29-07-2021
MAJDANEK WALTZ
"Her"
(COD Noizes)
Time: CD (52:01)
Rating : 7
Con la russa COD e la sua divisione Noizes torniamo a poco più di un anno fa, allorquando il progetto Majdanek Waltz, ormai di ventennale esperienza, pubblicava "Her", ennesimo e sin qui ultimo album di un monicker che ha apposto la propria firma su una trentina di uscite. Quattro anni dopo "Die Blinden Schützen", l'act russo mette da parte sia l'afflato ambient che certi esperimenti di natura industriale - sfoderati anche nelle recenti collaborazioni con altri nomi - per recuperare canzoni scritte una decina di anni prima, nel pieno del periodo in cui il proprio folk incontrava la musica da camera, riscoprendo quel suono che più ha dato visibilità al nome Majdanek Waltz. Rilasciato, oltre che nella versione standard in CD, anche nelle 43 copie su nastro e nelle 97 del doppio CD (che include il singolo "Your Traits" ed un set di cartoline), "Her" è stato realizzato con l'impiego di ben 19 musicisti (fra cui Alexey ed Elena dei quotati Moon Far Away), tutti impegnati a conferire il giusto carattere prevalentemente acustico ad un'opera che vive di sentimenti genuini e di sensazioni palpabili. L'intreccio fra le corde della chitarra, gli archi e soprattutto il flauto è il fulcro attorno a cui ruota il dark-folk emozionale di "Her", con la consueta vocalità recitata (quella tipicamente rigida di Pavel Blyumkin, che presenta tutte le asperità della lingua russa, e quella più aggraziata della controparte femminile Larisa Arkhipetskaya) sullo sfondo di temi musicali ben congegnati e messi in atto. Una formula nota che, nelle mani del combo russo, si traduce in una serie di brani d'intima fattura, con picchi di pregio quali l'iniziale title-track e la sua dolce passionalità, le melodie senza tempo di "Elemental Trigon", la triste e delicata "Stille" (che, con "Fires", ribadisce come Larisa sia più efficace nel recitare i testi) e l'ariosa e bucolica "Sleeping In The Forest". Tornati ai fasti di metà carriera e riprendendo una linea già dettata a più riprese in passato, i MW realizzano un lavoro di buon livello emozionale che non mancherà di toccare le corde giuste, allietando chi fra i colossi del settore ha sempre preferito l'approccio al folk dei Sol Invictus: una conferma, specie per chi aveva apprezzato il riuscito "Stille!".
Roberto Alessandro Filippozzi
http://majdanekwaltz.woods.ru/
https://codmusicdistro.bandcamp.com/