Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

06-04-2010

ARTCORE MACHINE

"De[con]struction EP"

Cover ARTCORE MACHINE

(Xonar Records)

Time: (16:41)

Rating : 7

Nato lo scorso settembre dalle menti di Moreno Padoan e Roberto Beltrame (rispettivamente frontman e bassista dei più noti BEMS), il progetto Artcore Machine debutta ufficialmente con questo breve EP in free-download. A differenza di quanto fatto coi BEMS in ambito industrial-rock, i due musicisti di Rovigo indirizzano le sonorità - esclusivamente strumentali - di Artcore Machine verso un'elettronica sperimentale capace di colorarsi di tinte industrialoidi, ben prodotta e forte di un piglio cervellotico che ben si sposa ai suoni prescelti. Se l'opener "T.E.T.S." si presenta cerebrale ed incalzante, arricchita da passaggi nervosi di buon effetto, la seguente "Speedddream" alza il tiro col suo incedere vorticoso e groovy, un attimo prima di una gustosa impennata industriale. Buone le trame tese e macchinose di "Rush", capace di pregevoli passaggi ambientali, ma il momento migliore gli Artcore Machine ce lo riservano per il finale: "Monster" è, appunto, un mostro cibernetico intricato e multiforme le cui soluzioni mettono in evidenza tutto l'estro e l'eclettismo del duo, per un risultato duro, ruvido e folle. Poco più di un quarto d'ora è sicuramente poco per dare indicazioni precise, ma nelle quattro tracce dell'EP i Nostri mettono comunque in mostra qualità e buone idee, e la speranza è quella di ritrovarli presto alle prese con un full-lenght, fiduciosi che l'evoluzione del progetto saprà trovare sbocchi interessanti.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/artcoremachine

http://www.myspace.com/xonar.label