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Reception

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Intervista
06-04-2010 : ISOMER
L'Australia è sempre stata una terra foriera di grandi musicisti e, per quanto possa sembrare strano a chi non è solito frequentare la scena più dura, da lì provengono anche fondamentali progetti industrial. Dagli anni '80 ad oggi sono tanti i nomi che hanno rimpinguato le file del settore, e molti di questi hanno aggiunto tasselli fondamentali e indimenticabili per chi ama questo genere. Isomer rappresenta in un certo qual modo la punta dell'iceberg: uno degli ultimi arrivati insomma, ma che sta lì a testimoniare la continuità col passato tramite dischi di primo livello. Nato all'inizio del nuovo...
 
LiveReport
06-04-2010 : LEVINHURST
Chissà che effetto ha fatto a Lol Tolhurst ritrovarsi nuovamente in un locale più raccolto, come nel periodo in cui tutto era ancora da costruire per la band che lo avrebbe poi reso famoso... girare il luogo in cui ti esibirai senza trovare file chilometriche, banchetti del merchandising e quant'altro. Una sorta di ironico gioco dell'oca con tanto di casella "torna al via" dopo che con i dadi credeva di aver fatto un bel po' di percorso. E al Blackout infatti nemmeno c'è una vera e propria coda di gente al cancello, se non 5/7 minuti prima della vera apertura. Solo gruppi sparsi di persone che dialogano serafici...
 
Recensione
06-04-2010 : CRYO
Avevamo già parlato in termini più che positivi del progetto di Martin Rudefelt un paio d'anni or sono in occasione dell'eccellente EP "Mixed Emotions" (che seguiva il valido debut album del 2006 "Cryogenic"), ed oggi ritroviamo l'artista svedese con l'atteso secondo full-lenght. Se già l'EP di cui sopra aveva confermato il nome Cryo fra quelli da tenere maggiormente d'occhio nel sensazionale panorama electro svedese, il nuovo album dovrà necessariamente proiettare il progetto del buon Martin (fondato nel 2002, lo ricordiamo) al top delle nuove leve della scena sia per qualità e...
 
Recensione
06-04-2010 : THE SYNTHETIC DREAM FOUNDATION
Torniamo a parlare del progetto principale di Brett Branning, artista della Florida (attivo anche come Abandoned Toys ed Ephemeral Mists) che abbiamo conosciuto in occasione del precedente opus a firma The Synthetic Dream Foundation "Behind The Gates Of Horn And Ivory" nell'estate del 2008. Se già col precedente album il Nostro ci aveva convinti, dopo aver dato una netta svolta al proprio sound già nel 2006 col valido "Tendrils Of Pretty", il nuovo capitolo della sua carriera si pone come ponte ideale proprio fra le ultime due release, e non solo per i due remix di brani ripresi dal disco del 2006. Anzitutto...
 
Recensione
06-04-2010 : MT. SIMS
Cosa rende grande un musicista? Quali doti deve saper coniugare nel tempo? Innanzitutto la non staticità anche dopo un consenso raggiunto, mettendosi in discussione senza cadere nella trappola di rendersi amorfo anche quando la stampa ed il pubblico lo hanno sostenuto. Nel caso di Mt. Sims, con riferimenti musicali nati lontani nel tempo glorioso in cui si scrivevano le pagine storiche del dark, le difficoltà aumentano ed ancora più complesso risulta il percorso che porta il musicista a dare di sé un'immagine fresca e non stantia. Perché il nostro Matthew si diletta a comporre canzoni con odori forti che...
 
Recensione
06-04-2010 : BLUME
Grazie all'incontro 'virtuale', tramite myspace, il febbraio 2009 è il momento in cui la carriera dei Nostri (formatisi solo l'anno prima) trova quella sliding-door che, nel momento in cui si apre, va varcata senza titubanza: il contratto con l'etichetta A Different Drum. Una label importante quella statunitense (nel suo roster, che ha lanciato un'infinità di act prevalentemente synthpop, sono transitati Elegant Machinery, De/Vision, T.O.Y., Iris e Daybehavior, giusto per citare alcuni nomi che sicuramente molti nostri lettori conoscono), e nel finale d'anno il 'flirt' si concretizza con la pubblicazione del debut "Rise...
 
Recensione
06-04-2010 : ATTRITION
Pubblicato originariamente nel 1995 dalla storica etichetta Hyperium, "Ephemera" rappresenta una delle tante e felici devianze degli Attrition dai loro suoni più canonici e per alcuni aspetti oggigiorno un po' desueti. Le cinque lunghe tracce incluse nel dischetto lasciano spazio agli spunti più vari, mantenendosi aderenti ad un'elettronica cupa e d'atmosfera, comunque distante dai canovacci dark ambient dei nostri giorni. L'oscurità viene creata con temi di tastiera a cui vengono accostate basi ritmiche non danzabili, a tratti sincopate o addirittura dall'andamento tribal. Di frequente vengono aggiunti dei temi...
 
Recensione
06-04-2010 : ARTCORE MACHINE
Nato lo scorso settembre dalle menti di Moreno Padoan e Roberto Beltrame (rispettivamente frontman e bassista dei più noti BEMS), il progetto Artcore Machine debutta ufficialmente con questo breve EP in free-download. A differenza di quanto fatto coi BEMS in ambito industrial-rock, i due musicisti di Rovigo indirizzano le sonorità - esclusivamente strumentali - di Artcore Machine verso un'elettronica sperimentale capace di colorarsi di tinte industrialoidi, ben prodotta e forte di un piglio cervellotico che ben si sposa ai suoni prescelti. Se l'opener "T.E.T.S." si presenta cerebrale ed incalzante, arricchita da...
 
Recensione
06-04-2010 : AKASHA PROJECT
Suona quasi naturale l'unione artistica tra l'etichetta Klangwirkstoff Records e Akasha Project (progetto di lunga data capitanato da Barmin Schulze), dato che entrambi hanno al centro della propria produzione il concetto di ottava cosmica trasposto per frequenza e velocità nei suoni elettronici. In tale frangente Barmin lega l'armonia ai quanti degli atomi di idrogeno, estrapolandone nei tempi la qui presente sinfonia. Per approfondire tali concetti - non proprio immediati - vi rimandiamo ai siti dell'etichetta e dell'artista tedesco, i quali vi forniranno tutte le spiegazioni tecniche del caso. La parte più importante per un...
 
Recensione
06-04-2010 : JUDITH
Talvolta è capitato che sulle pagine della nostra rivista web ci si sia occupati di band che non appartengono propriamente a quelli che sono i canoni della musica oscura che abitualmente intendiamo (anche se è necessario premettere che talvolta ci sono melodie o interi brani di artisti che per tradizione o convenzione non rientrerebbero in alcune delle nostre 'Room', ma non per questo non gli si può additare il fatto di essersi accostati a sonorità oscure di vario tipo). Il caso dei Judith, band di quattro elementi proveniente dalla provincia di Venezia, rispecchia in pieno questo concetto, dal momento che la loro...
 
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