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Reception

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Recensione
11-10-2014 : SIX COMM/SCHRÄGE MUSIK
Creato appositamente per convogliare il forte interesse per le vicende relative alla Seconda Guerra Mondiale sempre vivo in Patrick Leagas, il progetto Schräge Musik doveva compiere un iter ben preciso che, nelle intenzioni, si sarebbe dovuto tradurre in sei uscite complessive fra CD e vinili. Tuttavia questo battagliero side-project del co-fondatore dei Death In June, che dopo l'esordio di fine 2010 col vinile 7" split in compagnia di ANTIchildLEAGUE (solo-project di matrice industrial dell'italiana Gaya Donadio, compagna di Patrick) aveva annunciato un mini-CD di cui però non si è vista traccia, torna soltanto ora...
 
Recensione
11-10-2014 : I.CORAX
Il grande rilancio dell'importante label finnica Aural Hypnox è stato possibile non solo attraverso l'uscita di certi attesi nuovi lavori dei progetti facenti capo al ben noto Helixes Collective, ma anche grazie all'inaugurazione della fortunata serie 'Stellar Mansion', creata per ristampare e recuperare vecchi titoli ormai da anni sold-out (spesso per via di tirature estremamente esigue). Di I.corax, uno dei molti act in cui milita Antti Haapapuro (titolare della Aural Hypnox e figura chiave del mirabile collettivo finnico), nella fattispecie insieme a Jaakko Vanhala, abbiamo parlato pochi mesi fa in occasione dell'atteso ritorno...
 
Recensione
11-10-2014 : WERTHAM
Compilation riassuntiva riguardante il primo periodo artistico di Wertham, l'act gestito da Marco Deplano che ha saputo guadagnarsi la palma di uno tra i migliori nomi della scena power-electro e rumoristica sviluppatasi nel corso degli anni '90. Pezzo forte di "Tell Me The Truth" sono i cinque brani iniziali presi dalla split-tape con Discordance "Womanhood", datata 1998 e fortemente orientata su tematiche sessiste, in cui campeggia un'inquietante intervista a Marco Bergamo. Non esattamente coerente il resto della scaletta, che vede prima l'ovvia presenza dei tre brani ricavati dal 7" del '99 "Satin Touch"...
 
Recensione
11-10-2014 : HENRIC DE LA COUR
Tanti artisti nel corso della storia hanno definito in qualche modo 'terapeutico' il loro sforzo creativo, spesso in modo metaforico per 'curare' un'afflizione interiore, ma quando il nemico è una malattia incurabile come la fibrosi cistica, non è certamente più tempo di metafore e/o di patemi esistenziali più o meno legittimi... Henric De La Cour convive con questo male oscuro sin da bambino, e con esso ha fatto i conti "...espellendo oscurità con altra oscurità...", prima con gli Yvonne negli anni '90, poi con gli Strip Music ad inizio del nuovo millennio, e infine come solista attraverso...
 
Recensione
11-10-2014 : SPARKLE IN GREY
A nemmeno un anno dal precedente e splendido "Thursday Evening" torna l'ensemble Sparkle In Grey, sempre battente la bandiera italo-elvetica della Old Bicycle e delle molte affiliate in questa produzione. Tornano con un disco non buttato giù di getto, ma costruito lentamente nel corso degli anni fino a raggiungere la piena maturazione, come un vino pregiato. Tornano con un concept curioso e originale, che riprende cose antiche e moderne. Tornano per colpire nel profondo chi ascolta, e lo fanno tremendamente bene. Dicevamo di un concept curioso e originale: il disco infatti è diviso in 12 capitoli più uno, ognuno...
 
Recensione
11-10-2014 : SIMON BALESTRAZZI/UNCODIFIED
La serie "Tape Crash" della Old Bicycle Records (qui in collaborazione produttiva con la Under My Bed) giunge alla decima release, firmata da due nomi italiani di grande livello: Simon Balestrazzi, decano dell'elettronica ed ex membro, tra gli altri, di T.A.C. e Kirlian Camera, e Corrado Altieri (alias Uncodified), nome eccellente dell'ultima ondata di noisier sperimentali. Un lato a testa per una produzione che, come tradizione vuole, viene rilasciata solo su cassetta. Balestrazzi prende ispirazione dal "Minotauro" di Durrenmatt, da cui nasce anche il titolo del pezzo "Eine Ballade", diviso in tre movimenti....
 
Recensione
11-10-2014 : RE-DRUM/B°TONG
Album split tra il progetto russo Re-DrUm, capitantato da Pavel Aleshin, e lo svizzero Chris Sigdell, mente di b°tong. Entrambi i nomi sono ormai attivi da tempo nel settore industriale e sperimentale, percorso con una certa passione per l'ambient lunare e gli astrattismi. Il CD presenta due parti distinte con titoli propri, ognuna strutturata su tre brani. Re-DrUm unisce partiture strumentali a field recordings per costruire temi elettroacustici rarefatti in movimento continuo ("Mute") o massificazioni tonali uniformi che assumono le fattezze di grandi arazzi policromi ("Death Of The Flame"), o ancora richiami ad una...
 
Recensione
11-10-2014 : SAWAKO
La musica ambientale ha attraversato nel corso degli anni numerose mutazioni, dovute sia alla sua natura eterea ed aleatoria, sia all'intuito di alcuni sperimentatori che, contaminandola con altri generi, hanno creato ibridi che talvolta sono riusciti anche ad arrivare al grande pubblico. Per sua natura l'ambient music è un po' come un gas: eterea, informe, estremamente volatile, adattabile. Sfruttando queste proprietà, le combinazioni possibili per ottenere musica di atmosfera sono praticamente infinite. Chi riesce a capire questo è in grado di realizzare musica mai banale e sempre nuova. Fra questi, la giapponese Sawako...
 
Recensione
11-10-2014 : TEETH ENGRAVED
Promettente duo all'esordio su CD dopo un nastro rilasciato dalla Sol Y Nieve nel 2011, i Teeth Engraved (o, per intero, Teeth Engraved With The Names Of The Dead) vengono da Portland, Oregon e si riallacciano senza mezzi termini alla tradizione death-industriale. I titoli rimandano subito ad immagini tormentate, a sofferenze e a devastazioni, anticamera ideale per sonorità volutamente dolorose. Le sette tracce del disco segnano la sublimazione del rumore in una calma catartica e rovente; le architetture sono basate su rumori stratificati e uniformi, con alternanza di linee abrasive e cupe. Ogni pezzo ha fattezze compatte e imponenti,...
 
Recensione
11-10-2014 : DUNKELHEIT
Storico progetto francese dall'attività più che ventennale, sebbene costellata da poche produzioni, Dunkelheit torna alla corte della Steelkraft Manufactory a distanza di quattro anni dal precedente "Temps Modernes". Il nuovo lavoro prosegue sulla scia delle evocazioni di marca post-industriale: stavolta è la ricerca del silenzio e della solitudine, quali mezzi per carpire i respiri dell'essenzialità, ad ispirare il musicista bretone. I titoli dei sei brani ci conducono verso avvenimenti naturali (terremoti, vulcani, nuvole, tempeste e calma), quasi a voler cercare un contatto con la natura per...
 
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