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Recensione
05-05-2014 : PAULINA CASSIDY
PAULINA CASSIDY
Nata in Ontario ed ora residente in Tennessee, Paulina Cassidy non è solamente un'ottima scrittrice, pittrice e illustratrice di libri, tarocchi, carte etc., ma anche una mirabile musicista e compositrice. Autrice ed esecutrice di tutte le musiche e dei testi, la bella 'fatina' ha già all'attivo quattro lavori di lunga durata ed un EP (quest'ultimo rilasciato attraverso quella Projekt che ce la fece conoscere in uno dei suoi celebri sampler natalizi), tutti autoprodotti fra il 2011 ed il 2012. Senza dubbio la Projekt aveva visto giusto nel supportare l'estro musicale della Cassidy, ed ora le offre finalmente la....
 
Recensione
21-04-2014 : KARMA MARATA
KARMA MARATA
Nonostante il progetto sia stato fondato da Marcel Kleemann nell'ormai lontano 2002, il marchio Karma Marata è stato apposto solamente su di un paio di uscite: lo split d'esordio in CDr del 2010 "...And Still Remain" con Kristian Giorgini e, due anni dopo, l'album in CD "Das Sturmläuten". Ora esce questo nuovo full-length che, stando a quanto si evince dalle poche informazioni reperibili, rappresenta l'ultima pubblicazione per una band ormai già scioltasi ("Ein Abschied" si può infatti tradurre come "un addio"), e quindi una sorta di epitaffio per la breve parabola artistica....
 
Recensione
31-03-2014 : SCHATTENSPIEL
SCHATTENSPIEL
Celebrare con un 'best of' un'attività discografica di soli cinque anni può sembrare un azzardo, ma non se questa è stata prodiga di uscite a limitata divulgazione, come nel caso del progetto in esame, nato nel 2008 ed approdato sul mercato l'anno seguente, dapprima come duo col monicker Phalanx feat. The White Rabbit, poi col solo Sven Phalanx al comando sotto il nuovo marchio Schattenspiel dal 2010, e infine tornato in formazione a due con l'ingresso di Lionel Verney (titolare dell'ottimo act Verney 1826) dal 2012. Il periodo celebrato è quello fra il 2008 ed il 2013 ("Licht Und Schatten" è....
 
Recensione
21-03-2014 : ALIO DIE & SYLVI ALLI
ALIO DIE & SYLVI ALLI
Lavoro a quattro mani dalla forte carica seduttiva, "Amidst The Circling Spires" si riallaccia alla grande tradizione etnico-oscura che fa capo alla seconda stagione artistica dei Dead Can Dance, nonché ai nostri Ataraxia. L'album segue le direttive stilistiche proprie di Alio Die, progetto italiano guidato da Stefano Musso sin dal lontano 1989 e sempre dedito ad un'ambient magica che apre le porte di mondi lontani, grazie al mix di elettronica e strumenti tradizionali. Sylvi Alli, compositrice versatile con all'attivo album personali, varie collaborazioni e partecipazioni a soundtrack, presta la sua voce eterea a....
 
Recensione
11-03-2014 : ALBIREON/TONY WAKEFORD
ALBIREON/TONY WAKEFORD
A breve distanza dall'uscita de "Le Fiabe Dei Ragni Funamboli" gli Albireon tornano con un prezioso singolo messo a punto insieme a Tony Wakeford dei Sol Invictus, a conferma dell'interesse che la band emiliana continua a suscitare in tanti affermati protagonisti della scena acustica oscura. I due pezzi in questione sono fissati su un bel 7" in vinile viola, adornato dall'evocativo artwork di Massimo Romagnoli e limitato a sole 200 copie. La musica viene firmata da Davide Borghi e dallo stesso Wakeford, mentre i testi sono opera di Davide e vengono cantati dall'ex Death In June. Le peculiarità localistiche e....
 
Recensione
11-03-2014 : THE VICTIM'S BALL
THE VICTIM'S BALL
Rispettando la perfetta cadenza annuale, il progetto del nostro connazionale Roberto Massaglia (da oltre vent'anni domiciliato in Australia) giunge con "Ephemeral" alla quinta prova sulla lunga distanza, rilasciata nuovamente via Elysium Sounds nel pregiato formato digipack completo di booklet. Proprio col precedente "Tales From The Gibbet", da noi recensito ed approfondito in sede di intervista, abbiamo presentato al pubblico italiano il suono di The Victim's Ball, forte di un piglio sinfonico/marziale ottimamente combinato ad una vocalità ad ampio respiro e ad una teatralità che affonda nei secoli perduti e....
 
Recensione
19-02-2014 : ORCHIS
ORCHIS
Con Alan Trench e Tracy Jeffery impegnati nel progetto Cunnan, la storia degli inglesi Orchis pareva essersi definitivamente conclusa dopo la ristampa di "A Thousand Winters" del 2009 ed una serie di tracce sparse, rare o inedite, rilasciate attraverso uscite a bassa tiratura per gli appassionati più fedeli... La scorsa estate è invece uscito "A Dream", quarto album di una carriera discografica iniziata nel '94 col full-length "The Dancing Sun", proseguita con la giusta convinzione nei 90s e divenuta discontinua e fumosa al volgere del nuovo millennio. Le poche note disponibili sul retro....
 
Recensione
12-02-2014 : SIEBEN
SIEBEN
Dieci album in quindici anni di onoratissima carriera discografica sono il significativo traguardo raggiunto dall'apprezzato violinista/cantante britannico Matt Howden, personaggio di spicco di una scena che lo visto protagonista assoluto anche in una lunga serie di memorabili collaborazioni, da quella storica con l'amico e compagno di tante avventure Tony Wakeford (Sol Invictus) al favoloso album realizzato nel 2012 assieme ai polacchi Job Karma sotto la sigla 7JK. Di questo grande artista ed autentico gentleman abbiamo imparato a conoscere pressoché tutto, dalle dinamiche con cui crea le proprie magie sonore sul palco alla poesia che....
 
Recensione
25-01-2014 : GALAHAD
GALAHAD
La dotta fucina della Danse Macabre punta per il nuovo anno sul piacevole e grazioso crossover tra rock e folk dei germanici Galahad, un agguerrito ottetto che in sala prove e studio vive ben prima dell'epoca moderna - tanto che nella line-up sono incluse figure emblematiche e simboliche della storia medievale, come il poeta Oswald, il Nano e lo stesso Galahad, che presta il nome al monicker. Galahad era nientemeno che uno dei cavalieri della Tavola Rotonda (in italiano Galeazzo), e pare che le letture della band colgano all'essenza molto più che il semplice ciclo arturiano. Ben venga, visto che si sposano alla perfezione con la....
 
Intervista
29-12-2013 : LUDOLA
LUDOLA
Band asciutta e diretta, lontana dai canoni stilistici più o meno in voga di questi tempi, i Ludola trovano linfa vitale nelle proprie radici polacche, che amano raccontare e cantare con un'accanita passione. Con tre album pubblicati nell'arco di tre anni scarsi il duo (Janek, voce e chitarre, e Zosia, voce e percussioni) ha attirato l'attenzione anche del pubblico internazionale, nonostante i testi in madrelingua e i concept storici non siano sempre alla portata di tutti. I collegamenti col neofolk e con la scena acustica oscura sono ridotti ai minimi termini: il loro è più un recupero di elementi tradizionali, che....
 
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