29-09-2020
LA BREICHE
"Le Rite"
(Cold Spring)
Time: CD (54:59)
Rating : 7.5
A quasi tre anni e mezzo dal debut album "Le Mal Des Ardents", il duo francese formato da Yan Arexis (Stille Volk/Sus Scrofa/Common Eider, King Eider/Coume Ouarnède) e Patrick Lafforgue (Stille Volk/Sus Scrofa/Hantaoma) torna con l'atteso follow-up, coadiuvato per l'occasione dalla ghironda di Valentin Laborde (del quale ricordiamo il notevole solo-project Camecrude) e dal trombone di Wilfried Arexis. Racchiuso in un bel digipack a sei pannelli mirabilmente adornato, il nuovo lavoro di questo intrigante progetto prende in parte le distanze dalle ambientazioni oscure del suddetto esordio, spostando il tiro verso derive folk che non tralasciano né l'amore per certa musica antica, né certe suggestioni atmosferiche di derivazione dark ambient, né tantomeno quel tipico gusto "pagan", mantenendo un approccio prevalentemente intimista che non disdegna piccole fughe verso lidi post-rock (si veda in tal senso la vibrante "Exuvie"). Ad un "Incipit" basato su grevi fiati segue un flusso sonoro le cui movenze dai tratti liturgici sono attraversate da una palpabile mestizia (in particolare nella title-track e nel folk della conclusiva "My Celestial Journey"), poggiando su un minimalismo intimo e notturno che trova il suo apice isolazionista nella desertica "Senta Méra". A certe forti venature liturgiche ("Démiurge Thaumaturge", "Monastery"), fra sporadici canti ed ammalianti sussurri, risponde il fascino della più leggiadra "Gæstebud" e della meno fosca "Exorcisme Apocryphe", laddove l'enfasi posta sui fiati e sulle cadenze ritmiche in "Etter Regnet" rimanda - pur da una certa distanza - ai seminali Bohren & Der Club Of Gore. Bene anche la sfuggente e spettrale "Homélie Du Trépassé", mentre spetta ad "Ekklesia", con la sua palpabile tensione, incarnare il momento più puramente rituale di un'opera dall'innegabile fascino atmosferico, sicuramente diversa nei suoi risvolti rispetto al più oscuro e minaccioso esordio, ma non per questo meno suggestiva o efficace nell'immaginario evocato.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://labreiche.bandcamp.com/