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Intervista |
03-09-2014 : L.C.B. |
Nella piccola nicchia del noise e delle distorsioni brilla Le Cose Bianche (noto anche come L.C.B.), progetto prolifico che riesce ancora ad appassionare (e ad appassionarsi) con la manipolazione elettronica dei rumori. L'Italia ha dato i natali ad alcuni dei più importanti personaggi relazionati a questo (anti)stile sonoro e Giò, al secolo Giovanni Mori e titolare del monicker, rappresenta ad oggi uno dei pochi nomi che portano avanti questa singolare tradizione, non solo con album propri, ma anche con la produzione e il recupero di alcuni autori del passato. Tra news e curiosità, entriamo nei meandri di questa stridente... |
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Recensione |
03-09-2014 : THO-SO-AA |
Album complesso che segna uno dei momenti più ispirati nella carriera del tedesco Lutz Rach. Presentato in un massiccio digipak apribile dall'artwork eloquente, "Sleeping Explorer" raccoglie nel titolo la sua essenza, finalizzata ad esplorare il sonno con i mezzi dell'ambient post-industriale. L'opera corona vent'anni di onorata carriera, periodo in cui Lutz ha frequentato le sonorità elettroniche puntando dritto in un'oscurità che forse ora per la prima volta viene mitigata con un sound più tranquillo, a suo modo rilassante, sebbene immerso in un mondo misterioso. Il tutto viene esplicato in ben 100... |
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Recensione |
03-09-2014 : SHATOO |
Nel maggio dello scorso anno la band norvegese aveva sorpreso tutti, riemergendo dal nulla col favoloso singolo "Nothing That I Wouldn't Do", dopo lo scioglimento all'indomani del secondo album nell'ormai lontanissimo 1988. Se questo primo insperato vagito dopo 25 anni di oblio aveva entusiasmato, lasciando presagire un nuovo corso entusiasmante per i due superstiti della line-up originaria (Dag Brandth e Calle Varfjell) ed i due nuovi membri (Geir Bratland e Per Aksel Lundgreen, entrambi ex Apoptygma Berzerk), questo successivo EP, uscito a metà dicembre 2013 nel formato digipack e limitato a 500 copie numerate a mano,... |
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Recensione |
03-09-2014 : THEOLOGIAN / STROM.EC |
Fra i capisaldi del suono power-electro e industrial del Nord Europa, il duo finnico STROM.ec ha finalizzato 14 uscite fra CD, CDr, vinili e cassette dal 2000 al 2012, e proprio in occasione della sua ultima release è approdato alla corte dell'attivissima label americana Annihilvs (gestita da Lee M. Bartow, mente del quotato progetto Theologian) con "Hubrizine", rilasciato dapprima in formato download, poi in audiocassetta nel 2013 (in soli 12 esemplari!) ed oggi, finalmente, disponibile in CD grazie all'interessamento della Malignant Records. L'ottima etichetta statunitense appronta infatti questa attesa stampa su scala... |
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Recensione |
03-09-2014 : ODA RELICTA |
Olegh Kolyada, titolare del progetto e dell'etichetta produttrice, rende tributo alla Ukrainian Insurgent Army in un album uscito a fine 2012 e di cui noi vi parliamo solo adesso in un momento, guarda caso, molto difficile per il Paese natale di questo autore. Il disco illustra, attraverso 13 brevi tracce a cui partecipa una lunga lista di nomi di prim'ordine (While Angels Watch, Furvus, :Golgatha:, Our God Weeps, Lonsai Maïkov/Dissonant Elephant, Gnomonclast e Luftwaffe), la storia di questa armata/movimento che lottò dal 1942 in poi per l'indipendenza delle proprie terre e si oppose alle politiche occupazioniste degli stati... |
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Recensione |
03-09-2014 : DAILY PLANET |
È davvero una sorpresa veder tornare sulle scene il duo svedese Daily Planet, sparito dai radar 18 anni or sono dopo l'unico album "The Tide" ed una manciata di singoli. Se nel frattempo il vocalist Jarmo Ollila è andato brillantemente avanti per la propria strada coi Mr. Jones Machine, di Johan Baeckström si erano invece perse le tracce, ma ora il duo si è ricompattato, tornando con l'insperato secondo album simbolicamente intitolato "Two". Gioiscano i seguaci dell'electropop più melodico, easy-listening ed essenziale, poiché lo stile che i Nostri avevano plasmato col succitato... |
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Recensione |
03-09-2014 : RAFAL KOLACKI |
La Zoharum (label polacca di musica sperimentale affiliata con la rivista musicale Hard Art Magazine), in collaborazione con la Noisen Rec. dello stesso Kolacki ed Huta Artzine al mastering, collimano, grazie a questo abbraccio in nome dello sperimentalismo puro e viscerale che costituisce una premessa delle più accattivanti, in questa seconda opera in studio dell'artista, musicista, archeologo ed etnologo Rafal Kolacki. Questo poliedrico performer polacco, facente parte di diversi collettivi artistici con i quali crea happening visivo-sonori acustici ed elettroacustici, è dedito da diversi anni ad una costante e minuziosa... |
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Recensione |
03-09-2014 : ][|][ |
Volutamente oscuro e con alle spalle altre due produzioni, il progetto in esame è gestito dal francese Morgan Landuré, già mente di alcuni piccoli monicker di area oscura attualmente in sonno quali L'Idiot Du Village e Monstre. Questo album nasce da alcune esibizioni live avvenute tra il 2005 e il 2011 e incentrate esclusivamente su temi di organo e harmonium, quindi rielaborate e rivisitate in studio con l'aggiunta di altre fonti sonore. Alla base dell'opera c'è la volontà di ricordare il tragico destino di dieci imbarcazioni (una per ogni traccia) e del loro equipaggio naufragate nel mare d'Iroise al largo... |
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Recensione |
03-09-2014 : JARBOE |
Uscita singolare ed estemporanea messa a punto da Jarboe e dall'oscuro musicista Baleyyg, "Money" è costituita da una sola traccia di venti minuti fissata su miniCD 3". Il brano è incentrato sugli spoken words dei due artisti e su due riff di chitarra sovrapposti: uno ossessivo e sibillino, l'altro poderoso e ruvido. Massicci colpi di cassa scandiscono di tanto in tanto i tempi di un pezzo che ricorda a livello strutturale quelli dei primi Swans, con il titolo che rimanda a certi lavori della band di Gira ("Money Is Bastard", "Time Is Money" ecc.) di cui faceva parte la stessa Jarboe. La... |
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Recensione |
03-09-2014 : MUSA |
Accade spesso, in determinati ambiti musicali, che un progetto pur valido ed interessante possa avere vita breve ed estinguersi bruciando come fiamma viva. Una fine nobile, ma che lascia talvolta l'amaro in bocca a chi ha apprezzato la pur effimera esperienza musicale. Una cosa del genere è accaduta circa venti anni fa al progetto Musa. Questo ensemble, nato a metà anni '90 dalle menti di Marcilla (già Tombstone e altre cose), Medusa (già Arkanyus) e Pucica, rivive adesso per iniziativa della Psychotic Release in un CDr a tiratura limitata, in confezione DVD e dal titolo infinito. Non si tratta in realtà di... |
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