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Recensione |
13-10-2017 : NOXVOX |
La sempre attenta Rage In Eden tiene a battesimo il debutto dei polacchi Noxvox, trio che unisce in maniera particolare e personale un'elettronica dalle tinte drammatiche ad elementi folk di ampia concezione e ad un piglio sinfonico carico di pathos. Un mix reso ancor più intrigante dalla scelta di utilizzare la lingua madre per i cantati, che si rivelano ben congegnati nonostante la difficoltà di adattare un idioma come il polacco ad un contesto musicalmente arioso e melodico. Ad alimentare la curiosità per il suono dei Nostri vi è poi la strumentazione impiegata, che include strumenti a corde tradizionali quali.... |
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Recensione |
25-09-2017 : KRZYSZTOF PENDERECKI |
Ascoltare un disco come questo, e in generale la musica creata dal compositore e direttore d'orchestra polacco Krzysztof Penderecki (classe 1933), fa rivalutare l'intera concezione di 'musica oscura' che un individuo può aver maturato in anni e anni di ascolti e ricerca nelle nicchie più cupe del suono. Contenente quattro composizioni create fra i primi anni '60 e '70, "Kosmogonia" uscì unicamente in vinile per la Philips nel 1974, e solo ora, grazie all'interessamento della sempre più imprescindibile Cold Sping, viene finalmente stampato nel formato CD con un'accurata opera di masterizzazione ed una.... |
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Recensione |
15-06-2017 : JOY SHANNON AND THE BEAUTY MARKS |
Uscito il primo giorno di maggio, poco più di due anni dopo l'ottimo "Mo Anam Cara", "Aes Sídhe" è il settimo album dell'artista californiana Joy Shannon e dei suoi Beauty Marks, che ben abbiamo imparato a conoscere su queste pagine. La Shannon ed i suoi preziosi sodali hanno già ampiamente dimostrato di meritare un posto di assoluto rilievo nella scena dark-folk dai tratti celtico-pagani, e questa nuova fatica in studio (confezionata in un gradevolissimo digifile a sei pannelli, ma disponibile anche in audiocassetta su etichetta Cloister Recordings) ne è l'ulteriore riprova. Ancora una.... |
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Intervista |
26-05-2017 : ANNELI DRECKER |
Sebbene il loro ultimo album "Dorothy's Victory" risalga al 2002, i Bel Canto sono ancora vivi e ben presenti nella memoria di chi ne ha apprezzato le gesta sin dalla metà degli anni '80. Da ormai diversi anni il musicista Nils Johansen e la cantante Anneli Marian Drecker, ossia i Bel Canto, sono due amici fraterni che occasionalmente si esibiscono dal vivo (quasi esclusivamente nella loro natia Norvegia), tenendo viva la memoria della meravigliosa musica che ci hanno regalato e lasciando acceso un seppur minimo bagliore di speranza per chi ancora auspica un loro ritorno in grande stile. Ma nel frattempo le cose sono andate.... |
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Recensione |
26-05-2017 : NYTT LAND |
La titolata Cold Spring offre ai Nytt Land, quintetto russo dedito anima e corpo alla musica rituale e tradizionale Nordica, l'occasione di presentare ad un pubblico più vasto la propria mirabile proposta artistica. Più volte affiancati ai ben noti Wardruna (con cui recentemente hanno anche intrapreso un tour), i Nostri hanno saputo andare oltre il folk-rock del passato per dedicarsi completamente ad un suono che si ispira in tutto e per tutto alla tradizione Nordica, utilizzando non soltanto strumenti originali costruiti a mano, ma anche le versioni antiche di lingue come l'islandese ed il norvegese, oltre a svariati passaggi.... |
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Recensione |
11-05-2017 : ANNELI DRECKER |
Due anni fa celebravamo con tutta l'enfasi del caso il ritorno di Anneli Drecker, indimenticata voce di quei sensazionali Bel Canto che fecero letteralmente faville negli 80s, oltre che protagonista della scena scandinava sia in veste solista che nel ruolo di ospite in svariati altri progetti (fra cui stelle internazionali quali gli intramontabili A-ha ed i Röyksopp). Se il precedente "Rocks & Straws" interrompeva una pausa lunga ben dieci anni nella carriera solista della divina singer norvegese, "Revelation..." - quarto album firmato con nome e cognome dalla Nostra, realizzato sia in CD che in vinile e download.... |
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Recensione |
11-05-2017 : EIRIKURA |
Nel recensire l'ultima fatica dei Romowe Rikoito avevamo accennato al fatto che il suo prolifico leader e mastermind Alexey Popov, dopo i notevoli riscontri ottenuti coi Sunset Wings ed il debutto degli Austras Laiwan, fosse in procinto di esordire anche col nuovo progetto Eirikura. Proprio come i Sunset Wings ed Austras Laiwan, anche il nuovo act trova asilo presso l'ottima Wrotycz, che ne pubblica l'album d'esordio in un gradevole digipack completo di booklet. Questa nuova avventura del polistrumentista e compositore di Königsberg nasce dalla volontà di far incontrare musica e poesia, riunendo per tale nobile scopo musicisti.... |
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Recensione |
21-04-2017 : LA BREICHE |
Fra i pionieri del pagan folk europeo vanno sicuramente annoverati gli Stille Volk, act nato nei Pirenei francesi che, sin da metà anni '90, si è distinto per un respiro alpestre divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica. Attorno alla figura precipua di Patrick Lafforgue hanno gravitato più musicisti, fra cui Yan Arexis, che prese parte ai primi due album dell'act transalpino e che ritrovò poi Patrick nel progetto pagan black metal Sus Scrofa alcuni anni dopo. Evidentemente legati da una sincera amicizia e da un buon affiatamento, i due hanno ripreso in mano le sorti di La Breiche, vecchio progetto concepito.... |
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Recensione |
05-04-2017 : CAWATANA |
Nel recensire "Decline Of Privileges", mini-album targato Lichterklang rilasciato nell'ottobre 2015, avevamo preannunciato che il passo successivo per Cawatana sarebbe stato la pubblicazione di un intero CD di brani ripresi dai primi 15 anni di attività del progetto, selezionati fra tracce uscite solo su compilation ed estratti da uscite minori ormai introvabili, tutti interamente ri-registrati dalla formazione classica dell'act ungherese. Non solo dunque Kiss Balázs ed il fidato compagno di avventure Sörös Gergö (dedito alla propria creatura Larrnakh sin dal 2004, ma sempre pronto a tornare a fianco del.... |
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Recensione |
05-04-2017 : LARRNAKH |
Progetto chiave della scena neofolk e marziale ungherese, nonché eccellente nome del panorama oscuro mitteleuropeo, gli ungheresi Larrnakh tornano con la loro terza fatica in circa sei anni di attività e a distanza di quasi cinque primavere dal precedente "Like The Silken Shrouds Of Loneliness". La band, guidata da Sörös Gergö (già vocalist dei Cawatana), conosce a menadito la lezione e ha saputo interpretarla sempre con gusto, aggiungendo un tocco di raffinata personalità, cosa rara ora come allora. Il nuovo lavoro consta di undici brani ed è incentrato su strumentazione (chitarra.... |
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