Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

28-04-2010

DENSE VISION SHRINE

"Time Lost In Oblivion"

Cover DENSE VISION SHRINE

(First Fallen Star)

Time: CD (54:23) DVD (54:59)

Rating : 6

Tra i tanti progetti paralleli del prolifico Karsten Hamre svetta un nome di vecchia data come Dense Vision Shrine, moniker nato in modo rocambolesco all'inizio del nuovo millennio e ancora vivo dopo vari anni di produzioni. "Time Lost In Oblivion", nuovo lavoro limitato a 1000 esemplari (da non confondere con la raccolta dal titolo simile "Lost Time In Oblivion"), è strutturato attraverso dieci capitoli conclusi da un DVD allegato alle prime 500 copie prodotte. L'album è uscito lo scorso luglio in contemporanea con "Through The Eyes Of A Stranger", altro disco firmato da Karsten, prodotto sempre dall'americana First Fallen Star. Le coordinate sonore non si distaccano dal classico canovaccio dark ambient scandinavo, né dai tipici prodotti cui ci ha abituato questo autore norvegese: i pezzi mirano a creare atmosfere plumbee e mortifere tramite l'uso incrociato di droni, rumori ad effetto, arrangiamenti neoclassici e sinfonici ed eventuali basi ritmiche. Purtroppo gli effetti non sono all'altezza del passato, e alcuni brani quasi si trascinano lenti in un'insistenza morbida ma anche soporifera. Nel complesso si mira a strutturare una sorta di colonna sonora visionaria e cupa, fatto non nuovo per un artista che è solito dedicare molto spazio anche all'aspetto visivo: non a caso è la versione col DVD allegato a dare un minimo spessore ad un'opera altrimenti troppo anonima. Come nel caso di "Through The Eyes Of A Stranger", anche per la parte video di "Lost Time In Oblivion" si opta per una sequela di fotografie a colori e in bianco e nero che scorrono, dando corpo ai suoni di sottofondo tramite immagini gotico-impressionistiche di dignitosa fattura. Nulla più per un album che mostra un lato musicale non imperdibile, avvalorato in parte da quanto viene fornito all'occhio. Indicato ai più incalliti seguaci dell'elettronica ambientale oscura.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/densevisionshrine

http://www.firstfallenstar.com/