31-03-2014
SCHATTENSPIEL
"Licht Und Schatten"
(SkullLine)
Time: CD 1 (79:54); CD 2 (68:44)
Rating : 8
Celebrare con un 'best of' un'attività discografica di soli cinque anni può sembrare un azzardo, ma non se questa è stata prodiga di uscite a limitata divulgazione, come nel caso del progetto in esame, nato nel 2008 ed approdato sul mercato l'anno seguente, dapprima come duo col monicker Phalanx feat. The White Rabbit, poi col solo Sven Phalanx al comando sotto il nuovo marchio Schattenspiel dal 2010, e infine tornato in formazione a due con l'ingresso di Lionel Verney (titolare dell'ottimo act Verney 1826) dal 2012. Il periodo celebrato è quello fra il 2008 ed il 2013 ("Licht Und Schatten" è uscito inizialmente lo scorso dicembre in formato free download, per un periodo limitato esauritosi a gennaio), lasso di tempo in cui complessivamente le due incarnazioni del progetto tedesco hanno totalizzato poco meno di una ventina di release, fra edizioni limitate, pubblicazioni in download, split, CDr e quant'altro (quella in esame è solo la quarta su CD). Una grossa mole di materiale, spesso ormai introvabile, per la quale era necessaria questa sorta di 'scrematura' nell'ambito di un doveroso recupero, col succulento 'bonus' rappresentato da un secondo CD che vede ben 15 nomi, fra colleghi delle diverse etichette per cui Schattenspiel ha inciso e storici amici o collaboratori, alle prese con cover altrettante cover dal vasto repertorio del gruppo celebrato. Una sontuosa ed intrigante celebrazione che meritava di venire fissata sul supporto fisico, nello specifico in una tiratura di 300 copie numerate a mano (nel doppio jewel-case con esile booklet, contenente solo poche note in tedesco relative ai brani del primo CD), più le 50 della Special Edition con annesso un ulteriore CDr a sette pezzi ("The Lost Songs") e vari gadget (spilla, toppa, adesivo, cartoline...). Diciannove i brani del 'best of', esemplificativi del percorso del progetto, che agli inizi ha mescolato le proprie influenze di derivazione EBM con sonorità ambientali e sinfoniche, per poi spingere maggiormente verso queste ultime infondendo un tocco anche marziale. Non solo riproposizioni selezionate, ma anche molti nuovi mix appositamente realizzati e/o versioni differenti (all'incirca metà scaletta), per un suono che viene ripercorso in tutta la sua evoluzione, ricca sì di varianti, ma ben legata ad un chiaro filo logico che implica un'altrettanto chiara visione d'insieme. Un livello che si mantiene sempre alto e ben superiore agli standard del genere per idee, personalità e capacità pratiche, con picchi memorabili quali la raffinatissima, delicata e passionale "El Gato Negro" (realizzata in lingua spagnola con Igniis per l'album "Schattenkrieger"), la finemente sinfonica "Echo" (da "Lichtgestalten", completa della bella e gentile voce di Shaita), la fiabesca "The House Of Usher" (da "Missing In Action And Presumed Dead", foriera di splendide melodie) e l'epica "Western Front" (dall'ultimo full-length "Aus Dem Dunkel...", intrisa di tradizione); menzione a parte, e d'onore, per il gioiello assoluto "Good Morning Sick World", colossale perla firmata dal magnifico act belga Art Of Empathy, qui proposta nella bellissima versione assieme allo stesso autore ed a Miss Kitty, anch'essa tratta dall'ultimo album di Schattenspiel. Non meno prelibato il CD-tributo, dove non mancano nomi di peso e ben noti ai lettori di queste pagine come Strydwolf, Barbarossa Umtrunk, Verney 1826, The Victim's Ball e TSIDMZ, oltre ad una pletora di act abbastanza navigati o ancora agli esordi. Anche qui il livello si mantiene costantemente alto e degno di nota, con vette qualitative importanti toccate da Igniis (che rivede in una magnifica veste ancor più folk-oriented quella "El Gato Negro" cui già partecipò in origine), Niemandsvater (cupa, misteriosa e molto suggestiva la sua cover di "Niemandsland"), Miss Kitty (nelle sue mani "To The Ocean" si tinge di electro suadente e seduce con la voce femminile ed il groove), INTENT:OUTTAKE (che traduce in una chiave electro solida e melodica "Die Letzte Fahrt Der Nautilus") e CyraDark (toccante la sua interpretazione più spiccatamente pianistica di "Eschatological Scenario"). Un 'best of' e tributo dunque riuscitissimo (unico appunto: meritava una veste grafica superiore), ricco - nei suoi poco meno di 150 minuti complessivi - di alti contenuti che ne fanno una release immancabile per i più fedeli sostenitori di Schattenspiel, perfetta anche per chi desiderasse avvicinarsi solo ora a quest'ottimo act tedesco.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.schattenspiel.info/