13-10-2017
NOXVOX
"Niedowidzenia"
(Rage In Eden)
Time: CD (47:56)
Rating : 8
La sempre attenta Rage In Eden tiene a battesimo il debutto dei polacchi Noxvox, trio che unisce in maniera particolare e personale un'elettronica dalle tinte drammatiche ad elementi folk di ampia concezione e ad un piglio sinfonico carico di pathos. Un mix reso ancor più intrigante dalla scelta di utilizzare la lingua madre per i cantati, che si rivelano ben congegnati nonostante la difficoltà di adattare un idioma come il polacco ad un contesto musicalmente arioso e melodico. Ad alimentare la curiosità per il suono dei Nostri vi è poi la strumentazione impiegata, che include strumenti a corde tradizionali quali il taishokoto ed il bouzouki, oltre all'arpa. Senza mai suonare ridondanti, i tre danno vita ad un manto sonoro ben amalgamato in ogni sua componente, a testimonianza di una buona padronanza di tutti gli strumenti e di un songwriting fluido e ben bilanciato, per il quale non mancano integrazioni di viola, violino, violoncello e finanche batteria ad opera di musicisti ospiti. Il soave incipit "Kensho", giocato fra suggestivi vocalizzi ed il giusto mix di elettronica e classicismo, cede il passo all'appassionata elettronica retrò di "Dal", un attimo prima che l'album assuma quel piglio drammatico che caratterizza la scrittura del trio. Ritmi sottili ma pulsanti su basi dal taglio dronico ("Bialy Szum"), archi che incontrano melodie di natura orientale ("Luna"), intrecci sottili ma intensi ("Kamien W Wode"), magistrali ricami degli strumenti a corde (la title-track), piccole magie pianistiche e vocalità corali ("Siewca"), asperità meccaniche in alternanza all'ariosità delle porzioni sinfoniche ("Pokuszenie"), e giù fino ad un finale particolarmente dolente come "Noc Wyschnietej Rzeki", in un album ove la tensione emotiva ed il pathos non scemano praticamente mai. Musica non soltanto personale e ricercata, ma anche e soprattutto intima, carica di sentimento e potenzialmente in grado di toccare i cuori tanto dei puristi del suono 'dark' quanto degli ammiratori della composizione più avanguardista: quale che sia la vostra natura di ascoltatori, e a prescindere dal fatto che vi dilettiate coi Deine Lakaien piuttosto che coi Dead Can Dance, prestate la giusta attenzione a questo ammirevole debut e tenete ben d'occhio gli ottimi Noxvox.
Roberto Alessandro Filippozzi