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Recensione |
01-04-2021 : SAGITTARIUS |
Graditissimo ritorno quello di Sagittarius, band di origine germanica ormai ridotta a duo, attiva da circa 20 anni nel panorama dark-folk e neoclassical della scena underground. Questa nuova fatica arriva dopo 8 anni dal precedente "The Kingdom Come", intervallato da alcune uscite digitali o in edizioni limitate che meriterebbero un'eco maggiore. Ciò che balza subito all'orecchio rispetto al passato è una vena ancor più intimista, segnata da un'ulteriore riduzione degli strumenti coinvolti nei pezzi. Il substrato sonoro viene - come sempre - garantito dal piano, contornato ora da sporadici arrangiamenti, oltre.... |
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Recensione |
19-03-2021 : EL ÚLTIMO SOL |
Nato dall'incontro fra Daniel P. (Àrnica, Wihinei Rita, Ghazghkull, oltre che collaboratore live e/o in studio di nomi quali Death In June, Blood Axis, Allerseelen etc.) e Gemma A., il progetto EUS è - come spiegano le note ufficiali - "un incontro fra mondi, dove l'antico, il passato ed il presente si uniscono per formare uno spazio senza tempo, un luogo dove tutto si ferma per riconnettersi con l'essenziale, il primitivo e l'istintivo, ritornando alle origini". Descrizione perfettamente calzante per un duo il cui suono è realmente un ritorno alle origini dell'ur-folk primordiale (in maniera più.... |
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Intervista |
01-01-2021 : THEODOR BASTARD |
Da queste nostre pagine non abbiamo mai mancato di tributare i dovuti onori alla musica dei Theodor Bastard, collettivo di San Pietroburgo guidato dalle figure di Fedor Svolotch e Yana Veva che, dopo dei primordi più sperimentali e criptici risalenti ad inizio millennio, ha sviluppato un sound unico e prezioso, in grado di unire con risultati semplicemente eccezionali la modernità di certo raffinato trip-hop con una musicalità arcaica dal respiro secolare. Se già col precedente "Vetvi" il combo aveva dato prova della sua innata maestria nel tessere trame ricche di particolari e d'immane fascino, col nuovo.... |
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Recensione |
21-12-2020 : INANIS YOAKE |
Album di debutto per questo duo allargato, proveniente da Londra e formato da Simone Skeletons e Risa Hara, affiancati da nomi prestigiosi come Tony Wakeford e Lloyd James, nonché dall'etichetta SPQR per quanto concerne la produzione. L'album, diviso in 12 tracce, prende vita da una strumentazione tipicamente rock ampliata da alcune introduzioni elettroniche (synth, drum-machine, drones), base ideale per creare melodie malinconiche e dal fascino immediato, collocabili sulla scia della scena dark-folk inglese. In particolare, svettano le affinità con i Sol Invictus più acustici ("Burning Eye", "There Is No.... |
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Recensione |
21-12-2020 : SOLVENTIS |
Album di debutto per il progetto Solventis, proveniente da Tolosa, Francia, evolutosi di recente in una vera e propria band ma già attivo dal 2018 come solo-project, allorché firmava l'EP autoprodotto "Wintersongs". La formazione allargata garantisce un arricchimento sonoro grazie all'aggiunta di strumenti quali basso, violino e bodhran. Ne esce un disco che incrocia sapori diversi in cui è riconoscibile soprattutto la matrice folk e neofolk, proveniente sia da un retroterra ancestrale e caratteristico che dai classici giri tonali di Death In June et similia. Su tale base si colloca una singolare voce femminile,.... |
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Recensione |
10-11-2020 : THE JOY OF NATURE |
A distanza di cinque anni dall'ultimo lavoro, i Joy Of Nature del portoghese Luís Couto tornano con un lavoro che marca una distanza notevole dallo stile espresso in precedenza, sia risalente agli albori (la trilogia allargata di "The Empty Circle") che alle release più recenti. Se infatti i nostri optavano per un sound globalmente ricco che lasciava spazio a strumenti tradizionali (particolarmente presenti nelle uscite per Ahnstern), come anche ad un aspetto sperimentale che sfocia in sfumature ambientali ed evocative, nell'ultima fatica rimane in piedi solo una spiccata oscurità. Tutto è in pratica.... |
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Recensione |
15-10-2020 : VV.AA. |
Il ciclo di compilation della Cold Spring sulla scena dark-folk britannica, inaugurato tredici anni or sono con la prima uscita "John Barleycorn Reborn", si chiude con questo quarto ed ultimo capitolo della serie, come da tradizione in doppio CD completo di esaustivo booklet. Come rammentano le note ufficiali, il tema ricorrente di queste gustose raccolte ha sempre ruotato attorno alla natura ciclica del tempo e delle stagioni, nonché al rapporto dell'uomo con l'ambiente naturale, con ripetuti riferimenti a quel John Barleycorn che è la personificazione della mietitura. Una visione artistica che nel corso di cinque.... |
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Recensione |
29-09-2020 : LA BREICHE |
A quasi tre anni e mezzo dal debut album "Le Mal Des Ardents", il duo francese formato da Yan Arexis (Stille Volk/Sus Scrofa/Common Eider, King Eider/Coume Ouarnède) e Patrick Lafforgue (Stille Volk/Sus Scrofa/Hantaoma) torna con l'atteso follow-up, coadiuvato per l'occasione dalla ghironda di Valentin Laborde (del quale ricordiamo il notevole solo-project Camecrude) e dal trombone di Wilfried Arexis. Racchiuso in un bel digipack a sei pannelli mirabilmente adornato, il nuovo lavoro di questo intrigante progetto prende in parte le distanze dalle ambientazioni oscure del suddetto esordio, spostando il tiro verso derive folk.... |
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Intervista |
08-09-2020 : DUNCAN PATTERSON |
La fortuna di media come il nostro è non soltanto quella di poter incontrare artisti straordinari più o meno noti e celebrati, ma anche quella di poter dare loro il giusto spazio, poiché slegati da scadenze varie o logiche pubblicitarie. E senza dubbio Duncan Patterson, storico bassista e membro fondatore degli Anathema (dei quali è stato autentico motore sino al 1998, lasciando dopo il capolavoro assoluto "Alternative 4"), fa parte di questa schiera di artisti straordinari, non soltanto per il suo prezioso lavoro nell'amata band di Liverpool, ma anche per le meraviglie regalateci col progetto Ìon.... |
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Recensione |
08-09-2020 : DARKWOOD |
Se escludiamo un 10" live ed un paio di raccolte (di cui una su cassetta, atta a supportare un tour americano) pubblicati fra il 2015 ed il 2017, il longevo progetto di Henryk Vogel mancava all'appuntamento con una nuova uscita dai tempi di "Schicksalsfahrt", ottavo album ufficiale rilasciato nel lontano 2013. C'era quindi grande attesa per il ritorno dell'act di Dresda, che finalmente si ripresenta sulle scene con la nuova fatica, al solito realizzata attraverso l'etichetta personale di Henryk, sia in formato CD che nelle 515 copie dell'edizione in vinile. Ed è un ritorno decisamente ispirato quello del progetto.... |
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