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Reception

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Intervista
13-04-2010 : BABYLONIA
Chi dedica i propri ascolti prevalentemente ai gruppi del settore electro, siano essi EBM piuttosto che harsh, synthpop o IDM, si sarà certamente accorto di come gran parte di essi si preoccupi accuratamente di ottenere una continuativa esposizione mediatica attraverso un cospicuo numero di uscite discografiche, spesso e volentieri tutt'altro che indispensabili. Che si tratti del remix-album di turno privo di motivi d'interesse anche per il fan più incallito o delle 57 uscite annuali di Leæther Strip fra raccolte, rarità, EP, side-project etc., poco importa: è un segno di questi tempi, i nostri, che ci...
 
Recensione
13-04-2010 : ACCESS ZERO
Nonostante una crisi del mercato discografico sempre più tangibile l'americana A Different Drum non molla, continuando a sfornare talenti in ambito synthpop & affini e confermandosi label di riferimento per tali sonorità, specie se si intende uscire dal giro dei soliti noti. Gli ammirevoli sforzi dell'etichetta (che ha dato una meritata chance anche ai nostri Blume e che offre le sue valide produzioni a soli 12 dollari cadauna) conducono spesso e volentieri gli acquirenti alla scoperta di nuove realtà di assoluto valore: è il caso degli Access Zero, quartetto di Phoenix (Arizona), qui al debutto sulla lunga...
 
Recensione
13-04-2010 : STRANGE2
Il pianoforte come residuo terreno di un romanticismo senza tempo che può e DEVE ancora esistere, anche quando, come in "Ciclos", è contrapposto a geometriche mutazioni progressive di sintetizzatori. Può accadere allora che lo spartito ed il pentagramma coesistano con i software e su siffatti dualismi contorti poggi la musica composta dal catalano David Jornet, a.k.a. Strange2. Le nuove strade percorse da Mr. Jornet si inquadrano su moderni concept striscianti in ambito 'intelligent sound' che portano in sé non più solamente evoluzioni acrobatiche da consolle in chiave psycho-noise ma, anzi,...
 
Recensione
13-04-2010 : THE BIG WHITE RABBIT
Negli ultimi anni la scena genovese ha regalato più di una realtà alla nostra scena, e The Big White Rabbit, progetto nato dalla mente e dalla penna di Max Sobrero, è l'ennesimo nome da appuntare proveniente dalle terre liguri. Un solo-project che dal vivo diviene un quartetto grazie all'apporto di ex-membri di nomi noti della scena indie genovese come Cut Of Mica, Meganoidi, White Ash e Temple Of Deimos, per un esordio che, come giustamente recitano le note ufficiali, ha come influenze più evidenti Nick Cave, Pixies, Gun Club e Tom Waits, ma che a nostro parere si avvicina parecchio alle atmosfere del fondamentale...
 
Recensione
13-04-2010 : LE SILENCE DES RUINES
Dopo avere ben accolto il nuovo full-lenght del duo iberico Persona, torniamo ad occuparci della loro etichetta Marbre Negre, che nell'occasione ci presenta l'EP di debutto per Le Silence Des Ruines, progetto di quel Nicolas F. già attivo con l'altro solo-project Jörvallr (è di pochi mesi fa lo split-CDr con protagonisti l'artista dell'Alsazia ed il nostro J Orphic "Propaganda '900", edito dalla SkullLine). L'esordio ufficiale per Le Silence Des Ruines, racchiuso in una pregevole confezione A5, è stato prodotto in soli 100 esemplari numerati a mano e viene rilasciato in forma di CDr professionale, alla...
 
Recensione
13-04-2010 : ICYDAWN
"A Personal Collection Of Demo(n)s" sintetizza il gran lavoro messo a punto dalla svizzero Sasha Rovelli nelle vesti di Icydawn, lungo una carriera ormai più che decennale e ricca di produzioni ultralimitate su nastri e CDr. La raccolta permette di attraversare tutti gli stili cui l'autore ha fatto riferimento nel corso del tempo, citando il passato pur cercando sempre di aggiungere un tocco di personalità in ogni singolo pezzo. Buona parte del materiale si attesta in territori post-industriali finalizzati a creare atmosfere tetre e cupe tramite ossessivi giri circolari che ripetono ritmicamente rumori inquietanti,...
 
Recensione
13-04-2010 : JULIEN-K
Il gusto inebriante del mainstream Ryan Shuck e Amir Derakh l'hanno assaporato nel momento in cui, membri della band Orgy, hanno avuto significativi riscontri tra botteghini sold-out durante il tour insieme ai Korn negli anni precedenti e posizioni decorose al top della Dance Music Chart e della Modern Rock Chart, soprattutto con la cover dei New Order "Blue Monday". Ma ai due giovani chitarristi mancava qualcosa, il senso di sfida che a volte si innalza al di sopra delle vette acquisite. Apprezzabile in chi, trovato il successo già ai primi scalini saliti nella carriera, opta per tornare sui propri passi e scalare la stessa...
 
Recensione
13-04-2010 : GINGER LEIGH
Confesso di non aver mai sentito parlare di questo curioso progetto americano con alle spalle varie autoproduzioni in CDr (tutte apparentemente sold-out) e, ad oggi, ancora senza un'etichetta che se ne prenda cura. Mister Leigh assorbe nel suo disco una quantità spropositata di stili divergenti e li dosa in una serie di frammenti sonori che diventano le tappe di un viaggio attraverso tempi e spazi lontani. Le ritmiche sono il mezzo preferito per creare scenari diversi: tribalismi, basi secche e giri funky si mescolano a melodie accennate, campionamenti, litanie, urla, rumori ed altri ammennicoli che il Nostro intreccia ed estrae da una...
 
Recensione
13-04-2010 : SLEEPERCELL
Otto tracce non sono sufficienti per entrare nel mondo di SleeperCell, specie se vi siete persi il suo precedente full-lenght: un limbo di misteri per un artista che non lascia trapelare nulla di ciò che è. Solo ciò che è la sua musica: percorsi in caverne sonore ovattate dove la luce (se arriva) è fioca e pallida, malata. IDM cedevole e fragile che si pone aliena esaltando solitudini, incomprensioni umane e piccoli inferni quotidiani. Terribile nel noise digitale di "Black Parlor Murder", lenta e rigorosamente geometrica tra sottili ricami di chitarra e dub ambientale acida e lisergica. Cavernosa...
 
Recensione
13-04-2010 : INTERFERENZE
Parliamo di un progetto nato per mano di due artisti toscani: Giacomo Salani (voce, chitarra e basso) e Luca Facci (synth/piano/programming), freschi di questa doppia release masterizzata direttamente a Los Angeles, prima di partire alla conquista dell'Europa (ove già vantano una fetta di appassionati, tanto da indurli a rilasciare "1.2", ma di questo parleremo più avanti) dopo una militanza abbastanza affermata nell'underground italico. Una sorta di concept album di decadenza e melanconia che, a quanto dichiarato, viene introdotto già dai titoli delle composizioni e si presta ad una interpretazione duplice,...
 
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