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Intervista |
28-04-2010 : KLAMMHEIM |
Il cuore dell'Austria, la Stiria, è il punto in cui sentimenti profondi si esaltano nei paesaggi meravigliosi di una Natura ancora viva come le liriche di Dea, leader, voce e songwriter dei KlammHeim. Elegie delicate, spesso affrante ma che, anche nel soffermarsi su temi dolorosi come la morte o la disperazione, mantengono un forte profumo di garbo romantico: non sempre il neofolk ha la capacità di magnificare in tale maniera l'animo poetico scegliendo sentieri diretti e crudi. Questo rende onore ai Nostri, quattro persone convinte di poter senza mezzi termini imporre le proprie idee, sedurre con le proprie canzoni, conquistare... |
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Recensione |
28-04-2010 : ENDLESS SHAME |
Esistono diramazioni dei vari filoni musicali (soprattutto nel settore metal) dove il semplice esercizio di stile può finire per pagare, e nell'ambito della musica oscura gli esempi non mancano, specie se pensiamo a generi quali neofolk, dark ambient e, nel caso specifico del versante electro, la cosiddetta harsh-EBM. Un simile discorso è inapplicabile al synthpop, dove è invece fondamentale avere anzitutto buone canzoni: senza quelle, il semplice esercizio di stile produrrebbe solo piattezza inappetibile, perché parliamo di lavori rivolti ad un pubblico ben abituato che raramente si dimostra 'di bocca buona' come... |
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Recensione |
28-04-2010 : VEDAN KOLOD |
Esiste una terra lontana dagli spazi immensi dove la Natura è ancora regina del paesaggio. Terra dove i viandanti, uscendo dai villaggi, trovano ancora alberi propiziatori a cui lasciare doni agli spiriti locali per chiedere fortuna e protezione durante il viaggio. Terre dove, al confine con la Mongolia (la Tuva), il popolo locale ha chiesto al governo russo di non giungere con le nuove linee ferroviarie per rimanere in un isolamento che li mantenga fedeli alla propria matrice terrena, tra medicina e culti sciamanici, animali totemici e canti millenari. Una Terra dove il martello soffocante dello stalinismo non è riuscito a... |
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Recensione |
28-04-2010 : ZWIERZE NATCHNIONE |
Cover artwork in cartoncino rigido probabilmente riciclato (ed è un bene), informazioni in polacco e quasi nulla sul web per fornirvi, come nostra consuetudine, il più ampio spettro informativo possibile sull'artista e sul lavoro in esame. Questa è la premessa per illustrarvi la prima reazione all'arrivo di questo dischetto dalle brughiere polacche. In questo caso non è quindi possibile fornire informazioni accurate, e qui sta la bellezza di questo 'lavoro', che spesso permette di estraniarsi dal mondo per dedicarsi unicamente alla musica, interpretarla, capire cosa l'artista vorrebbe comunicare e, quando... |
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Recensione |
28-04-2010 : VV.AA. |
Che la scena (neo)folk italiana avesse delle sue peculiarità che la rendono diversa da tante altre correnti era cosa provata da anni, ma ancora nessuno aveva tentato di prenderne formalmente parte in questo senso, almeno fino all'uscita di "Folk Studio", lavoro che sintetizza programmaticamente valori e qualità di un genere Nostro, ormai distante sia dal neofolk delle origini che dalle divagazioni germaniche e marziali. Questa compilation, stampata su vinile 10", è il primo di una serie di volumi che vedranno in rassegna band unite dalla volontà di riproporre suoni che uniscono passato e futuro,... |
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Recensione |
28-04-2010 : KHAMSA KHALA |
Al centro delle architetture di questo ennesimo, particolare combo di natura elettronica, il Marocco. Don Poe (il cui unico progetto precedente, Deathpile, è sconosciuto al nostro pubblico) e Neville Harson (i sei album con i Mandible Chatter lo identificano meglio per un ambito sperimentale) insieme scelgono di dare un'impronta - che ha il valore del dono - alla musica mediorientale, che entra con prepotenza nel loro campo di ricerca elettronica. La fusione potrebbe apparire estrema e senza senso per la provenienza statunitense dei due, eppure proprio nel loro stato, il Colorado, nascono le affinità tra le due culture,... |
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Recensione |
28-04-2010 : ROUGHHAUSEN |
Chi ci segue con più attenzione conoscerà di certo almeno le recenti gesta di Roughhausen, progetto electro/industrial/rock di quel Jeff Stoddard che negli anni '90 fu chitarrista dei fondamentali Front Line Assembly e dei relativi importanti side-project Will e Decree. Abbiamo infatti già parlato in due occasioni delle uscite dell'artista canadese trapiantato a Taiwan, e torniamo a farlo con questo dischetto promozionale (destinato solamente a radio, club e DJ) che segna il suo esordio presso il mercato americano sotto l'egida della Shinto, valida etichetta (a noi già nota per alcune ottime compilation,... |
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Recensione |
28-04-2010 : DENSE VISION SHRINE |
Tra i tanti progetti paralleli del prolifico Karsten Hamre svetta un nome di vecchia data come Dense Vision Shrine, moniker nato in modo rocambolesco all'inizio del nuovo millennio e ancora vivo dopo vari anni di produzioni. "Time Lost In Oblivion", nuovo lavoro limitato a 1000 esemplari (da non confondere con la raccolta dal titolo simile "Lost Time In Oblivion"), è strutturato attraverso dieci capitoli conclusi da un DVD allegato alle prime 500 copie prodotte. L'album è uscito lo scorso luglio in contemporanea con "Through The Eyes Of A Stranger", altro disco firmato da Karsten, prodotto sempre... |
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Recensione |
28-04-2010 : FACTORY OF DREAMS |
Ad appena poco più di un anno di distanza dal debutto "Poles" i Factory Of Dreams, progetto del musicista portoghese Hugo Flores, rilasciano il nuovo "A Strange Utopia". Come nel primo album, le liriche sono affidate alla talentuosa Jessica Lehto, curiosamente arruolata da Hugo Flores fin dall'altra parte dell'Europa tramite il canale web myspace e nota in Svezia come redattrice del sito ufficiale dei Nightwish; fattore, quest'ultimo, che possiamo assoldare come decisamente rilevante nell'economia del suono del duo. Infatti la musica dei Factory Of Dreams, pur spaziando maggiormente verso un prog metal con atmosfere... |
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Recensione |
28-04-2010 : ALIEN PRODUKT |
Il passaggio del trio argentino Alien Produkt alla corte dell'ungherese Advoxya avviene con questo corposissimo EP, contenente due inediti e ben 12 remix di brani tratti dai due lavori rilasciati dalla band nel 2005 e nel 2007 attraverso l'americana BLC. Come già avevamo sottolineato in sede di recensione del precedente "Ignorance", le capacità messe in campo da Ricardo Alien, Loregore ed UTB sono estremamente limitate, ed a ribadirlo ci sono i due inediti: sia la title-track che "Slaves To The System" (proposta nella 'dima version') ripropongono tutte le lacune del suono di Alien Produkt, ovvero un'EBM di... |
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