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Recensione
13-06-2022 : MRTVESVIT
MRTVESVIT
Il solo-project dei monti Urali approda alla corte della connazionale COD, dopo una manciata di release (quattro album e qualche singolo) per la Mystic Experimental Arts, ed è la nuova etichetta a fornirci un'immagine suggestiva che ben definisce Mrtvesvit, inquadrando il sound nel segmento ritual/shamanic/ambient/neofolk, ma sottolineandone il suo arcaismo e primitivismo, paragonato a quello di un uomo primitivo che, dopo aver ucciso un animale, si costruisce un tamburo con la sua pelle ed un flauto con le sue ossa per poi iniziare subito a suonare, non tanto per creare qualcosa di artistico, bensì per comunicare con gli....
 
Recensione
13-03-2022 : BIANCA STÜCKER
BIANCA STÜCKER
Ad oltre quattro anni da "The Glass Coffin", la poliedrica artista tedesca (musicista, scrittrice, danzatrice e tatuatrice) torna a firmare un album solista, dopo le uscite dei suoi altri progetti BRS e Form Follows Function. Un'autrice di lunga ed ampia esperienza fra elettronica e sonorità più affini al neomedieval/pagan folk, sviluppata attraverso progetti quali Vani, Violet, The Violet Tribe etc., con molte collaborazioni che ne hanno impreziosito la discografia. Come per "The Glass Coffin", la polistrumentista e cantante fa letteralmente tutto da sola (anche a livello compositivo, prendendo in prestito....
 
Recensione
27-02-2022 : SUNSET WINGS & BRODSKY
SUNSET WINGS & BRODSKY
Per questa loro settima uscita sulla lunga distanza, i Sunset Wings uniscono le forze con l'altro progetto russo Brodsky, duo attivo da un decennio in ambito di elettronica sperimentale e lo-fi, il cui suono incontra per l'occasione il dark-folk sinfonico del collettivo guidato da Aleks Popov. Racchiuso in un essenziale digipack, l'album non si rivela una semplice contaminazione reciproca dei due stili a confronto, bensì un'opera che affonda prevalentemente nel bagaglio sinfonico e folk di SW, ma con una più ampia visione ed una più eclettica gamma di soluzioni. Con un personale di dodici elementi fra strumentisti e....
 
Recensione
14-12-2021 : GRAVE OF LOVE
GRAVE OF LOVE
Senza fretta, mettendo grande cura nel confezionamento di ogni singola uscita, la tedesca Only The Sun Knows (sottoetichetta della Halb 7 Records) si sta costruendo un piccolo roster di interessanti progetti d'area neofolk/sperimentale, cui recentemente si è aggregato anche l'act polacco Grave Of Love, guidato da Michal "Neithan" Kielbasa (già noto per la sua militanza con monicker quali Whalesong, Lugola, Useless, Nothing Has Changed e Lifeless Gaze). Dopo aver maturato parecchia esperienza, principalmente tra industrial e black metal, il musicista/cantante di Katowice ha dato vita a GoL nel 2017, anno in cui ha....
 
Recensione
12-09-2021 : LYUDI NA HOLME
LYUDI NA HOLME
Presentato in download lo scorso dicembre, il terzo album del combo russo ha visto lo scorso aprile la pubblicazione anche nel formato CD, stampato dalla COD in 97 copie numerate a mano nella bella confezione apribile simil-vinile. Dopo un esordio apprezzabile come "Nordavind" nel 2016 ed il più maturo "Nocturnus" l'anno seguente, gli otto componenti del progetto tornano con l'atteso terzo album, banco di prova importante che li vede proseguire nel percorso di rifinitura di un dark-folk sempre stretto in un caloroso abbraccio con la musica da camera e la tradizione locale. Un solco chiaro e netto nel quale il....
 
Recensione
31-08-2021 : VIVITA AND THE SUFFERINGS
VIVITA AND THE SUFFERINGS
Fra i progetti più creativi e particolari del panorama dark-folk vi è sicuramente questo act moscovita guidato da Alina Vivita, che è non soltanto una cantante dotata di una versatile e piacevole voce, ma anche un'abile suonatrice di banjo, strumento che fornisce un curioso e gradevole retrogusto americano alle canzoni. Già autori di un validissimo debut album ("The Last Song Of The Ear" di tre anni fa), i Nostri sono tornati lo scorso 31 ottobre con un nuovo CD - racchiuso in una bella confezione apribile simil-vinile e limitato a sole 97 copie numerate a mano - che racchiude sia sette nuovi brani, sia i....
 
Recensione
29-07-2021 : MAJDANEK WALTZ
MAJDANEK WALTZ
Con la russa COD e la sua divisione Noizes torniamo a poco più di un anno fa, allorquando il progetto Majdanek Waltz, ormai di ventennale esperienza, pubblicava "Her", ennesimo e sin qui ultimo album di un monicker che ha apposto la propria firma su una trentina di uscite. Quattro anni dopo "Die Blinden Schützen", l'act russo mette da parte sia l'afflato ambient che certi esperimenti di natura industriale - sfoderati anche nelle recenti collaborazioni con altri nomi - per recuperare canzoni scritte una decina di anni prima, nel pieno del periodo in cui il proprio folk incontrava la musica da camera, riscoprendo....
 
Recensione
27-06-2021 : INDIA CZAJKOWSKA
INDIA CZAJKOWSKA
Osservando bene la carriera della cantante e polistrumentista polacca, si nota come solo il debut album del 2008 "Cosmospir" sia firmato unicamente da lei, laddove le seguenti cinque uscite sono state realizzate assieme ad altri nomi, ed una di queste, nello specifico quella creata assieme a Sebastian Madejski, ha visto il suo titolo "Tance Snu" diventare il monicker di un nuovo quartetto, il cui esordio "Meander" di fine 2018 è anche l'ultima apparizione ufficiale della Czajkowska. Tredici anni dopo, India torna a firmare un album da sola, e si tratta di un'opera molto particolare nella sua variegata ed....
 
Recensione
27-06-2021 : RABOR
RABOR
Questo primo approccio con la russa COD (segnatamente con la sua divisione "Noizes"), nostro nuovo media-partner, ci fa tornare indietro nel tempo alla fine del 2018, allorquando l'etichetta, in collaborazione con la connazionale Der Schwarze Tod, pubblicava in CD il quinto album di Rabor, act condotto da Evgeny Novikov e proveniente anch'esso dalla Russia. Due formati in audiocassetta sarebbero poi arrivati ad un anno di distanza, ma il dato significativo fatto registrare dall'uscita in esame - sin qui l'ultima ufficiale, escludendo qualche singola traccia rilasciata in digitale - è stato l'abbandono pressoché totale....
 
Recensione
05-06-2021 : ALBIREON vs ZERESH
ALBIREON vs ZERESH
Spinti dall'aver realizzato di stare lavorando alle medesime tematiche (il lato oscuro dell'amore, la perdita, il tradimento e la disaffezione, optando per una discesa nel dolore che non abbia paura di mostrarne i segni), il giovane solo-project israeliano Zeresh della chitarrista/cantante Tamar Singer ed il più navigato trio emiliano Albireon uniscono le forze in questo split a trazione neo/dark-folk, aperto a svariate collaborazioni e pubblicato nelle 100 copie dell'elegante digipack a sei ante dalla Toten Schwan. La partenza, ad appannaggio dell'act nostrano, evidenzia qualche incertezza: "Heartbroken Romance", in cui....
 
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