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Reception

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Intervista
07-04-2013 : SPECIALE 22mo WAVE-GOTIK-TREFFEN
Quest'anno, salvo catastrofi cosmiche o invasioni aliene, una nostra piccola delegazione sarà ospite del rinomato Wave Gotik Treffen, massimo raduno dark/gothic mondiale giunto ormai alla sua 22ma edizione, che regolarmente ogni anno si tiene nella magnifica Lipsia, in quella Germania che rimane il Paese dominante quando si parla di musica a tinte scure. Felici di poter tornare a partecipare ad un festival così importante per la nostra scena, siamo andati a porre alcune domande al riguardo al disponibile e gentilissimo Cornelius Brach, membro di punta dell'ufficio stampa dell'organizzazione di questo mastodontico evento, onde...
 
Recensione
07-04-2013 : STARDOM
Chi scrive ha avuto l'occasione di conoscere i milanesi Stardom in sede live, in un contesto che si pensava improprio, vista la presenza nella serata in questione di due colossi del neofolk come i seminali Death In June e gli importanti Die Weisse Rose. Gli Stardom ebbero il difficile compito di aprire una serata che sarebbe poi risultata coronale per Douglas P. e i danesi, offuscando il crossover tra new-wave, garage, post-punk all'italiana e gothic del quartetto capitanato dal vocalist Riccardo Angiolani, bollati come comune gruppo apripista. Nulla di più sbagliato, se si considera che il gruppo vanta un'esperienza live che li ha...
 
Recensione
07-04-2013 : FRONTIER GUARDS
Ci sono voluti più di quattro anni per vedere il successore del debut "Predestination", ma è valsa la pena attendere così tanto, perché non ci eravamo affatto sbagliati nell'aver individuato nel combo della Repubblica Ceca tutte le qualità artistiche di un progetto in grado di regalare prove importanti. E finalmente, ancora una volta sotto l'egida dell'ottima label slovacca Aliens Production (stavolta in collaborazione con l'americana Signifier), il secondo capitolo della storia discografica di Martin Pavlík (musica) e Tomas Galle (visuals) irrompe sul mercato, nuovamente in una custodia...
 
Recensione
07-04-2013 : SLAVE REPUBLIC
Tre anni dopo il positivo esordio "Electric One" il duo tedesco torna finalmente con l'atteso secondo album, sempre sotto l'egida della rinomata Accession. La formula orchestrata da Alec Fu ed Alex Alice aveva sortito buoni effetti grazie all'accortezza del duo nel miscelare influenze indie/wave in un impianto synthpop col cuore rivolto agli 80s, e se nel frattempo i Nostri sono senza dubbio maturati ulteriormente ad ogni livello, è fuori discussione come si sia inteso non cambiare uno schema vincente. Permangono dunque la facilità di scrittura, la cura negli arrangiamenti, la pregevolezza dei suoni e l'abilità...
 
Recensione
07-04-2013 : RAPOON
La collaborazione artistica tra Rapoon e la label polacca Zoharum continua con un'uscita maiuscola che va a recuperare tutte le tracce 'rare', edite in singoletti vinilici e in compilation, che l'act inglese ha disseminato nel corso degli anni '90; prima parte di un'operazione di recupero che vedrà a breve un seguito contenente i pezzi relativi al periodo successivo al 2000. Robin Storey, ex Zoviet France, non necessita di troppe presentazioni: pioniere di un sound post-industriale nato con peculiarità singolari e ad oggi ancora riconoscibile per strutture decisamente fuori dalla norma, basate sull'incrocio di basi...
 
Recensione
07-04-2013 : AUTUMN'S GREY SOLACE
Nell'arco di un decennio l'attività del duo della Florida è stata decisamente fitta, tant'è che il forte sodalizio artistico fra Erin Welton (voce) e Scott Ferrell (strumenti) ha prodotto la bellezza di ben sette album in studio. Non quindi gente che ama stare con le mani in mano, ma quel che è interessante rilevare di una carriera così intensa è l'alta qualità che il duo americano ha saputo mantenere nel tempo. Erin e Scott hanno saputo muoversi con saggezza fra gli scenari sognanti di shoegaze ed ethereal wave, seducendo con innata facilità gli amanti di correnti affini come la...
 
Recensione
07-04-2013 : ALEX KUBOTHA
Debut album di lusso per questo autore italiano che si pone fuori da ogni schema consolidato, recuperando materiale del passato e creando ambientazioni nuove. "Playing The Disaster" ha in sé qualcosa di apocalittico evocato già dal titolo, è un'opera proiettata verso un futuro immaginifico elaborato con uno stile sonoro trasversale. Come un tifone che passa radendo tutto al suolo e portandosi via una miriade di materiali, il sound di Kubotha raccoglie spunti svariati in un gorgo forsennato da cui usciranno brani diversi, uniti da un sottile filo conduttore. La musica di Alex è sempre strettamente...
 
Recensione
07-04-2013 : DER BLUTHARSCH
Una volta detto che questa ristampa su CD del classico del 2000 di Der Blutharsch ricalca in tutto e per tutto, dalla grafica alla tracklist, l'edizione che uscì originariamente nel medesimo supporto (le altre due, uscite lo stesso anno, erano su vinile), non servirebbe aggiungere altro, a parte evidenziare come l'occasione sia ghiotta per chi deve completare la propria collezione di lavori della band austriaca, dal momento che il titolo era fuori catalogo. Questo era il Der Blutharsch antecedente alla 'rifondazione', prima che il nome si completasse con "And The Infinite Church Of The Leading Hand", e quindi prima della...
 
Recensione
07-04-2013 : HARVEST RAIN
Ritorno gradito quello della band statunitense Harvest Rain, ormai sulla breccia da circa un decennio con un sound che fonde il neofolk classico a sferzate wave e rockeggianti. "Gentile Peasantry" è il sesto lavoro di lunga durata e viene presentato come l'album gemello di "Blood Hymns", uscito nel 2007 per la francese OPN. Di fatto tra i due CD c'è ben poco di simile, se non il fatto di essere stati registrati entrambi durante il solstizio d'inverno ed avere in comune i due titoli "Pillars Of Ice" e Thuletide", di fatto totalmente diversi nelle sonorità. Ciò a cui il progetto...
 
Recensione
07-04-2013 : AUTOCANCRENA
Singoletto invitante per Autocancrena, l'act italico guidato da Lorenzo Chiarofonte che abbiamo già avuto modo di presentarvi sulle pagine del nostro magazine in occasione dell'uscita dell'album "La Distruzione". "Homo Sacer" è datato 2012 ed è composto da due tracce di circa dieci minuti ciascuna fissate su un CDr 3", confezionato in un'invitante custodia apribile tipo DVD ma di formato più ridotto con all'interno l'inserto esplicativo di 4 pagine. I pezzi presentano peculiarità già note a chi segue questo progetto: basi death-industrial torbide e insistenti, improntate su...
 
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