29-09-2016
DEATH IN ROME
"Hitparade"
(SPQR)
Time: CD (57:21)
Rating : 8.5
Dopo il 7" "Barbie Girl" e una manciata di uscite in CDr ultra limitati, i Death In Rome esordiscono con un album mantenendo inalterate le loro peculiarità di partenza: coverizzare hit mainstream utilizzando gli schemi stilistici del neofolk made in Death In June. Se i primi passi potevano suggerire una fortunosa rivisitazione di pezzi dotati di melodie immediate, questo primo lavoro indica invece un'attitudine esemplare nel piegare gli schemi coniati da Douglas P. e soci ad esigenze pop, 'vestendo' con abiti marziali cuciti a puntino le frivolezze sonore degli ultimi trent'anni. E se da un lato appare prevedibile l'esito positivo di tracce che nascono già superlative ("Careless Whisper", "Take On Me"), dall'altro colpisce la capacità di reinventare alcune instant-song che mostravano i propri noiosi limiti ai tempi in cui uscirono gli originali ("Barbie Girl", "Wrecking Ball"). Tra le altre lasciano basiti l'impalpabile "Diamonds" di Rihanna, che diventa una struggente ballata fin de siècle, e le orchestrazioni Cashmore-style di "Chandelier", oltre alla inaspettata e non menzionata cover di "Ragazzo Dell'Europa" di Gianna Nannini. Forse quello che manca ormai al neofolk sul piano squisitamente sonoro è proprio quell'apporto 'catchy' e affabile garantito dal sostrato pop scelto dai Death In Rome. Mettere la divisa d'ordinanza a brani nati con finalità diverse sembra essere l'unica soluzione per ridare, con intelligenza, un corpo improprio ad un genere che è adesso storia e nulla più. Complimenti a chi è riuscito nell'impresa e a chi gli ha dato fiducia: Death In Rome è una realtà nata sulle rovine del passato, e - stando ai nuovi brani che circolano - sembra avere ancora molto da dire. Con la dovuta attenzione al marketing, il lavoro viene edito in due versioni: una prima (già sold-out!) limitata a 300 copie in digipak di formato A5 contenente un secondo CD con tre inediti - tra cui spicca il capolavoro, che fu di Black, "Wonderful Life" - e la presente, confezionata in un bel digipak a 6 pannelli. Un'uscita che ripaga in pieno le tante aspettative di un pubblico in continua crescita.
Michele Viali