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Recensione
16-08-2013 : SUNSET WINGS
SUNSET WINGS
Dopo una parentesi alla corte dell'israeliana The Eastern Front (l'album "Farewell" dello scorso anno), il combo russo torna a lavorare con la polacca Wrotycz Records per il suo terzo full-length, edito in un pregevole digipack a sei pannelli. Sostanzialmente il collettivo guidato dal cantante e strumentista Aleks Popov è rimasto fedele alla linea tracciata con l'esordio del 2009 "Covering For Solace": quella di un suono folk intimo e dolce, intriso di passione e pathos drammatico, con ampie citazioni letterarie ad ispirarne i temi. Già tecnicamente molto maturi ai tempi del debut, i Nostri affinano passo....
 
Recensione
16-08-2013 : ARROWWOOD
ARROWWOOD
Progetto solista dell'angloamericana Chelsea Robb, Arrowwood arriva al suo secondo album dopo alcune produzioni ultra-limitate in CDr, circolate negli anni passati tra i patiti del settore. "Beautiful Grave", prodotto sia in CD che in due differenti edizioni in LP, è costituito da una serie di ballate acustiche, segnate da rifiniture minimali a base di arpeggi di chitarra e qualche motivo di flauto che fanno da sfondo alla voce singolare di Chelsea, assai prossima, nella sua eterea soavità, a quella di Alison Shaw dei Cranes. A completare il quadro ci sono anche una manciata di partiture strumentali basate su....
 
Recensione
08-08-2013 : DARKWOOD
DARKWOOD
Il precedente "Ins Dunkle Land" usciva a fine 2009, ed il progetto del mastermind tedesco Henryk Vogel si è decisamente preso il tempo necessario prima di tornare con l'ottavo full-length della sua ammirevole carriera. Una pausa utilizzata per focalizzare al meglio le proprie energie ed ispirazioni, servita anche per fugare quei sentori 'sperimentali' della parte finale del precedente opus, dove un ipnotico basso dettava un incedere austero che staccava dal quel neofolk germanico che proprio Darkwood aveva contribuito a plasmare ad inizio millennio, assieme a Forseti, Sonne Hagal ed altri. "Schicksalsfahrt", edito....
 
Intervista
01-08-2013 : STRYDWOLF
STRYDWOLF
Il neofolk non è morto! Strydwolf è una di quelle giovani leve che ancora tengono alta la bandiera di questo genere, sponda germanica. Con una buona dose d'ispirazione, tanta venerazione per i padri e idee da vendere l'act olandese ha già alle spalle parecchie produzioni, in parte edite dalla propria etichetta personale e in parte prodotte dai mentori della SkullLine. Il padrone di casa Willem Witte ci racconta la propria carriera, tra fitte uscite discografiche, interessi musicali, contatti con l'ambiente underground e gli inevitabili intoppi dovuti a sterili proteste... che ormai sembrano far parte del gioco. A voi....
 
Recensione
01-08-2013 : OPIUM DREAM ESTATE
OPIUM DREAM ESTATE
Messo in piedi nel novembre del 2006 da Sebastyén Defiolle, che è anche padrone della stessa promettente label Seventh Crow (di cui abbiamo già cantato le lodi in occasione dell'album degli Arduinna), questo prolifico e ispirato progetto ha già dato alle stampe ben otto lavori tra full-lenght ed EP, ed è già previsto per il prossimo settembre il successore di questo brillante quinto full-length "Funeral In Narragonia", ricevuto solo da poco in redazione, nonostante sia uscito esattamente un anno fa. Poco male l'attesa, se si considera che Sebastyén lo ha registrato nell'arco di tempo....
 
Recensione
01-08-2013 : SCHATTENSPIEL
SCHATTENSPIEL
C'era attesa intorno all'uscita della settima release di Schattenspiel (recentemente passato da solo-project a duo con l'ingresso in formazione di Lionel Verney, mastermind dell'altro eccellente act teutonico Verney 1826), anche perché questo nuovo album coincide con la terza ed ultima parte di una trilogia iniziata con i full-length "Schattenkrieger" (2010, Ufa Muzak) e "Lichtgestalten" (2011, uscito per la Dead Master's Beat di Jens degli Sturmkind, che cura anche la nuova fatica). Se già in passato avevamo avuto modo di saggiare le qualità di un progetto capace di muoversi con molto più estro....
 
Recensione
01-08-2013 : WUKOWAR
WUKOWAR
Dalle ceneri del duo neofolk russo Ritual Front, ormai da tempo archiviato, sbuca fuori quasi dal nulla il solo-project di Micheal A., che esordisce con questo breve dischetto della durata di un EP per l'ottima label estone Fronte Nordico, in un'edizione limitata di 250 copie (più ulteriori 50 in un package speciale) confezionata in uno splendido cartonato rigido con pregiate lavorazioni ed un poster con testi e crediti infilato in un nastro nero. Maturato a dovere nei Ritual Front (autori di cinque release), l'artista di San Pietroburgo prende ora in mano le redini della propria carriera artistica (facendosi aiutare solo da un paio di....
 
Recensione
26-07-2013 : BEN LUKAS BOYSEN
BEN LUKAS BOYSEN
Smessi i panni spigolosi e cervellotici di Hecq, il sound-designer tedesco Ben Lukas Boysen rivela un animo malinconico che si tramuta in una musicalità triste e minimale, già espressa attraverso un paio di ben accolte colonne sonore ("Infinite Rounds" nel 2007 e "Restive" lo scorso anno). "Gravity" non è però un'altra colonna sonora a complemento di immagini, bensì il primo album vero e proprio firmato dall'autore con nome e cognome, dopo la solida reputazione costruita attraverso un decennio di uscite firmate Hecq. "Gravity", realizzato sia in vinile che nel formato....
 
Recensione
11-07-2013 : LUX INTERNA
LUX INTERNA
Se ci sono voluti ben sei anni affinché la band americana tornasse col successore dell'ottimo "God Is Not Dead For The Birds", ciò sicuramente è stato dovuto anche alla prematura scomparsa del tastierista e membro storico Kevin R. Sweet, che ci ha lasciati nel 2010. Ciononostante il combo guidato dai coniugi Gentzke ha inteso proseguire il proprio cammino artistico, e trovato un accordo discografico con la statunitense Pesanta (dopo la dipartita di quel marchio storico del neofolk che fu la Eis Und Licht, etichetta che scommesse sui Nostri sin dai loro esordi ad inizio millennio), torna finalmente sulle scene....
 
Recensione
04-07-2013 : DÓNIS
DÓNIS
Nato dalle ceneri del progetto Wejdas ed attivo a livello discografico sin dal 1998, Dónis viene da più parti ritenuto come una delle figure-cardine della scena post-industriale lituana, e con "Bars Bars" giunge a quello che è il decimo album di una carriera ricca di realizzazioni. Prodotto ancora una volta da quella Dangus (etichetta di punta del panorama alternativo lituano, fra industrial, folk e rock) che ha accompagnato quasi tutta l'evoluzione di Dónis e confezionato in un superbo digipack a sei pannelli, il nuovo lavoro della creatura del mastermind Donatas Bielkauskas (artista coinvolto in....
 
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