31-08-2021
VIVITA AND THE SUFFERINGS
"7 Nails In The Coffin / A Hex"
(COD Noir)
Time: CD (37:49)
Rating : 7.5
Fra i progetti più creativi e particolari del panorama dark-folk vi è sicuramente questo act moscovita guidato da Alina Vivita, che è non soltanto una cantante dotata di una versatile e piacevole voce, ma anche un'abile suonatrice di banjo, strumento che fornisce un curioso e gradevole retrogusto americano alle canzoni. Già autori di un validissimo debut album ("The Last Song Of The Ear" di tre anni fa), i Nostri sono tornati lo scorso 31 ottobre con un nuovo CD - racchiuso in una bella confezione apribile simil-vinile e limitato a sole 97 copie numerate a mano - che racchiude sia sette nuovi brani, sia i sei del primissimo EP digitale "A Hex", risalenti a fine 2016. Oltre alla vibrante chitarra di Konstantin Vasiliev ed ai ritmi curati da Roma Kovrikov, ciò che contraddistingue la musicalità del progetto russo è la tuba di Alexander Nochin, che fornisce un tocco dark-cabaret soprattutto a nuove song come "Romance", "Ballad Of Accounting" e ancora "Romance" (diversa dall'altro pezzo col medesimo titolo), laddove "Dead Man", spogliata del ritmo, assume i contorni di quel gotico americano primordiale (per usare le parole della stessa band) che il banjo conduce in porto con sicurezza. Bene anche gli squarci solenni di "Opening" e l'impeto folk di "The End", mentre i pezzi di "A Hex", pur mostrando come le idee fossero ancora in divenire e tutto sommato distanti dal carisma mostrato oggigiorno, regala bei momenti col dolce folk della title-track e con la più cabarettistica "Stormy Day", ospitante una voce maschile che ritroveremo anche nel duetto finale con Alina in "The Swallow". Se da un lato ai fans del combo farà sicuramente piacere recuperare il primo EP fissato su supporto fisico, quel che più è destinato a far gola è il lotto di nuove canzoni, che testimoniano di un progetto oggi ancor più coeso ed affiatato, capace di una scrittura agile ed accattivante che merita l'attenzione dei più attenti esploratori delle sonorità dark-folk. Decisamente da sentire e da tenere ben d'occhio per il futuro.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://codmusicdistro.bandcamp.com/