07-05-2020
IN THE NURSERY
"The Seashell And The Clergyman"
(ITN Corporation)
Time: CD (78:04)
Rating : 8.5
Ormai vicini a festeggiare i quarant'anni dalla fondazione (succederà l'anno prossimo), gli ITN dei gemelli Humberstone proseguono spediti e con buona frequenza nella loro straordinaria carriera, che da parecchio tempo a questa parte ha dedicato ampio spazio alla "Optical Music Series", ovvero una serie di colonne sonore ideate, composte e realizzate dal duo britannico per film dell'epoca del muto. La nona uscita della serie (così apprezzata da portare all'inclusione delle soundtrack firmate ITN nelle nuove edizioni in DVD dei film musicati) consta dell'ideale colonna sonora pensata da Klive e Nigel per "The Seashell And The Clergyman" (in Italia "La Conchiglia E L'Ecclesiastico", primo film riconosciuto come "surrealista"), mediometraggio del lontano 1928 diretto dalla francese Germaine Dulac (1882-1942) e tratto da uno scenario originale di Antonin Artaud, bandito dalla British Board of Film Classification (che dichiarò "se vi è un significato, è senza dubbio opinabile") e inserito nella lista dei più gradi film femministi, col British Film Institute che lo descrive come "una visivamente immaginativa critica del patriarcato - stato e chiesa - e della sessualità maschile" (in un periodo storico in cui ciò rappresentava un'istanza seria, a differenza delle parossistiche e distorte isterie odierne). Inutile dire che l'ideale fruizione del dischetto (uscito lo scorso ottobre) sarebbe in simultanea con le immagini del film per cui è stata creata quasi un secolo dopo, ma la forza della musica dei gemelli Humberstone risiede nello stare benissimo in piedi da sola anche in assenza della controparte video, grazie ad una maestria fuori dal comune che indirizza il pathos sempre nella giusta direzione e con la massima efficacia. Niente voci né percussioni marziali stavolta, in favore di un neoclassicismo dall'impianto più essenziale che abbraccia la materia ambient con la consueta forza descrittiva e cinematica (sfruttando anche tecniche di registrazione sperimentali, fra cui l'inserimento di microfoni omnidirezionali dentro a gusci di conchiglia) nei 17 frammenti sonori che compongono la soundtrack (cui segue una diciottesima song, che altro non è se non l'intero album ripetuto senza pause in una sola e monolitica traccia), ora più cupi ed oscuri, ora più melodiosi ed ariosi, ora più drammatici nel loro afflato puramente sinfonico. Ciò che rende superiori le uscite del colosso inglese è quell'altissima qualità compositiva e pratica che fuga immediatamente ogni dubbio circa la possibilità di un lavoro "di routine": al contrario, le opere firmate ITN rappresentano sempre qualcosa di straordinario e prezioso, in grado di travalicare i confini e l'usura del tempo con quella classe cristallina che è appannaggio dei migliori. Anche stavolta, ovviamente.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://inthenursery.bandcamp.com/