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Recensione |
29-09-2020 : LA BREICHE |
A quasi tre anni e mezzo dal debut album "Le Mal Des Ardents", il duo francese formato da Yan Arexis (Stille Volk/Sus Scrofa/Common Eider, King Eider/Coume Ouarnède) e Patrick Lafforgue (Stille Volk/Sus Scrofa/Hantaoma) torna con l'atteso follow-up, coadiuvato per l'occasione dalla ghironda di Valentin Laborde (del quale ricordiamo il notevole solo-project Camecrude) e dal trombone di Wilfried Arexis. Racchiuso in un bel digipack a sei pannelli mirabilmente adornato, il nuovo lavoro di questo intrigante progetto prende in parte le distanze dalle ambientazioni oscure del suddetto esordio, spostando il tiro verso derive folk.... |
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Intervista |
08-09-2020 : DUNCAN PATTERSON |
La fortuna di media come il nostro è non soltanto quella di poter incontrare artisti straordinari più o meno noti e celebrati, ma anche quella di poter dare loro il giusto spazio, poiché slegati da scadenze varie o logiche pubblicitarie. E senza dubbio Duncan Patterson, storico bassista e membro fondatore degli Anathema (dei quali è stato autentico motore sino al 1998, lasciando dopo il capolavoro assoluto "Alternative 4"), fa parte di questa schiera di artisti straordinari, non soltanto per il suo prezioso lavoro nell'amata band di Liverpool, ma anche per le meraviglie regalateci col progetto Ìon.... |
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Recensione |
08-09-2020 : DARKWOOD |
Se escludiamo un 10" live ed un paio di raccolte (di cui una su cassetta, atta a supportare un tour americano) pubblicati fra il 2015 ed il 2017, il longevo progetto di Henryk Vogel mancava all'appuntamento con una nuova uscita dai tempi di "Schicksalsfahrt", ottavo album ufficiale rilasciato nel lontano 2013. C'era quindi grande attesa per il ritorno dell'act di Dresda, che finalmente si ripresenta sulle scene con la nuova fatica, al solito realizzata attraverso l'etichetta personale di Henryk, sia in formato CD che nelle 515 copie dell'edizione in vinile. Ed è un ritorno decisamente ispirato quello del progetto.... |
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Recensione |
30-07-2020 : THEODOR BASTARD |
Alla band di San Pietroburgo, guidata saldamente dai fondatori, cantanti e polistrumentisti Fedor Svolotch e Yana Veva, sono occorsi ben cinque anni di lavorazione per dar vita al successore di quel "Vetvi" che raccolse ampi e meritatissimi consensi nel 2015. Nel mezzo solamente qualche uscita digitale, qualche ristampa ed una colonna sonora per un videogioco (settore in cui la band è piuttosto attiva), piacevoli digressioni che non hanno distolto l'attenzione del collettivo russo dalla creazione della nuova fatica, l'ennesima in vent'anni di onoratissima carriera. Una lavorazione decisamente lunga, ma evidentemente.... |
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Recensione |
30-07-2020 : ART OF EMPATHY |
Lo abbiamo atteso per dieci lunghi anni, ossia dall'uscita in digitale del secondo album "Posthuman Decadence" (stampato su CD solo due anni dopo, nel 2012, dalla Bunkier Productions), ed infine il belga Jef Janssen è tornato con la sua creatura Art Of Empathy, ripagando le altissime aspettative maturate sulla scorta della qualità dell'ormai datato full-length di cui sopra. Anche stavolta il disco è disponibile in download gratuito (come ha sempre desiderato Jef anche in precedenza, onde far circolare il più possibile la propria musica), ma la Aenaos - nuovo partner commerciale di AOE - ha pensato bene di.... |
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Recensione |
09-07-2020 : CAWATANA |
Già con la raccolta "Comprende" di fine 2016 l'act ungherese guidato da Kiss Balázs aveva iniziato a riprendere vecchi brani in nuove versioni, ed ora l'operazione continua - in attesa di un nuovo lavoro totalmente inedito - con altre due tracce, rinnovate nei contenuti nell'elegante vinile 7" in esame (realizzato in soli 200 esemplari). Apre "Something In The Final Hour (Living In The 80s Version)", che già sul sopraccitato "Comprende" era un mix a due voci - quella di Balázs e quella di Farkas Judit - fra i brani "Something" ed "In The Final Hour" (presi.... |
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19-06-2020 : IN RUIN |
Se escludiamo una raccolta di rarità ed inediti pubblicata in proprio nel 2016, gli americani In Ruin mancavano all'appuntamento con un nuovo album da oltre un decennio, tant'è che si attende il successore del debut "A Ghost To Be Forgotten" dall'ormai lontano 2008 (l'EP dello scorso anno "Waves Of Darkness" ne aveva solo proposto qualche brano in anteprima). Così come per il suddetto esordio sulla lunga distanza, anche stavolta è la Heidenvolk di Henryk Vogel (Darkwood) a pubblicare l'album in un essenziale quanto gradevole digipack, praticamente in concomitanza col live "casalingo".... |
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07-05-2020 : IN THE NURSERY |
Ormai vicini a festeggiare i quarant'anni dalla fondazione (succederà l'anno prossimo), gli ITN dei gemelli Humberstone proseguono spediti e con buona frequenza nella loro straordinaria carriera, che da parecchio tempo a questa parte ha dedicato ampio spazio alla "Optical Music Series", ovvero una serie di colonne sonore ideate, composte e realizzate dal duo britannico per film dell'epoca del muto. La nona uscita della serie (così apprezzata da portare all'inclusione delle soundtrack firmate ITN nelle nuove edizioni in DVD dei film musicati) consta dell'ideale colonna sonora pensata da Klive e Nigel per "The.... |
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18-11-2019 : PYLAR |
Nato nel 2012 per mano di membri di Blooming Latigo ed Orthodox, con una line-up avvolta nel mistero (corroborato dall'utilizzo di maschere ed abiti rituali), il progetto spagnolo Pylar si è reso autore di cinque album fra il 2013 ed il 2017, macinando consensi in virtù di un suono che coniuga sacralità rituale, canti sciamanico/stregoneschi, avanguardismo industriale, ambient-folk e sfumature di crudezza metal, risultando carico di un particolare e totalizzante fascino oscuro che travalica il concetto di tempo. Se l'esperienza live pare essere la più indicata per cogliere appieno le finalità di una creatura.... |
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Recensione |
05-11-2019 : VESPERAL |
Dopo la cassetta d'esordio dell'estate 2017 "Conqueror Of Emptiness", il collettivo francese Vesperal approda nel roster della connazionale Steelwork Maschine (poco attiva a livello di nuove uscite negli ultimi anni) in occasione del secondo full-length "Wasteland", che viene pubblicato nelle 50 copie dell'edizione su nastro e nelle 200 di quella in vinile. Quello dei Vesperal è un dark-folk che mantiene le distanze dai tipici stilemi del neofolk mitteleuropeo, grazie ad una formula che si lascia contaminare da sfumature darkwave, shoegaze ed ethereal poggiando su di una chitarra che lavoro molto bene, in combutta.... |
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