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Recensione
05-04-2017 : ROMOWE RIKOITO
ROMOWE RIKOITO
Il polistrumentista Alexey Popov non è certo uno che ama stare con le mani in mano: ancor prima dei Sunset Wings, coi quali ha realizzato quattro pregevoli album fra il 2009 ed il 2014, l'ottimo compositore di Königsberg aveva dato vita già nei 90s al progetto Romowe Rikoito, firmatario di quattro bei lavori di lunga durata dal '96 al 2014. Al fianco dei due act principali, il Nostro ha poi esordito col monicker Austras Laiwan a fine 2015, e mentre si attende il debutto dell'altro suo progetto Eirikura, le attività musicali che lo riguardano risultano sempre ferventi grazie al costante apporto di un vero e proprio....
 
Recensione
29-09-2016 : DEATH IN ROME
DEATH IN ROME
Dopo il 7" "Barbie Girl" e una manciata di uscite in CDr ultra limitati, i Death In Rome esordiscono con un album mantenendo inalterate le loro peculiarità di partenza: coverizzare hit mainstream utilizzando gli schemi stilistici del neofolk made in Death In June. Se i primi passi potevano suggerire una fortunosa rivisitazione di pezzi dotati di melodie immediate, questo primo lavoro indica invece un'attitudine esemplare nel piegare gli schemi coniati da Douglas P. e soci ad esigenze pop, 'vestendo' con abiti marziali cuciti a puntino le frivolezze sonore degli ultimi trent'anni. E se da un lato appare prevedibile....
 
Recensione
03-08-2016 : SOMNARE
SOMNARE
Esce per la tedesca Lichterklang l'album d'esordio dei Somnare, duo madrileno creato nel 2013 da musicisti d'esperienza come la violoncellista Pilar Molina (Aura Noctis, Aeldaborn) ed il bassista DP Rey (Wrong, The YTriple Corporation, Neverdie). "Bellum Esse" ha profonde radici in quel neoclassicismo già caro alle Aura Noctis, a testimonianza di come il background di Pilar sia stato il punto di partenza per sviluppare il percorso artistico di Somnare, ma poggia con forza anche sulla possanza ritmica del suono marziale. Guidate dai temi ricorrenti del violoncello e dalla voce carica di dolente lirismo di Pilar (con pochi....
 
Recensione
03-08-2016 : ALBIREON & OMNE DATUM OPTIMUM
ALBIREON & OMNE DATUM OPTIMUM
Gli alfieri del neofolk nazionale Albireon ed il sempre intrigante progetto francese Omne Datum Optimum uniscono le forze per questa singolare uscita, nella quale ognuno dei due act contribuisce con cinque tracce (più una che li vede collaborare attivamente). Confezionato in un bel digipack a tre pannelli in formato DVD e realizzato in 191 esemplari numerati a mano, il dischetto - diviso in tre 'atti' - si apre con le tracce firmate dal trio italiano, come sempre guidato dal buon Davide Borghi, che dà il via alle danze col folk dolce e melodioso della corale "The Poet And The Warrior", mentre le sfuggenti "Tra Gli....
 
Recensione
23-07-2016 : THEODOR BASTARD
THEODOR BASTARD
Dopo una lavorazione durata ben tre anni, il collettivo di San Pietroburgo guidato dalle figure carismatiche della singer Yana Veva e del polistrumentista/compositore Fedor Svolotch è infine tornato con l'atteso nuovo album, ennesima release di una carriera discografica iniziata nell'ormai lontano 2000. "Vetvi", magnificamente confezionato in uno slipcase contenente il digipack con ampio booklet, usciva ormai un anno fa, segnando una nuova vetta nella pregiata discografia di un ensemble sempre più dedito a sonorità etniche, tanto intrise della cultura e della tradizione della madre Russia quanto libere di andare....
 
Recensione
23-06-2016 : SCHATTENSPIEL
SCHATTENSPIEL
Dopo una fitta attività discografica tra il 2010 ed il 2013, il progetto creato da Sven Phalanx si è preso stavolta più tempo per tornare col nuovo full-length, che infatti giunge a più di due anni dal precedente "Aus Dem Dunkel...". Col nuovo assetto a tre, che vede entrare in formazione la singer Miss Kitty (in precedenza il collega ed amico Lionel Verney, noto per il monicker Verney 1826, era divenuto il degno sodale di Sven), l'act tedesco prosegue nel suo cammino basato sulle suggestioni neoclassiche, mantenendo il suono aderente ad una marzialità di più ampio raggio rispetto ai canoni....
 
Recensione
06-06-2016 : CAWATANA
CAWATANA
Escludendo "Again", pubblicato in download gratuito due anni fa e contenente nuove versioni di una manciata di brani del primo periodo, questo nuovo mini-album è il primo lavoro di soli inediti dell'act ungherese da più di un lustro a questa parte. Saldamente al comando delle operazioni, ma ancora spalleggiato dall'altro membro fondatore Sörös Gergö (andato sin dal 2004 a formare il suo progetto Larrnakh, ma sempre pronto a prestare la sua voce alle necessità da studio di Cawatana), il mastermind Kiss Balázs prosegue spedito sul sentiero di quel neofolk più scarno e diretto....
 
Recensione
30-04-2016 : THE JOY OF NATURE
THE JOY OF NATURE
Fa piacere vedere come alcuni progetti superino le mode mantenendo una propria identità alla ricerca di un percorso singolare, senza svendersi alle richieste passeggere del pubblico. I Joy Of Nature sono tra questi: rimasti fedeli alle scelte di partenza, vantano ad oggi una discografia tanto vasta quanto personale in circa 10 anni di attività e vari consensi ricevuti. Il nuovo album "A Roda Do Tempo" prende vita dal tema della ciclicità del tempo e si ricollega ad un approccio fortemente localistico, che vede il ripristino del canto in portoghese (con l'errore di non avere incluso un libretto con traduzioni in....
 
Recensione
18-04-2016 : AUSTRAS LAIWAN
AUSTRAS LAIWAN
Debutto assoluto per il nuovo progetto di Alexey Popov, eccelso polistrumentista e compositore già apprezzato alla guida dell'ottimo collettivo russo Sunset Wings. Coadiuvato da un piccolo plotone di sodali e colleghi musicisti (ben dieci fra membri dei Sunset Wings e di act amici come Kratong e Romowe Rikoito), Alexey non si discosta dalle coordinate sonore che hanno delineato la rotta del suo progetto principale, impostando un discorso dove ancora una volta il folk acustico incontra la musica classica, ma con più intimismo ed enfasi sulla delicatezza. Spesso legati fra loro dal suono dell'acqua del mare, i brani vivono di....
 
Recensione
08-04-2016 : AYTHIS
AYTHIS
Quarto album in nove anni per il progetto solista della francese Carline Van Roos, ormai calatasi pienamente nei panni di cerimoniera dell'ethereal più crepuscolare dopo i lontani trascorsi in ambiti doom metal. Dopo tre buoni lavori rilasciati a cadenza pressoché biennale, stavolta Carline si è presa ben quattro anni e mezzo prima di tornare sul mercato, verosimilmente consapevole di dover portare al livello successivo il proprio percorso di crescita artistica. Missione compiuta, poiché la Nostra, autrice di tutti i processi creativi e realizzativi dietro alla musica di Aythis, riesce a superare sé stessa....
 
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