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Recensione
27-06-2021 : INDIA CZAJKOWSKA
INDIA CZAJKOWSKA
Osservando bene la carriera della cantante e polistrumentista polacca, si nota come solo il debut album del 2008 "Cosmospir" sia firmato unicamente da lei, laddove le seguenti cinque uscite sono state realizzate assieme ad altri nomi, ed una di queste, nello specifico quella creata assieme a Sebastian Madejski, ha visto il suo titolo "Tance Snu" diventare il monicker di un nuovo quartetto, il cui esordio "Meander" di fine 2018 è anche l'ultima apparizione ufficiale della Czajkowska. Tredici anni dopo, India torna a firmare un album da sola, e si tratta di un'opera molto particolare nella sua variegata ed....
 
Recensione
27-06-2021 : RABOR
RABOR
Questo primo approccio con la russa COD (segnatamente con la sua divisione "Noizes"), nostro nuovo media-partner, ci fa tornare indietro nel tempo alla fine del 2018, allorquando l'etichetta, in collaborazione con la connazionale Der Schwarze Tod, pubblicava in CD il quinto album di Rabor, act condotto da Evgeny Novikov e proveniente anch'esso dalla Russia. Due formati in audiocassetta sarebbero poi arrivati ad un anno di distanza, ma il dato significativo fatto registrare dall'uscita in esame - sin qui l'ultima ufficiale, escludendo qualche singola traccia rilasciata in digitale - è stato l'abbandono pressoché totale....
 
Recensione
05-06-2021 : ALBIREON vs ZERESH
ALBIREON vs ZERESH
Spinti dall'aver realizzato di stare lavorando alle medesime tematiche (il lato oscuro dell'amore, la perdita, il tradimento e la disaffezione, optando per una discesa nel dolore che non abbia paura di mostrarne i segni), il giovane solo-project israeliano Zeresh della chitarrista/cantante Tamar Singer ed il più navigato trio emiliano Albireon uniscono le forze in questo split a trazione neo/dark-folk, aperto a svariate collaborazioni e pubblicato nelle 100 copie dell'elegante digipack a sei ante dalla Toten Schwan. La partenza, ad appannaggio dell'act nostrano, evidenzia qualche incertezza: "Heartbroken Romance", in cui....
 
Recensione
01-04-2021 : SAGITTARIUS
SAGITTARIUS
Graditissimo ritorno quello di Sagittarius, band di origine germanica ormai ridotta a duo, attiva da circa 20 anni nel panorama dark-folk e neoclassical della scena underground. Questa nuova fatica arriva dopo 8 anni dal precedente "The Kingdom Come", intervallato da alcune uscite digitali o in edizioni limitate che meriterebbero un'eco maggiore. Ciò che balza subito all'orecchio rispetto al passato è una vena ancor più intimista, segnata da un'ulteriore riduzione degli strumenti coinvolti nei pezzi. Il substrato sonoro viene - come sempre - garantito dal piano, contornato ora da sporadici arrangiamenti, oltre....
 
Recensione
19-03-2021 : EL ÚLTIMO SOL
EL ÚLTIMO SOL
Nato dall'incontro fra Daniel P. (Àrnica, Wihinei Rita, Ghazghkull, oltre che collaboratore live e/o in studio di nomi quali Death In June, Blood Axis, Allerseelen etc.) e Gemma A., il progetto EUS è - come spiegano le note ufficiali - "un incontro fra mondi, dove l'antico, il passato ed il presente si uniscono per formare uno spazio senza tempo, un luogo dove tutto si ferma per riconnettersi con l'essenziale, il primitivo e l'istintivo, ritornando alle origini". Descrizione perfettamente calzante per un duo il cui suono è realmente un ritorno alle origini dell'ur-folk primordiale (in maniera più....
 
Intervista
01-01-2021 : THEODOR BASTARD
THEODOR BASTARD
Da queste nostre pagine non abbiamo mai mancato di tributare i dovuti onori alla musica dei Theodor Bastard, collettivo di San Pietroburgo guidato dalle figure di Fedor Svolotch e Yana Veva che, dopo dei primordi più sperimentali e criptici risalenti ad inizio millennio, ha sviluppato un sound unico e prezioso, in grado di unire con risultati semplicemente eccezionali la modernità di certo raffinato trip-hop con una musicalità arcaica dal respiro secolare. Se già col precedente "Vetvi" il combo aveva dato prova della sua innata maestria nel tessere trame ricche di particolari e d'immane fascino, col nuovo....
 
Recensione
21-12-2020 : INANIS YOAKE
INANIS YOAKE
Album di debutto per questo duo allargato, proveniente da Londra e formato da Simone Skeletons e Risa Hara, affiancati da nomi prestigiosi come Tony Wakeford e Lloyd James, nonché dall'etichetta SPQR per quanto concerne la produzione. L'album, diviso in 12 tracce, prende vita da una strumentazione tipicamente rock ampliata da alcune introduzioni elettroniche (synth, drum-machine, drones), base ideale per creare melodie malinconiche e dal fascino immediato, collocabili sulla scia della scena dark-folk inglese. In particolare, svettano le affinità con i Sol Invictus più acustici ("Burning Eye", "There Is No....
 
Recensione
21-12-2020 : SOLVENTIS
SOLVENTIS
Album di debutto per il progetto Solventis, proveniente da Tolosa, Francia, evolutosi di recente in una vera e propria band ma già attivo dal 2018 come solo-project, allorché firmava l'EP autoprodotto "Wintersongs". La formazione allargata garantisce un arricchimento sonoro grazie all'aggiunta di strumenti quali basso, violino e bodhran. Ne esce un disco che incrocia sapori diversi in cui è riconoscibile soprattutto la matrice folk e neofolk, proveniente sia da un retroterra ancestrale e caratteristico che dai classici giri tonali di Death In June et similia. Su tale base si colloca una singolare voce femminile,....
 
Recensione
10-11-2020 : THE JOY OF NATURE
THE JOY OF NATURE
A distanza di cinque anni dall'ultimo lavoro, i Joy Of Nature del portoghese Luís Couto tornano con un lavoro che marca una distanza notevole dallo stile espresso in precedenza, sia risalente agli albori (la trilogia allargata di "The Empty Circle") che alle release più recenti. Se infatti i nostri optavano per un sound globalmente ricco che lasciava spazio a strumenti tradizionali (particolarmente presenti nelle uscite per Ahnstern), come anche ad un aspetto sperimentale che sfocia in sfumature ambientali ed evocative, nell'ultima fatica rimane in piedi solo una spiccata oscurità. Tutto è in pratica....
 
Recensione
15-10-2020 : VV.AA.
VV.AA.
Il ciclo di compilation della Cold Spring sulla scena dark-folk britannica, inaugurato tredici anni or sono con la prima uscita "John Barleycorn Reborn", si chiude con questo quarto ed ultimo capitolo della serie, come da tradizione in doppio CD completo di esaustivo booklet. Come rammentano le note ufficiali, il tema ricorrente di queste gustose raccolte ha sempre ruotato attorno alla natura ciclica del tempo e delle stagioni, nonché al rapporto dell'uomo con l'ambiente naturale, con ripetuti riferimenti a quel John Barleycorn che è la personificazione della mietitura. Una visione artistica che nel corso di cinque....
 
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