai risvolti non semplici, e quindi apprezzabile qualunque dovesse essere il risultato raggiunto; se infatti la lingua italiana, come del resto tutte quelle latine, è già difficile da assemblare con la musica per metrica e melodia (e come conseguenza il testo deve spesso ripiegare su parole...
 
Recensione
22-02-2010 : ANDREAS GROSS
Nonostante possa apparire come una band raminga nell'oblio degli 80's, se scoperta per caso in una giornata di ricerche Last-fmiane, magari celata tra le righe del roster della 4AD, questo progetto è decisamente più giovane, pur avendo già quattro album all'attivo prima di questo "We Like Ghost Girls" (realizzati al ritmo di uno ogni 12 mesi a partire dal 2005). Dalla mente dell'omonimo cantante/tastierista, offrono al vostro udito una proposta di sensuale dream-pop bagnato da respiri shoegaze e ballad più struggenti. Potrebbero ricordare i Cocteau Twins privati delle loro chitarre più dissonanti,...
 
Recensione
22-02-2010 : ASPECTEE
Disco di debutto per Aspectee, progetto tedesco capitanato da Michael Frenkel, già attivo nelle vesti di Evoke Scurvee. A prendersi cura del prodotto è una promettente etichetta statunitense di cui sentiremo parlare spesso: la First Fallen Star, nata circa un anno fa. "Morben" si divide in nove tracce, tutte strettamente collegate al panorama dell'ambient oscura, con echi che rimandano soprattutto ad un Lustmord meno aggressivo. Le basi elettroniche lineari fanno da sfondo e supporto per ulteriori droni stratificati, a volte enfatizzati da rumori di varia natura e provenienza, forse frutto di campionamenti. Vengono...
 
Recensione
22-02-2010 : CAGES
Cages, ovvero le gabbie. Metafora appropriata per un combo che le gabbie le vuole distrutte, almeno quelle artistiche, per mostrare la propria musica senza limiti mentali a chi sa recepire oltre la canonica espressione sonora, captando segnali, suoni, timbri vocali che seguono linee non convenzionali. Da Buffalo negli States la voce di Nola Ranallo, unita all'impostazione musicale (soprattutto di tastiera e chitarra) di David Bailey, giunge a noi con questo nuovo album registrato qualche tempo fa, ma che ha atteso due anni per vedersi prodotto dalla Cold Spring. Con la partecipazione di Steve Baczkowski al sax (musicista con cui Nola...
 
Recensione
22-02-2010 : ONE FOR JUDE
Il nostro primo incontro con il trio transalpino fu in occasione della ristampa di "Figures" ad opera della russa Infinite Fog Records: una band che nella sua esistenza ha gravitato quasi esclusivamente nel mondo delle autoproduzioni e che oggi giunge alla sesta release, che per la cronaca ha il valore celebrativo del primo decennio artistico degli One For Jude. "Bonheur Dynamique" ripercorre (pur essendo composto da nove brani inediti) una carriera di luci ed ombre sovrapposte lasciando di nuovo un gravoso senso di aspettativa, in parte delusa per una maturità alla portata dei musicisti ma non ancora guadagnata....
 
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